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Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica


venerdì 24 gennaio 2014
    
Caccia Migratoria Toscana L'avifauna migratoria in Toscana è in buona salute, i dati sui prelievi raccolti negli ultimi decenni dimostrano che la caccia non incide sulla consistenza delle popolazioni. E' anzitutto questo il vero dato positivo su cui tutti gli intervenuti hanno posto l'accento al convegno Conoscenze toscane sulla fauna migratoria - Studi scientifici a confronto tenuto questa mattina a Firenze per volere della Regione Toscana e in particolare dell'Assessore regionale all'Agricoltura e alla caccia, Gianni Salvadori, che, chiudendo  i lavori, ha invitato le varie componenti a proseguire sulla starda della collaborazione, abbandonando posizioni aprioristiche e a ragionando su elementi oggettivi per giungere a una sintesi condivisa.
 
"Proseguiremo su questa strada, la strada di una seria conoscenza scientifica, anche per poter costruire i calendari venatori", ha detto l'assessore toscano. Nel suo intervento, Salvadori ha anche sottolineato la volontà della Regione Toscana di accelerare il passo per chiedere all'Unione Europea la cacciabilità dello storno ("dopo il cinghiale e il capriolo, lo storno è la specie che causa più danni all'agricoltura toscana: danni gravi e inaccettabili").

A parlare dei dati a disposizione, su consistenze e prelievi, è stato anzitutto il Prof. Emilio Baldaccini (Università di Pisa- CIRSeMAF – Università di Firenze; Osservatorio Faunistico Regionale). I principali elementi, poi confermati dai successivi interventi: buona la consistenza di tutte le specie migratorie cacciabili, nessuna situazione di vero declino e minima (per non dire irrisoria) incidenza della caccia sul totale dei contingenti migratori che frequentano i territori della Toscana. Per intenderci l'impatto generale della caccia sulle specie avicole migratorie si attesta sull'1,5% del totale della popolazione presente, arrivando a massimi del 2,5% per qualche specie. Per lo  storno, che non è specie cacciabile ma tuttavia considerata dannosa e oggetto di programmi di sfoltimento, non ci sono problemi. Anzi. In diminuzione nel nord Europa, è invece in crescita in tutto il Mediterraneo e le azioni di controllo attuate in Toscana si dimostrano insufficienti per limitare i danni all'agricoltura. Oltre che per gli storni, vera e propria calimità, allarme  da parte degli agricoltori (Gondi, Confagricoltura) anche per altri uccelli problematici, come tortora dal collare, cormorani e aironi. Per le anatre, buone notizie sia per i contingenti, in crescita quasi per tutte le specie, sia per gli abbattimenti. La tendenza è quella della stabilità dei prelievi negli anni.  Nessuna minaccia quindi da parte della caccia. Anche per specie considerate in declino, come allodola, pavoncella, beccaccia. Quindi, abbondanza di avifauna selvatica in Toscana, con prelievi tendenti alla stabilità o in diminuzione per riduzione della pressione.

Luca Puglisi, del Centro ornitologico Toscano, con la sua analisi "Trenta anni di monitoraggio della fauna svernante e nidificante in Toscana", ha confermato le buone prospettive anticipate da Baldaccini, evidenziando come le uniche specie in sofferenza siano in realtà quelle non oggetto di alcuna pressione venatoria (saltimpalo, torcicollo), su cui pesano elementi come la perdita degli habitat e i cambiamenti climatici. Buoni i dati sulle anatre svernanti, in generale crescita ad eccezione del codone. In consistente aumento l'oca selvatica
I dati raccolti nei progetti COT (fra questi un monitoraggio degli uccelli notturni, uno studio sui gabbiani nelle città, un atlante sugli uccelli in inverno, uno sugli uccelli nidificanti), è stato ricordato,  sono archiviati in una  banca dati elettronica  che costituisce una preziosa fonte di informazioni georeferenziate sull'intera Toscana. Lorenzo Vanni dell'Università di Pisa ha parlato delle "Recenti attività di ricerca sulla migrazione dei caradiformi alle Lame di San Rossore", portando l'esperienza di uno dei più importanti centri di inanellamento italiani e riferendo delle importanti conferme scientifiche sullo studio dei migratori, per esempio sulla loro capacità di orientarsi tramite una sorta di "bussola magnetica".

Anche Fernando Spina dell'Ispra, come poi Scoccianti del Wwf, ha riconosciuto che la caccia non è affatto determinante sulle consistenze numeriche delle specie selvatiche. I veri problemi, ha spiegato, sono inquinamento e distruzione degli habitat, derivati per esempio dalla crescita del turismo costiero, problema particolarmente rilevante per la fauna migratoria acquatica in Toscana. La caccia è sostenibile e il prelievo è assicurato, ha ricordato Spina, finchè il capitale non viene intaccato. Il problema nasce, secondo lui, quando si attinge alla rendita.

Tuttavia, il rappresentante dell'Ispra non ha però mancato di confermare le indicazioni dell'Istituto sulle date di chiusura “nella seconda parte dell'inverno”, ovvero al momento del ritorno dei migratori al nord.
Infatti, insiste,   in questo periodo  occorre non incidere sulle popolazioni, visto che anche dai dati sui prelievi la percentuale di adulti abbattuti prevale su quella dei giovani dell'anno.  Spina ha poi annunciato che l'Ispra presto metterà on line una piattaforma informatica con i dati degli abbattimenti e dei monitoraggi, dichiarando del resto  che i cacciatori sono la prima fonte di informazione per il proseguimento degli studi sulla fauna migratoria. L'ultimo intervento programmato era quello di Manuel Esparrago (FACE Bruxelles) sul tema "la direttiva 2009-147 della Ue e la sua corretta applicazione". Toccando le varie questioni cardine di rispetto delle disposizioni comunitarie sulla caccia, Esparrago ha ricordato che in fatto di deroghe, diversi sono i paesi nel nord e nel sud d'Europa che vi accedono; e che le attuali disposizioni (e le liste delle specie cacciabili) possono essere anche modificate, sulla base di criteri tecnico-scientifici, su richiesta dei singoli stati. 
 

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18 commenti finora...

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

..indo lè andato a finire Baghy ? Hai visto ? perfino WWF e ISPRA avallano l'attività venatoria,quella seria,da noi in Toscana.. Che ne diresti di mettervi un pò in linea col nostro fare invece di etichettarci sempre e solo come solo fautori della caccia al "maiale nero" ? Io penso che forse avreste qualche chance in + di esser ascoltati..anche in materia deroghe. @::))) o sbaglio ? cordiali saluti

da colombaio senese 27/01/2014 11.31

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

il saltimpalo (sant'asseccio lo chiamiamo dalle mie parti) e il torcicollo sono in diminuzione perché la campagna di una volta quando c'erano i contadini veri dava loro il posto dove nidificare ovvero i cigli dei campi e gli oppi delle vigne..come fanno a non diminuire se non esiste piú un ciglio di un campo o una fila di viti come una volta (almeno qui in mugello)!! non bisogna essere scenziati per capire queste cose, basta conoscere e vivere la campagna e tutto quel mondo rurale di cui fa parte anche la caccia!!gli animalisti sono solo un branco di poveri ignoranti che vivono in una cella di cittá magari al quarto piano e figurati se sanno che esistono il saltimpalo e il torcicollo!!!saluti a tutti!!

da Leonardo 26/01/2014 20.50

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Caro jamesin, è notorio che le beccacce giovani dell'anno non possono essere riproduttivi, perche per prima cosa essendo giovani le beccacce mature i giovani non li vogliono perche non sono esperti e non le fanno godere, per secondo, quelle giovani invece sono minorenni ed hanno paura di perdere la verginità ! Morale della favola da uno studio fatto all'estero da esperti italiani che io conosco è stato accertato che spesso si vedono i beccacciotti giovani dell'anno che alla risalita pre nuziale, sono costretti dietro l'albero a fare i guardoni mentre si fanno le se…. Cioè si masturbano. Ma noi poveri beccacciai potremmo pensare : ma quando diventano adulti i beccacciotti ? Facile : quando gli esperti itagliani che conosco io, gli tagliano le mani. Un saluto maremma segaiola.

da Radio Caccia 25/01/2014 17.54

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

"Anche Fernando Spina dell'Ispra, come poi Scoccianti del Wwf, ha riconosciuto che la caccia non è affatto determinante sulle consistenze numeriche delle specie selvatiche. I veri problemi, ha spiegato, sono inquinamento e distruzione degli habitat, derivati per esempio dalla crescita del turismo costiero,....." Eallora caro I.S.P.R.A. e W.W.F. pewrchè in latre sedi osia in TV e sui giornali accusate la caccia come il peggiore dei mali ????????

da tiziano57 25/01/2014 15.41

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Ezio non se ne stanno a casa perchè sono dei grandi uomini di EMME, per cui cercano sempre di galleggiare. Quando li incontri a nome mio digli anche < oggi si galleggia !!?? >. Un cordiale saluto

da jamesin 25/01/2014 12.43

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

qui bla bla in francia vogliono allungare la caccia e ce la faranno, perchè.....ma forse perchè sono cacciatori uniti ed hanno un partito che può far leva al govrno, ma noi bla bla.....è anche troppo che i politici ci lasciano con la testa fuori dal fango per non dire di peggio.

da dardo 25/01/2014 12.33

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Jamesin, ti dico solo che quelli che osteggiavano in ogni modo la possibilità di andare a caccia anche al sabato qui da me, dopo la sentenza del consiglio di stato che ha riportato giustizia, non ne perdono uno di sabato. Sai che soddisfazione quando li incontro e gli dico:"Ma tu non eri di quelli che non voleva andare a caccia al sabato?? E che ci fai qui?? Perchè ora NON TE NE STAI A CASA al sabato??!!" ... Ci sono "cose" che la carta di credito non paga!! ;-)

da Ezio 25/01/2014 12.27

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

La caccia è una risorsa non un problema, chi dice il contrario è prevenuto è ignorante in materia. Un giorno forse lo capiremo tutti e tutti ci dovranno chiedere scusa.

da P.G. 25/01/2014 11.40

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Chissà se qualche cacciatore ( ammesso che lo sia ) molto collegato con il cervello al proprio orticello quindi sotto le scarpe, in caso ci dessero il mese di Febbraio, dove per l'impegno dei cacciatorei veri ne abbiamo ottenuti già 10 giorni ad alcune specie, lui continuerebbe a cacciare la beccaccia fino a fine Dicembre. Cordialit�

da jamesin 25/01/2014 11.29

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

La cosa importante e l'unica strada corretta è quella degli studi scientifici necessari per monitorare le specie migratorie e di conseguenza fare dei calendari venatori che rispettino le evidenze scientifiche e che non ci farebbe essere più ostaggio degli animalisti e ambientalisti.

da phoenix 25/01/2014 10.22

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Infatti Jamesin, nelle nazioni come Grecia, Francia, Spagna ed altre, ove agli studi che certificano una "cosa" seguono i fatti semplicemente consequenziali, la bekka, ad esempio, viene cacciata tranquillamente fino al 28 di febbraio, DA SEMPRE. Ma come ben sai noi italiani (e soprattutto gli italiani che hanno le leve del vapore in mano) siamo assolutamente originali in tutto e la "logica" ormai è diventata una parola che si trova soltanto scritta sui vocabolari e forse per poco anche li. Ed ovviamente non vale certo solo per la questione "caccia & dintorni" anche perchè se così fosse sarebbe pure il male minore. :-((

da Ezio 25/01/2014 9.38

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

E infatti ricerca, scienza, salvaguardia, animalismo, protezionismo, porta anche a questo Lupo sgozzato ed evirato appeso al cavalcavia Trovato ieri sull'Aurelia all'altezza dell'uscita per Riva dei Tarquini24/01/2014 - 11:51 TARQUINIA - Lupo sgozzato esibito su un cavalcavia dell’Aurelia, all’altezza dell’uscita per Riva dei Tarquini. La macabra scoperta è stata fatta ieri, in tarda mattinata, da alcuni passanti che hanno subito allertato le forze dell’ordine. Polizia e agenti della forestale, giunti subito sul posto, hanno avviato i rilevamenti del caso. L’animale è stato prima ucciso con un’arma da fuoco, forse un fucile, poi sgozzato ed evirato. La testa è stata poi attaccata alla carcassa con i testicoli del lupo. Un gesto efferato, questo, che forse appartiene a più persone, considerata la mole dell’animale. Ora il lupo è stato trasferito all’istituto zooprofilattico per gli accertamenti del caso.

da Forestiero 25/01/2014 6.14

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

A volte non so se il cervello di alcuni cacciatori sia collegato soltanto alla canna del fucile. Praticamente non so se ci sono o ci fanno! Quando lo capiremo che non è più possibile cacciare come negli anni 60 e soltanto la ricerca scientifica può ancora far giustificare e sostenere la nostra attività. La miglior espressione intellettiva di un essere animale è l'adattamento, dimostriamo ogni tanto che anche i cacciatori ne son dotati.

da Terfiro 24/01/2014 23.47

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Caro Ezio quello che pensano i cacciatori non conta molt ai fini del cambiamento della caccia. Quello che conta è quello che dice quello dell' ispra che pur ammettendo giustamente le colpe ambientali sul danno ai selvatici non ostante tutto ancora dice ed insiste, sul fatto che al ritorno della migrazione pre nuziale a Febbraio non si deve cacciare in quanto si abbattono beccacce adulte. Lo sa solo lui che le beccacce giovani al ritorno dalla migrazione sui siti di riproduzione i giovani non si riproducono, si riproducono solo gli adulti. Sono queste le cose da evidenziare, ma purtroppo ci si passa su maremma beccacciara. Cordialit�

da jamesin 24/01/2014 21.15

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Francamente sono contento che la Regione si muova per promuovere queste iniziative e lo sono ancora di più quando escono questi dati

da beccaccio 24/01/2014 20.40

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

Effettivamente Falco...alquanto originale quella presa di posizione. E' pur vero che ci sono cacciatori che pur continuando ad andare a caccia sono convinti che la caccia arrechi danni alle popolazioni di selvatici, perciò....

da Ezio 24/01/2014 20.02

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

errare humano est perseverare... è follia . Nonostante che si evidenzi che la caccia non influisce minimamente sulle popolazioni il caro ispro-spina continua imperterrito, nessuno gli ha tolto il microfono e il fiasco?

da falco 24/01/2014 18.35

Re:Convegno migratoria Toscana: la caccia è sostenibile e scientifica

"...la caccia non incide sulla consistenza delle popolazioni...." A volte penso che se avessi messo il "diritto d'autore" sulle mie parole a quest'ora sarei milionario!! ;-)) Ovviamente scherzo e sono invece oltremodo felice che ciò che è OVVIO, SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI DA SEMPRE, finalmente venga anche UFFICIALIZZATO in contesti autorevoli.

da Ezio 24/01/2014 18.33