E se il cacciatore non fosse quello che la gente immagina?
È da questa idea che la Federcaccia francese ha impostato in collaborazione con "Les Films Jack Febus" una campagna di comunicazione digitale senza precedenti. La sua ambizione: rompere i codici, andare oltre gli stereotipi sui cacciatori e mettere in discussione l'opinione spesso malevola sulla caccia.
In programma: una serie di otto cortometraggi che presentano, nella loro quotidianità, una galleria di personaggi interpretati dagli attori: dal "bobo" ecologico all'adolescente, dal provinciale trendy alla coppia dinamica sui trent'anni, senza dimenticare il resto. Da un soggetto appena in pensione a una coppia di giovani innamorati. Persone vere che, come tutti gli altri, hanno un segreto da rivelare, non senza umorismo e autoironia. Non hanno il profilo che ci si potrebbe logicamente aspettare eppure ... vanno a caccia! Meglio ancora, "la caccia rivela la loro vera natura"!
Questa campagna di comunicazione digitale è sostenuta da un potente piano media diffuso da Facebook, You Tube e Instagram per garantire una visibilità ottimale. Una provocazione per ridare un giusto profilo all'immagine dei cacciatori, questa è la sfida di questa prima campagna digitale per la FNC. Un modo anche per di sollecitare nuove vocazioni e fare il grande passo.
Per Willy Schraen, presidente della Federation Nationale de Chasseurs (FNC), “La caccia è troppo bella per morire di incomprensioni e la natura senza cacciatori non potrebbe sopravvivere a lungo. Attraverso questa campagna di comunicazione digitale con un tono volutamente insolito, abbiamo deciso di mostrare chi siamo nella vita, forti della diversità di chi pratica metodi di caccia diversi, fieri della nostra passione che ci riporta alle origini".
E se ne facessimo una simile anche Italia? Che ne dicono i nostri dirigenti e i cosiddetti portatori d'interesse?
Perchè non provare?
Vito Rubini