Caccia e next generation


lunedì 8 marzo 2021
    

 
 
 
Secondo me non siamo nelle condizioni migliori per "dettare la linea". Quella al paese, alla politica, intendo. E per la caccia, ovviamente. Saremmo invece in grado di individuare una linea nostra, interna, della caccia. Solo se si volesse. Ma lo vogliamo?

La strada è nota a tutti. Unità. O unione robusta. Non questa cabina di regia che si accende e si spegne a comando, a seconda del vento che tira. Quello del tesseramento gira sempre a burrasca. Purtroppo. Quindi si ragiona per ipotesi. Qualcuno azzarda l'epiteto di sognatori anche soltanto a chi ci prova. Beh, cerchiamo di essere ottimisti, partendo da una reale analisi della situazione. 
1 - E' indubbio che noi cacciatori siamo i più attivi sul territorio. Siamo un presidio certo. Operiamo per controllare la selvaggina, stanziale e di passo, organizzare la caccia, mantenere l'ambiente, dare una mano quando serve. Lo sanno bene le organizzazioni locali di protezione civile, i sindaci, i prefetti, le comunità.

2 - Sappiamo anche che sul territorio (extraurbano) non siamo soli. Il primo nostro interlocutore è l'agricoltore, il proprietario o conduttore dell'azienda agricola, col quale - è innegabile - dobbiamo fare i conti. Come abbiamo sempre fatto. Prima direttamente, in un rapporto di amicizia e mutuo soccorso, oggi tramite soprattutto gli Ambiti Territoriali e i Comprensori. Poi ci sono i proprietari di casette da weekend. Di rado, ma ci sono. E spesso, appunto, nel weekend. Spesso, purtroppo, quasi sempre, direi, vengono dalla metropoli, portano gatto e cane, spaesati, vogliono dormire (c'è anche chi protesta col sindaco e col priore perchè il suono delle campane gli disturba il sonno). Non mancano poi  gli escursionisti in gita col manuale aperto, che si meravigliano appena riconoscono un dente di leone, o una libellula, la fotografano, la postano su FB. A volte sono tolleranti, sanno di essere fuori contesto, a volte purtroppo c'è qualcuno che imbevuto di cultura disneyana crede di essere il padrone del mondo e delle sue creature e non tollera che altri la pensino diversamente da quanto immaginano nella loro testolina immatura. In ogni caso, tanti che siamo, agricoltori, frequentatori della domenica, escursionisti, non tutti la pensiamo allo stesso modo. Soprattutto se ci si mettono anche quegli scappati di casa degli animalisti anticaccia, fattisi sempre più forti grazie a un mondo di altri "portatori d'interessi" (quelli di cui sopra), che pagano, che consumano che tengono su un business sempre più consistente. E questo conta, conta davvero.

3 - Difficile andare d'accordo con tutti. Con alcuni è assolutamente impossibile, ovviamente. Si tratta quindi di dare delle priorità ad alleanze praticabili nel reciproco interesse. Partiamo dalla politica. Con quella locale è semplice. Tutti i giorni c'è modo di dimostrare ai politici locali quello che siamo e quello che facciamo. Più complesso diventa con gli interlocutori regionali, soprattutto se ci presentiamo divisi, con richieste diverse e spesso contraddittorie, dettate da singolari punti di vista, egoismi, connotazioni politiche, casacche associative. Nel contesto nazionale - e internazionale, mi verrebbe da aggiungere - infine, l'approccio è assolutamente tutto da reinventare: i tre-quattro, dieci, toh, che potremo avere dalla nostra non sono in grado di dispiegare una forza sufficiente per sostenere un progetto. I partiti sono ormai finiti tra gli oggetti smarriti, le cosiddette lobby  hanno ben altri "affari" a cui pensare, ben più consistenti di quelli (sempre ostentatamente esagerati) della caccia. La storia e la vita ci dicono che in tempi di crisi c'è spazio per cavalcare nuove opportunità. E le nuove opportunità che si presentano da qui a dieci venti anni e forse anche più in là sono collegate al benessere del pianeta e delle suo patrimonio naturale. Solo al pensare che per le nuove generazioni stanno arrivando anche in Italia due o trecento miliardi di euro in buona parte da investire nei miglioramenti ambientali, ci dovrebbe suggerire, a tutti noi, ma soprattutto ai nostri dirigenti, locali e nazionali, che ci dovremmo buttare a capofitto per fare emergere quel patrimonio di cose positive per l'ambiente, il territorio  e la società che il mondo della caccia già esprime e ancora di più può essere in grado di esprimere se si unisce, se si dota di maggiori competenze scientifiche e tecniche, se riesce a dimostrare che una gestione di tipo venatorio può costituire il toccasana per riequilibrare le troppe anomalie che da più parti si segnalano: ungulati che spopolano nelle campagne, corvidi che distruggono nidi, nutrie, storni, monocolture a vista d'occhio, abuso di prodotti chimici eccetera. Ci vogliono dirigenti preparati, tecnici, non solo faunisti, sociologi, esperti di materie comunitarie per accedere ai tanti bandi UE favorevoli alla gestione integrata del territorio a fini faunistici e ambientali. Gli ambientalisti si sono attrezzati da tempo. Noi no. Noi no. Ci vuole una classe dirigente venatoria fresca, competente, aperta alla società in tumultuoso cambiamento.

4) Il primo passo va fatto migliorando i rapporti con gli agricoltori, per certi versi ostili ai cacciatori, ma ben predisposti nei confronti della caccia. Senza cedere a certe pretese di egemonia gestionale, ma coordinando i percorsi paralleli, verso il fine comune dettato dall'agenda europea. La ventilata pioggia di miliardi ha già prodotto in quella categoria un'infinita  serie di progetti, che dovranno essere esaminati attentamente anche da noi per potenziare  tutto quello che può favorire il benessere della fauna selvatica. Evitando il più possibile che si scenda ancora una volta sulla facile presa per i fondelli con limiti e divieti  ingiustificati all'attività venatoria.

5) E qui casca l'asino, perchè non potremo fare a meno di sederci a fianco del pesante convitato di pietra: l'ambientalismo (animalismo) nostrano. A mio parere tutti, agricoltori, politici, cacciatori, dovrebbero stare lontani dalle leghe anti caccia, LAV LAC e brambille cirinnate. Ma anche LIPU e WWF che da troppo tempo hanno tradito i principi canonici, scivolando per mero interesse di bottega sempre di più verso forme di becero animalismo. Ci sono però associazioni ambientaliste più orientate verso una gestione ragionevole del territorio, e con quelle non sarebbe male aprire una riflessione mettendo a disposizione le nostre competenze e le nostre conoscenze. In ogni caso, confrontarsi non fa mai male. Discorso a parte per le associazioni ambientaliste che già praticano politiche condivisibili. Non sarebbe male se fra di loro costituissero almeno un coordinamento, in modo da evitare sprechi e contraddizioni.

Insomma: solo sogni? Chi lo sa! Quel che è certo che non ci sarà momento migliore per verificarlo.


Riccardo Germinà


27 commenti finora...

Re:Caccia e next generation

per ughetto il vecchietto scemo. Sei entrato a gamba tesa e adesso fai il moralista? ma fammi il piacere coglionazzo da strapazzo! sciò sciò vecchia ciabatta usata!!

da Primo 14/03/2021 20.37

Re:Caccia e next generation

Primo .... Guarda la cronologia dei commenti e vedi chi ha cominciato a offendere per " primo " .... perciò piantala tu ! P.S. L' alternativa per non invecchiare ... è morire giovane ...

da Ugo 13/03/2021 9.55

Re:Caccia e next generation

da anonimo 13/03/2021 9.51

Re:Caccia e next generation

"Quello che poi cita ancora il criminale Stalin? Ma per favore..." da Vito Canevese 10/03/2021 15.22 In un paese normale sarebbero equiparate le due apologie. Noi non siamo un paese normale e quindi...........

da toscano 12/03/2021 19.50

Re:Caccia e next generation

Ugo ...vecchiaccio idiota e piantala...

da Primo 12/03/2021 13.32

Re:Caccia e next generation

"Oh Madonna, stasera...", scuote la testa Del Debbio, che non vede l'ora di fargli la domanda delle domande: "Ascolta, ma tu conoscevi Cingolani? Sei sicuro?". "Sì sì, lui viveva a Bari, e mi sembra che veniva da mangiare nella mia braceria con... con... con Ciampolillo". Sì, proprio il senatore ex M5s salito alla ribalta qualche settimana fa per aver votato a sorpresa la fiducia a Giuseppe Conte, sperando di venire ricompensato nell'eventuale Conte 3 (si vociferava di un posto al Ministero dell'Ambiente).Per la cronaca, Ciampolillo aveva fatto parlare di sé anche per la sua svolta vegana: dopo aver spostato il proprio domicilio presso un ulivo pugliese malato di Xylella per evitare che venisse abbattuto, aveva dato a Conte anche alcuni consigli sulla dieta vegana. Ma secondo Rino anche lui, come il ministro Cingolani, avrebbe degli "imbarazzanti" precedenti da appassionato di ciccia. "Ah con Ciampolillo - se la ride Del Debbio -, bella coppietta. E mangiava bistecche? A volte per caso si scoprono cose strane".

da X ipocriti animalari 12/03/2021 13.08

Re:Caccia e next generation

Primo ........... fatti curare !!!

da Ugo 12/03/2021 9.16

Re:Caccia e next generation

E che NEXT GENERATION SIA..... BASTA PORGERE L ALTRA GUANCIA...A TUTTI....QUESTO É IL VERO PROBLEMA.

da WW III. 12/03/2021 8.39

Re:Caccia e next generation

UGO ma come ? mi dai del drogato e poi di offendi? senti vecchio rimbambito se non sai stare al gioco e ti scaldi cambia tu il blog ...ma sa che SEI PROPRIO SCEMO ! vola basso ah ah ah a chi? che pavuraaaaaa scemooooooooooo

da Primo 11/03/2021 15.03

Re:Caccia e next generation

Primo .... vola basso !! Ogni volta che scrivi usi parole offensive !!! Se non ti piace la gente di questo blog , vai da una altra parte !! La gente come te dovrebbe essere censurata dalla redazione .... ciao cucù

da Ugo 11/03/2021 10.19

Re:Caccia e next generation

Forse non ne tenete conto, ma negli ATC siamo allo stesso tavolo con gli ambientalisti e in moltissime occasioni vengono approvate delibere all'unanimità. Basta provare, poi tutto può essere più facile. Almeno con gli ambientalisti seri.

da Proviamo! 10/03/2021 20.19

Re:Caccia e next generation

Certo che a leggervi .cadono proprio le palle.. Ma dove vogliamo andare ? Quello che poi cita ancora il criminale Stalin? Ma per favore...

da Vito Canevese 10/03/2021 15.22

Re:Caccia e next generation

e tu usa il tuo vero nome invece di cambiarlo continuamente , come dicevo girano un sacco di imbecilli su questo blog e tu ne sei il degno rappresentante a quasi 60 anni ancora giocare con il cambio nome IDIOTA ! SEI DA PENSIONE

da Primo 10/03/2021 10.49

Re:Caccia e next generation

X primo/ultimo continua a bere acqua .... ma cambia spacciatore .... la " roba " che ti fornisce è scadente ....

da Ugo 10/03/2021 8.30

Re:Caccia e next generation

Cari vecchi signori , invece di continuare a leggere wikipedia e scrivere questo mare di cazzate datevi una calmata e meno vino che vi fa male ! ammazza che imbecilli che girano da queste parti! altorchè next generation !!

da Primo 09/03/2021 17.41

Re:Caccia e next generation

A proposito di Stalin, sembra che una volta, mentre qualcuno gli ricordava il grande potere del papa, lui chiedesse: ma quante divisioni corazzate ha il papa? Così io ti chiedo, caro Primo, quante divisioni corazzate abbiamo da opporre a questi sterminati eserciti finanziati dalla chimica, dall'industria, dall'agricoltura, e sostenuti dalla grande stampa e dalle televisioni? Secondo me, non è certo con la forza, ma con l'intelligenza (che ci difetta), che potremmo recuperare il maltolto. Ma sarà dura, se non ci sbrighiamo. Abbiamo perso troppo tempo con codeste idee che non portano da nessuna parte.

da Giuseppe S. 09/03/2021 15.44

Re:Caccia e next generation

Ammiro l'afflato culturale e strategico di Primo. Che forse nasconde la sua vera identità: quella di Ultimo. Che peraltro è ormai in pantofole, anche lui. Mi viene in mente la vecchia storia di quel soldato giapponese che continuava a combattere dopo che la guerra era finita da anni. Peccato che Primo, o Ultimo che sia, non si sia accorto che da anni siamo vittime di un bombardamento atomico che - proprio perchè quelli come lui, e sono tanti, purtroppo, non sono stati in grado di capire l'evoluzione della nostra società - ha lasciato macerie nelle nostre schiere. Con quali armi, per esempio, con la fionda?, pensa di distruggere il nemico? Ha capito che il pianeta rischia di trovarsi sulla via del non ritorno? Ha capito che molte specie di fauna selvatica devono la loro consistenza o inconsistenza ai veleni ai disastri che industria e agricoltura prima di tutto hanno consumato in questi ultimi cinquant'anni? Ha capito che il nemico sta da quelle parti e che gran parte dell'ambientalismo di casa nostra è funzionale a quel sistema là? Quello è il nemico e per ora, in Italia almeno, non c'è nessuno che se ne cura come si dovrebbe. I cacciatori per primi non dico che dovrebbero combattere a fianco dei pochi ambientalisti veri che abbiamo, ma come minimo li dovrebbero integrare o farsi carico di quelle battaglie. L'animalismo che nel frattempo è esploso è anch'esso figlio di questo sistema che punta a far consumare irragionevolmente, e a far credere che considerare gli animali come se fossero dei giocattoli è salutare per il benessere dell'umanità.

da Secondo! 09/03/2021 14.35

Re:Caccia e next generation

X Primo. Non litighiamo fra di noi. Ognuno ha il proprio modo di vedere la vita. Sia chi legge e chi non legge. Qui mi sa che Stalin c'entri poco. Di una cosa sono più che convinto: che al tavolo con i nostri animalisti da strapazzo non discuterei mai. Ho altro da fare per perdere tempo con questa gentaglia. Non scenderei mai a compromessi con chi trama contro di me. Figuriamoci se potrei stringer loro la mano. I cacciatori facciamo i cacciatori e gli animalisti continuino a seguire le loro strampalate teorie del difendiamo Bamby. Prima o poi la realtà e il concreto avranno la meglio. Le favole restano favole.

da Hunter74 09/03/2021 14.17

Re:Caccia e next generation

X alla prossima fermata. Stalin si è seduto al tavolo perchè gli alleati non sono riusciti a far meglio se no col kaiser che si sedeva quel porco schifoso comunista. Riguardo ai tuoi libri che dici di aver letto forse era meglio che non perdevi tempo per quello che hai scritto il nemico è il nemico e se te te la fai addosso perchè non hai le palle torna a leggere quelle porcherie per cagasotto come te!

da Primo 09/03/2021 13.32

Re:Caccia e next generation

Unità delle associazioni venatorie, cambio di passo nelle elezioni dei ns. dirigenti. Queste due cose, se attuate correttamente e in tempi brevissimi, potrebbero portare la ns. categoria ad un recupero di immagine sull'opinione pubblica sempre più urbana e lontana dal vero ambientalismo. Operare in questa direzione senza campanelismi e con dirigenti CAPACI E LUNGIMIRANTI si può sperare in un futuro possibile e soddisfacente, non dimenticando mai che il mondo va in avanti e indietro non è possibile ritornare .

da bretone 09/03/2021 12.28

Re:Caccia e next generation

Forse la colpa è anche delle associazioni venatorie,che NON hanno avuto le palle quando era il momento di dire al MAF,le OASI:le gestiamo noi,NON lasciandole in mano agli ambientalisti?,direi che se queste ultime venivano/vengono gestite dai cacciatori,funzionerebbero meglio,molto meglio!!!

da Fucino Cane 09/03/2021 10.12

Re:Caccia e next generation

HUNTER E PRIMO. MI SEMBRA PROPRIO CHE VOI LA STORIA NON LA CONOSCIATE PER NIENTE. E NEMMENO LA NATURA, NON SOLO QUELLA UMANA. ALTRIMENTI SAPRESTE CHE - QUASI SCONFITTO HITLER - STALIN SI SEDETTE A YALTA INSIEME A CHURCHILL E ROOSVELT, PER DIVIDERSI IL MONDO, MA APPENA DOPO DETTE IL VIA ALLA GUERRA FREDDA. CHE IL PAPA MINACCIAVA LA SCOMUNICA AI SUOI AVVERSARI, COI QUALI POI SI ACCORDAVA PER DIVIDERSI LE NAZIONI FINO AL GIORNO PRIMA AMICHE. CHE I MASCHI DI MOLTI MAMMIFERI SE LE DANNO A MORTE PER CONTENDERSI UNA FEMMINA. LA NATURA A CUI TUTTI OBBEDIAMO E' MOLTO PIù COMPLESSA DI COME IMMAGINATE. QUANTO ALLA CACCIA E AGLI AMBIENTALISTI NOSTRANI, FATE BENE A DIFFIDARE, MA NIENTE E' MAI TUTTO BIANCO O TUTTO NERO. SE AVESTE LETTO SUN ZU (ARTE DELLA GUERRA) - VI RISPARMIO VON KLAUSEWITZ, DI MACHIAVELLI AVRETE SENTITO PARLARE - CAPIRESTE CHE PER SCONFIGGERE UN NEMICO CI SONO INFINITE SOLUZIONI. UNA DELLE QUALI E' ANCHE QUELLA DI ANTICIPARE E ANNULLARE LE SUE MOSSE. TANTO PIù, CHE PER QUANTO CI RIGUARDA I NOSTRI AMBIENTALISTI SONO POCO PIù CHE DEI SALOTTIERI AL SERVIZIO DI UN SISTEMA, NEL QUALE ANCHE QUALCUNO DELLA NOSTRA PARTE SI TROVA ABBASTANZA BENE. IN SOSTANZA: FACCIAMO NOI GLI AMBIENTALISTI VERI E IL PROBLEMA SI ESAURIRA' DA SOLO. INFINE, PROVATE A SVEGLIARVI. PENSATE DAVVERO CHE QUESTO MONDO TORNI INDIETRO?

da ALLA PROSSIMA 09/03/2021 9.02

Re:Caccia e next generation

x Antonie 64, io sono un anti.comunista nato per la mia storia familiare che proviene dai paesi dell'est dove tu non sai cosa succedeva veramente e quando citi Stalin farei attenzione. però su una cosa hai ragione COME SI FA SEDERSI AL TAVOLO DEL NEMICO ? IL NEMICO E' IL NEMICO E NON SI VIENE MAI AI PATTI ...MAI E POI MAI. Al nostro mondo mancano le palle , come quella che se un gruppo di mascalzoni incappucciati ti aggredisce e tu reagisci ti levano il porto d'arma e a loro nulla!in questo caso dovremmo protestare forte scendere in piazza a Roma e farci sentire ma siamo un branco di pecore impaurite perche la legge ci tiene per le palle e noi MUTI !!

da Primo 09/03/2021 7.52

Re:Caccia e next generation

Caro Riccardo, hai dtto cose giustissime. Tra cui il fatto che dobbiamo ora più che mai compattarci per poter creare una forza tale da poter essere ascoltati. Solo su una cosa mi trovi in disaccordo: con i nostri animal-ambientalisti non ci si può sedere allo stesso tavolo.Sono solo degli estremisti a scopo di lucro e con gli estremisti non si parla. Non può esserci confronto. Quindi vada per unirci in un'unica forza, ma mai allo stesso tavolo con chi desidera solamente il nostro scalpo. Se vogliono la guerra, guerra deve essere. Altrimenti è già finita per noi e per la nostra passione.

da Hunter74 08/03/2021 22.38

Re:Caccia e next generation

Caro Riccardo, non capisco perché ancora oggi, ci sono cacciatori o dirigenti venatori che vogliono sedersi al medesimo tavolo degli ambientalisti, il cui unico scopo e' quello di abolire in maniera definitiva la caccia!!! Un tempo STALIN, ha detto "con i nemici agiremo da nemici", l'unico modo per dialogare con quei personaggi (che mi ricordano il cancelliere austriaco che ha governato la Germania negli anni 30 del secolo scorso, lo stesso fanatismo, lo stesso amore per gli animali, il veganismo….e soprattutto lo stesso odio verso coloro che non la pensano come loro) rimane quello di distruggerli, con lo stesso loro metodo….Per quanto mi riguarda, e faccio proseliti verso coloro che sono neutri, ossia non conoscono il problema venatorio, e' quello di perepetrare l'odio e la maldicenza contro i ns. nemici. VIVA LA CACCIA SEMPRE!!

da ANTOINE64 08/03/2021 17.25

Re:Caccia e next generation

tante belle parole, tutto vero, ma ormai i tempi del dialogo sono finiti. la soluzione possibile è quella di lasciare agli agricoltori, agli ambientalisti e alla politica che i problemi se li sbrigassero da soli invece di correre quando ci fanno vedere la carota del controllo. poi se ne parlerà. il resto sono solo chiacchere e compromessi.

da giorgio 08/03/2021 13.06

Re:Caccia e next generation

Altra voce clamante nel deserto. Peccato. Leggo cose sensate. So anche di qualche mosca bianca di associazione venatoria che si dà da fare per cogliere l'occasione. Occasione che ci era stata offerta già con la prima PAC, una trentina d'anni fa, e che lasciammo lì in balia degli ambientalisti che ci si sono fatti tondi. In certe occasioni, basterebbe copiare. Addirittura, molti progetti nostri che stentiamo a portare avanti, sarebbero già pronti per ricevere una consistente spinta a procedere fruttuosamente.

da Rico Onida 08/03/2021 11.08