Dopo la riforma imposta dalla legge regionale agli Atc, a Grosseto si va verso l’unione dei tre ATC presenti sul territorio, in un unico comitato. Questo sarà composto da dieci persone: tre come espressione delle associazioni venatorie, altre tre dal mondo dell’agricoltura, due da quello ambientalista e infine le ultime due dall’ambito politico.
L’insediamento è previsto per i primi di maggio, sarà lo stesso comitato ad eleggere un presidente, un vicepresidente e un segretario. Si va quindi verso una razionalizzazione delle spese, ma al tempo stesso anche verso la gestione di un territorio particolare come quello maremmano, la cui estensione decisamente vasta porterà un impegno gravoso.
"Ci sarà bisogno di un’unione e di un impegno da parte di tutti noi – spiegano gli esponenti del mondo venatorio -, per questo questo sarà importante la funzione del comitato che discuta in maniera più ampia possibile le problematiche, per poi fare una sintesi". "E’ fatto importante che ci troviamo intorno a un documento programmatico che ci responsabilizza tutti – aggiungono le associazioni di categoria del mondo agricolo -, servirà una buona governance. Occorre precisare che i precedenti tre ATC hanno svolto un buon lavoro. Adesso se ognuno di noi farà la propria parte, possiamo portare a casa il risultato".
I punti centrali del lavoro del nuovo ATC unico saranno su risorse finanziare e investimenti, gestione degli ungulati e rapporto con la produzione agricola, la piccola selvaggina e gli istituti faunistici pubblici, la gestione della migratoria e quella dell’utenza unita alla mobilità venatoria. Alla stesura del documento programmatico hanno partecipato Coldiretti, Confagricoltura e Cia per le associazioni agricole, Federcaccia, Arci Caccia, Enalcaccia e Anuu, per quelle venatorie. (Il Giunco)