In merito alla recente proposta di legge UE per il ripristino della natura, la FACE ne accoglie con favore i contenuti, poichè, scrive, "da tempo sosteniamo una maggiore priorità per il ripristino e la manutenzione degli habitat". "La nostra richiesta principale è chiara - scrive FACE - : vogliamo che questo regolamento fornisca risultati per gli ecosistemi e gli habitat per la piccola selvaggina, in particolare le zone umide e i terreni agricoli".
I tempi sono maturi anche per chiedere qualcosa in più. Ovvero che i cacciatori siano riconosciuti come partner chiave per il loro contributo all'agenda europea in fatto di ripristino della natura e degli habitat minacciati.
Il contesto: Nell'ambito del Green Deal europeo, la Commissione europea ha adottato la strategia dell'UE per la biodiversità per il 2030. Tale strategia include l'impegno a presentare una proposta di obiettivi di ripristino della natura dell'UE legalmente vincolanti "per ripristinare gli ecosistemi degradati, in particolare quelli con il maggior potenziale di catturare e immagazzinare il carbonio e prevenire e ridurre l'impatto dei disastri naturali". La proposta di legge sul ripristino della natura che ne risulta si basa sulla politica esistente in materia di natura, compresa la definizione di obiettivi per il ripristino degli habitat delle specie tutelati dalle direttive Habitat e Uccelli, e cerca di creare sinergie con la politica sul clima.
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