Ha da venì...


lunedì 2 maggio 2022
    
 
 
Solo Maurizio Costanzo che propone di adottare i cinghiali accasatisi a Roma non si è accorto che la selvaggina, cinghiale in testa, fa bella mostra di sè anche nei locali guidati da chef stellati. così ha scritto giorni fa nel suo blog su Liberoquotidiano, proprio mentre Igles Corelli, grande riferimento per chi ama la grande cucina e la carne di selvaggina, aveva appena messo alle spalle una serata, la prima ma non l'ultima,  al Relais Colle Buono di Alvito, nella Valle di Comino (Frosinone) con un menù che celebrava i trionfi della selvaggina. Dove spiccava il cervo, l'alzavola, il daino, il germano, il capriolo; e naturalmente il cinghiale.  

E anche Uliassi, nel nuovo menù del 2022 non è da meno. Basta sfogliarlo per ritrovarvi - rinnovati -  i sapori antichi delle cucina di una volta, dove la selvaggina la faceva da padrona. Basta leggerlo per sapere che si va da una tartare di lepre, ricci di mare e olio di ginepro, a un petto di fagianella, ostrica, olio di perilla e semi tostati; da una fondente di patate anatroccolo e tartufo nero, a una royale di germano reale; da un colombaccio crudo, rapa, liquerizia, ciliegie ghiacciate, olio di rosmarino bruciato, a dei ravioli di patate burro e salvia, finanziera di selvaggina e nocciole caramellate; fino a tagliatelle, murici e boccone di capriolo e non per ultimo a uno splendido colombaccio alla marchigiana.

Ma sono ormai numerosi, almeno a decine, i grandi chef che propongono piatti di selvaggina. Dal classico Vissani, a Hans Beck, a Dario Cecchini, "il macellaio" di Panzano in Chianti,  alla Feolde dell'Enoteca Pinchiorri di Firenze, a Nadia de Il  pescatore di Canneto sull'Oglio: Senza dimenticare Carlo Cracco, l'Osteria Francescana di Modena e tanti altri da nord a sud della penisola.

Ma grande dispetto proverà il Costanzo animalista (si schierò perdendo, insieme all'altro suo Compare Celentano,  lo storico referendum anticaccia) ove mai andasse ad allietare la panzetta che si ritrova in qualsiasi angolo delle nostre campagne. Dove capriolo e cinghiale sono cibo quotidiano, in difetto di altre prelibate specialità - arrosto girato di tordi, allodole e altri gustosi, uccelletti su tutte - ormai vietate da una legge farisea che  ha allargato i suoi tentacoli in tutta Europa. Fortunatamente, a questi insulsi divieti sopperisce l'innata convivialità che si respira fra i cacciatori, che apparecchiano tavole carbonare per amici e conoscenti, sazi ormai  del gulash di ungulati che fa la sua bella figura nella stragrande parte delle trattorie italiane.

Insomma, con l'aria che tira, con la guerra alle porte, con la selvaggina che non manca, alla faccia dei tanti maurizii costanzi,  hai visto mai che le nostre vecchie abitudini campagnole tornino in auge anche per sopperire ai paventati disagi? Dice che il dopo-covid sta segnalando un maggiore interesse per la caccia  anche fra le giovani generazioni. Speriamo che questa tendenza si consolidi. Sarebbe un meritato riscatto, dopo decenni di indifferenza e tante ingiuste denigrazioni.

In bocca al lupo a tutti.

Vito Rubini


8 commenti finora...

Re:Ha da venì...

Anni fa ricordo una puntata in cui il porco parlava di proteggere i topi dentro roma ,gli facevano pena e se non ricordo male diceva .. poverini pensate che la mamma topa quando uccidono i piccoli li sostituisce con un pezzo di plastica una penna attaccata alle mammelle

da Puorco che sei 08/05/2022 18.28

Re:Ha da venì...

Che Costanzo indichi l'adozione di un cinghiale è una conseguenza logica, basta osservarne la somiglianza.

da bretone 08/05/2022 9.19

Re:Ha da venì...

oramai lo puorco e' arrivato a maturazione e' vecchio e rimbambito speriamo crepi presto.

da w lu puorcu 06/05/2022 17.26

Re:Ha da venì...

oramai lo puorco e' arrivato a maturazione e' vecchio e rimbambito speriamo crepi presto.

da w lu puorcu 06/05/2022 17.26

Re:Ha da venì...

Ormai le proposte degli animalisti (costanzo compreso) vanno ben oltre la realtà sfiorando l’assurdo io preferisco adottare un bambino, forse perché sono rimasto tradizionalista i maiali,cinghiali magari si allevano. Ho no! Le più piccole dirigile al fiume le più grandi sanno già dove andare.

da Pace 05/05/2022 13.40

Re:Ha da venì...

Non ha tutti i torti. Almeno sti quattro maiali ripuliscono Roma dalla monnezza visto che i 5 stalle prima e i compagni ora ancora non l'hanno liberata dal fetore e indecenza. Sai cosa diranno gli stranieri che la vengono a visitare? Se questa è la capitale d’Italia, come sarà messo il resto? Questi governanti vanno messi alla gogna invece ci finiamo noi. Io proporrei l’invasione tanto tra maiali quadrupedi e bipedi la differenza è impercettibile.

da serpico 04/05/2022 4.42

Re:Ha da venì...

si è scordato la P2 ?? lo dovevano mettere in galera...INVECE....non come i cacciatori che sono tutti INCENSURATI ....

da RIO 02/05/2022 14.48

Re:Ha da venì...

Fortunatamente, a questi insulsi divieti, sopperisce l' innata convivialita' che si respira tra cacciatori, che apparecchiano tavole carbonare per amici, parenti e conoscenti, intorno alle quali immancabilmente si alzano i calici al grido : " ALLA FACCIA DI CHI CI VUOLE MALE ... "

da Ugo 02/05/2022 10.31