Incendi, la nostra parte


lunedì 27 giugno 2022
    

 
Se ben difficile è vedere uno spiraglio in fondo all'inesorabile tunnel del cambiamento climatico, sul quale sicuramente abbiamo una parte di colpa tutti noi con i nostri stili di vita ormai consolidati, ben più concreta e plausibile è la lotta contro un’altra piaga ambientale ad esso correlata: gli incendi boschivi.

Partiamo dal fatto che il fenomeno è tutt’altro che sotto controllo. E' di queste ore la notizia di un devastante incendio in Puglia che ha già interessato 250 ettari di bosco. Altri roghi sono stati segnalati un po' ovunque. La stagione estiva 2021, come prima quella del 2017, in Italia è stata purtroppo teatro di una devastazione record: 160 mila ettari di territorio sono andati in fumo. Il che significa su per giù aver superato di 4 volte la media di quanto annualmente è bruciato dal 2008 al 2020. E non sono certo stati fenomeni naturali. Gli incendi, la maggior parte almeno, ce lo sentiamo ripetere da sempre, sono di origine dolosa. Il fenomeno delittuoso è particolarmente evidente in Sicilia, Calabria, Campania e Sardegna, dove ogni anno si raggiungono cifre preoccupanti in termini di numero di roghi e superficie percorsa dal fuoco. 
 

Tabella numero incendi 2020

I dati sono tratti dal Sistema Europeo di Informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), ottenuti dal monitoraggio dei satelliti della Nasa e del progetto europeo Copernicus, che li rende particolarmente attendibili, precisi e confrontabili a livello globale. L’ultimo rapporto EFFIS, riferito all’annata 2020, tra cifre e statistiche, riporta in particolare l’esempio virtuoso della Regione Toscana, dove, grazie alla strategia coordinata con piani di prevenzione specifici sulle aree a rischio e l’attivazione di una rete di volontariato, si stanno mettendo in atto misure di prevenzione e di monitoraggio all’avanguardia. Vedi video
 

 

 
Gli incendi hanno un forte impatto non solo sulla qualità dell’aria che tutti respiriamo e di tutte le altre risorse (suolo, acqua, ecc.) ma sono una delle maggiori preoccupazioni per la perdita di biodiversità. Il bosco impiega decenni per tornare allo splendore e alla complessità biologica preesistente, particolarmente se pensiamo alle foreste di latifoglie e conifere o alle pinete. Se non oggetto di una lungimirante opera di rimboschimento molte bellezze naturalistiche del nostro bel paese potrebbero finire per essere solo un lontano ricordo, scalzate da una vegetazione spontanea che, causa clima attuale e condizioni mutate del terreno, non torneranno più ad avere le peculiarità di un tempo. Ne consegue anche un impoverimento della qualità faunistica, con la scomparsa di specie animali che da sempre hanno caratterizzato determinati luoghi. 

Proprio a tutela di flora e fauna un ruolo cruciale lo hanno quanti direttamente e concretamente frequentano i boschi. I cacciatori soprattutto.  A migliaia hanno contribuito - e lo fanno in maniera sempre più coordinata e riconosciuta finalmente dalle autorità - a bloccare sul nascere tantissimi incendi, grazie ad un costante monitoraggio (le cosiddette sentinelle dei boschi) e a prevenire la propagazione delle fiamme, grazie ad interventi di manutenzione degli ambienti rurali che purtroppo pochi altri si prendono l’onere di portare avanti.
 
In questo il contributo dei cacciatori singoli e associati è fondamentale e dà la misura dell’enorme potenziale ambientalista della categoria. Attivismo concreto e sul campo, senza pari. In Sardegna i volontari cacciatori dei comuni della zona di Oliena (vicino a Nuoro e Dorgali) hanno fatto la differenza. Da quando hanno coordinato un servizio di volontariato, il territorio è stato interessato solo marginalmente dalla piaga degli incendi e i pochi casi verificatisi non hanno creato danni di sorta. Abbiamo già accennato al ruolo importante dei cacciatori in Toscana, coordinato dalla CCT. Esempi simili percorrono tutta Italia, da nord a sud. 
 
Sta a voi renderne conto, anche su queste  pagine, sia come impegno preventivo sia come attività sul campo.  Inviateci le vostre esperienze, fatevi sentire e ne daremo conto. Sarà un ottimo biglietto da visita che il mondo della caccia potrà presentare all'opinione pubblica e alle istituzioni.
 

Cinzia Funcis
 


28 commenti finora...

Re:Incendi, la nostra parte

Intanto il buco dell'ozono si e richiuso. Qualche cassa cranica è ancora soggetta a tutte le intemperie.

da Peccato 02/07/2022 19.03

Re:Incendi, la nostra parte

Non so quanti anni hai, ma se vai a recuperare giornali quotidiani e settimanali degli anni ‘70 e ‘80 oltre a trasmissioni televisive troverai centinaia di articoli allarmistici sul buco nell’ozono che portò pure al divieto di utilizzo dei gas delle bombolette di insetticida. Ci fu un allarme globale SUL NULLA che ora molti fanno finta di non ricordare. Tutti parlavano di rischi enormi per il futuro del pianeta, oggi il buco nell’ozono non interessa più a nessuno Succederà così pure per la bufala del riscaldamento globale e per la siccità che sono fenomeni del tutto naturali, ma solo creando allarmi si vendono libri, si fanno ascolti in TV, si ottengono voti.

da ; 02/07/2022 15.27

Re:Incendi, la nostra parte

In migliaia di anni di storia quante volte i contadini hanno governato il mondo? Il buco nell’ozono ha avvelenato nessuno a meno che non ci siano persone che abitano nell’entroterra dell’Antartide. Se uno vuole informarsi basta un clic ma capisco che molte persone desiderano stare senza pensieri, credendo a quello che vogliono sentirsi dire e lavarsi le mani pensando che il resto sia “tutta una bufala inventata dai poteri forti”.

da Fabe 02/07/2022 12.17

Re:Incendi, la nostra parte

Come la bufala del BUCO NELL’OZONO che ci ha avvelenato la vita per almeno un decennio e ora non ne parla più nessuno. Fior di esperti del nulla che sono vissuti scrivendo libri falsi sul BUCO NELL’OZONO che ci avrebbe fatto morire tutti di tumore alla pelle. Molto meglio quando a governare il mondo vi erano contadini e cacciatori con la quinta elementare.

da X questo qua sotto 02/07/2022 8.30

Re:Incendi, la nostra parte

Lungi da me screditare un “collega” chimico come Battaglia, anzi mi dispiace sinceramente dirlo, ma lui e Zichichi non possono essere riportati come fonti autorevoli, almeno da qualche tempo a questa parte. La probabile origine (o al limite concausa) antropogenica del cambiamento climatico in corso è provata dalla velocità con cui questo sta avvenendo, che non si riscontra nelle curve cicliche che hanno caratterizzato il clima terrestre finora; inoltre l’andamento delle curve mostranti variazione della temperatura e concentrazione di gas serra in atmosfera coincidono quasi identicamente. Anche io desidero credere che non ci siano prove e che fra qualche hanno ci guarderemo indietro pensando che ci siamo presi in giro; d’altronde nella scienza tutto si basa su probabilità e non su certezze, resta innegabile che le prove esistono eccome. Sui commenti del solito statale probabilmente abbonato al fatto quotidiano non ho il bisogno di esprimermi.

da Fabe 01/07/2022 21.46

Re:Incendi, la nostra parte

Risto le hai indovinate tutte

da Lo statale 30/06/2022 22.44

Re:Incendi, la nostra parte

Allora ho capito. Draghi è di sinistra. E il PD che sta chiaramente a sinistra fa finta di sostenere l'occidente, ma sotto sotto tifa Cina e Russia. E che Zichichi è uno scienziato.

da Oh signur 29/06/2022 20.46

Re:Incendi, la nostra parte

dove arriva la sinistra al potere è la fine della democrazia . in Italia siamo governati da una manica di estremisti di sinistra ex-sovietici filo cinesi. Dopo la seconda guerra mondiale ancora esistono i kompagni una specie da eradicare come il lupo. Il bello è che sono tutti ricchi sfondati e fanno i KOMPAGNI ste mer....eeee e c'è ancora chi li vota PENSIONATI , STATALI E POLITICI il vero popola non vota piu.

da Cina 29/06/2022 9.44

Re:Incendi, la nostra parte

Che il cambiamento climatico sia opera delle attività umane è tutto da dimostrare, anzi, studiosi di chiara fama come Franco Battaglia e scienziati come Zichichi sostengono il contrario in numerose pubblicazioni. Che i cinesi abbiano intenzioni egemoniche e non democratiche con idee di controllo sociale terribili è cosa nota. Come è chiaro che ci siano qua in Occidente fior di minus habens che odiano a tal punto un paese che li ha storicamente sconfitti e si augurano che a prevalere sia la tirannia cinese. In realtà l’Occidente e gli USA sono ancora largamente in vantaggio sul resto del mondo e i dittatori saranno sconfitti sia pure a caro prezzo.

da Adam Smith 28/06/2022 18.09

Re:Incendi, la nostra parte

Primo: Negare cambiamenti climatici e problema degli incendi è come mettere la testa sotto la sabbia. Secondo: Non è che i cinesi sono venuti in Italia. Siamo noi che siamo andati in Cina a farci fare tutto quello che ci serve, mandando a casa i nostri lavoratori. Sarà stato il Governo, ma soprattutto le imprese (piccole e grandi) gestite da un'imprenditoria familistica che fa pena solo a parlarne in giro (salvo i pochi Del Vecchio e simili). Terzo: Con questi pensatori che scopro qua sotto, la caccia non ha un bel futuro. Ma non mi preoccupo per questo, mi dispiace per "il paese che amo"... in mano a Prenditori (sic, e non parlo solo dei percettori del reddito di cittandinanza, ma anche di qyelli che cercano lavoratori a 250 euro al mese) e fancazzisti tuttologi.

da S. Camelus 28/06/2022 16.50

Re:Incendi, la nostra parte

La Democrazia è il peggiore dei sistemi eccettuati tutti gli altri. W. Churchill.

da ; 28/06/2022 14.54

Re:Incendi, la nostra parte

siamo un paese senza balls...gli Inglesi se ne sono andati perchè non amano farsi comandare da tedeschi e francesi...noi invece a 90 gradi grazie al PD a tutta la sinistra ottusa i 5 stalle ma anhe Forza Italia , il bello è che questi non vincono mai ma comadano sempre...e poi il clima ALTRA CAZZATA mostruosa come il buco nell' ozono ...da sbellicarsi dalle risate... ma prendiamo a calci tutti questi buffoni liberiamoci di questi politici INCAPACI... e ladri... serve un'altro 68 !!!

da 68 28/06/2022 14.54

Re:Incendi, la nostra parte

Ah invece far passare il popolo come deficiente non è squallido? Un’enorme fetta della popolazione non è rappresentata dai politici perché non vota, e non vota proprio perché non si sente rappresentata da questi sfigati. Personalmente raramente mi sono astenuto dal votare ma comprendo benissimo quelli che lo fanno. Quando in un Paese c’è un astensionismo dilagante c’è qualcosa che non va e la gente si è stufata di votare sempre “il meno peggio”, così finisce che ci troviamo quei dementi dei pentastellati in parlamento. Inoltre io non ho votato nessuno dei rappresentanti europei di altri Paesi, quindi neanche essi mi rappresentano; non li conosco e non conosco le loro idee. Per quanto riguarda il premier tutto vero che serve la fiducia, ma resta comunque un soggetto individuato dal capo dello Stato e la fiducia viene data da persone che raramente rappresentano realmente la popolazione.

da Fabe 28/06/2022 14.36

Re:Incendi, la nostra parte

Nominati? Purtroppo per te il politologo conosce la Costituzione e sa che il governo e quindi il Premier per entrare in carica necessità della FIDUCIA cioè del voto favorevole di Deputati e Senatori ELETTI DAL POPOLO SOVRANO CHE AMA I PROPRI RAPPRESENTANTI DATO CHE LI ELEGGE. Uguale per i Deputati europei ELETTI IN LIBERE ELEZIONI SEMPRE DAL POPOLO SOVRANO. Cercare di far credere che il popolo sia onesto corretto e giusto mentre i politici che ELEGGE LIBERAMENTE siano dei delinquenti è quanto di più squallido ci sia. ELETTI ED ELETTORI PARI SONO. E CHI NON VOTA AVALLA LA SITUAZIONE.

da X questo qua sotto 28/06/2022 13.30

Re:Incendi, la nostra parte

E chi li ha eletti gli infelici al Parlamento europeo? Ed è un bel pezzo che i capi di governo sono nominati, non eletti. Sminuire la scienza e la maggioranza della popolazione affiliandola solo alla Greta è veramente molto poco intelligente, come la maggior parte delle cose scritte dal politologo finora.

da X il solito politologo 28/06/2022 12.46

Re:Incendi, la nostra parte

Tutti eletti dal popolo bue che segue Greta invece di prenderla a sonore pernacchie.

da X questo qua sotto 28/06/2022 12.32

Re:Incendi, la nostra parte

Non è colpa della gente che crede al cambiamento climatico se si sta assistendo al disgregamento della società occidentale ma dei cerebrolesi che compongono la classe dirigente e la loro mentalità buonista, globalista, bigotta e pseudoambientalista. Il problema non è odierno, è da tempo che bisognava intervenire e non è stato fatto. La gente smidollata che ci troviamo oggi è causa diretta delle politiche di ieri, che poi sono le stesse di oggi dato che non sono cambiate. Cina e India stanno attuando molte più azioni contro la crisi climatica degli USA, per dirne una, mentre l’occidente, guidato da vecchi rinc0glioniti dorme e alleva fannulloni. Personalmente nutro vero odio per Cina, India ed Europa perché il mio mestiere, a causa delle assurde leggi europee, finirà per essere trasferito tutto in Asia. Quindi risparmiate le frasi come “continuate a distruggere l’economia occidentale”, è già da un pezzo che la sta distruggendo sto branco di inebetiti in età geriatrica.

da X il politologo qua sotto 28/06/2022 12.29

Re:Incendi, la nostra parte

Continuate a credere alle balle del cambiamento climatico causato dall’uomo, continuate a distruggere l’economia dell’occidente e finirete esattamente come meritate: schiavi dei cinesi. Per fortuna mia ormai a me anche i cinesi mi fanno una bella s..a!

da X il climatologo de noantri qua sotto 28/06/2022 11.59

Re:Incendi, la nostra parte

Ma ci sei o ci fai? Secondo te la paleoclimatologia si basa su report storici delle temperature redatti dall’uomo? Si basa invece su molteplici analisi chimico-fisiche (ad esempio la ricerca di particolari isotopi) e archeologiche (fossili) di biosfera, litosfera e dei ghiacciai. Sappiamo che clima faceva milioni di anni prima della comparsa dell’uomo. Se non si conosce bene una materia meglio tacere e non scrivere.

da Fabe 28/06/2022 10.11

Re:Incendi, la nostra parte

si vabbè...ma chi se ne frega? gli incendi ci sono sempre stati e sempre ci saranno...piromani? incidenti? casualità? troppo calore? il problema è che ci sono troppi VERDI da salotto e pochi sul territorio .... spingono i bottoni ma non sanno nulla di cosa succede in natura...ma sono nella sala dei bottoni , un pò come i ragazzi con la playstation , una manica di deficenti targati PD e 5Stalle sono loro il cancro della natura. magari bruciasse mezza Italia cosi potremmo avere piu spazio per le coltivazioni !!!

da pier 28/06/2022 9.18

Re:Incendi, la nostra parte

Fenomenale quando scrivi “ Anche se in Europa faceva più caldo in epoca romana non si registrano temperature superiori alla media nello stesso periodo in altre parti del mondo”. Ti informo che in quell’epoca in America non si misuravano le temperature (dato che ancora non era stata scoperta), l’Africa al 90% era inesplorata e con l’Asia non esistevano contatti di alcun tipo. Continuate a inseguire Greta. Che così aiutate la Cina a mettervi il microchip nel buco del c…o. E stavolta per davvero.

da X questo qua sotto 28/06/2022 9.08

Re:Incendi, la nostra parte

Ah inoltre non esiste alcuna evidenza storica o archeologica che in Italia esistessero giraffe o leoni nell’antichità.

da Fabe 28/06/2022 7.13

Re:Incendi, la nostra parte

I fatti riportati non provano niente, si fa ancora confusione tra fenomeni localizzati e tendenze globali. I cambiamenti climatici ciclici ci sono sempre stati e seguono determinati periodi della durata di migliaia di anni; all’interno di questi cicli, con temperature medie globali che seguono una curva costante, possono esserci periodi in cui localmente si registrano anomalie termiche dovute a svariati fattori (cicli astronomici, eruzioni vulcaniche ecc..). Anche se in Europa faceva più caldo in epoca romana non si registrano temperature superiori alla media nello stesso periodo in altre parti del mondo, quindi globalmente la media climatica era la stessa. Oggi invece si assiste ad un repentino aumento delle temperature a livello mondiale, quindi il fenomeno è globale e probabilmente, data la sua velocità, ha anche cause antropiche. I periodi di siccità o eventi climatici estremi localizzati ci sono sempre stati, ma la frequenza con la quale si susseguono a livello globale è aumentata e continua ad aumentare; questo è l’effetto e nel contempo la prova del cambiamento climatico in atto.

da Fabe 28/06/2022 7.11

Re:Incendi, la nostra parte

Le annate di siccità ci sono sempre state e sempre ci saranno. Annibale attraverso’ le Alpi con gli elefanti e di sicuro non c’era la neve. In Italia erano presenti leoni e giraffe. I cambiamenti climatici fanno parte della storia della Terra. L’Europa emette anidride carbonica per l’8% del totale del mondo. Quando pioverà di nuovo diranno che pure la pioggia è colpa del cambiamento climatico causato dagli europei. Inseguono Greta è questo il dramma!

da X questo qua sotto 27/06/2022 22.29

Re:Incendi, la nostra parte

Non ho capito se e perché la siccità del 1985 a Firenze dovrebbe rappresentare una prova contro il cambiamento climatico. Ovviamente concordo sul fatto che bisogna migliorare l’efficienza della rete idrica nel nostro Paese.

da Fabe 27/06/2022 21.34

Re:Incendi, la nostra parte

Per evitare gran parte degli incendi basterebbe buttare i piromani nel fuoco da loro appiccato e non multe o arresti domiciliari.

da bretone 27/06/2022 18.53

Re:Incendi, la nostra parte

Cambiamento climatico? Nel 1985 Firenze in emergenza siccità dovette approviggionarsi di acqua da alcune cave poste a circa 7 km di distanza (Renai di Signa) tramite enorme tubo installato dalla Protezione Civile di Zamberletti. Abbiamo la memoria di un pesce rosso.

da E riparate gli acquedotti colabrodo 27/06/2022 12.45

Re:Incendi, la nostra parte

dopo quello che ci tirano addosso , non me la sento di fare servizio civile per la comunuità che non ama la nostra categoria di INCENSURATI ma preferisce gli ambientalsiti prepotenti che non vivo il territorio ma le città e l'opinone pubblica. La società "civile" non ci vuole come gran parte del Governo Italiano.

da Pablo 27/06/2022 10.58