Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria


lunedì 30 aprile 2018
    

Francesco Battistoni
 
 
Poco più che cinquantenne, assistente parlamentare, pubblicista, dirigente della Viterbese Calcio, convinto ambientalista e cacciatore, competente amministratore anche per la materia venatoria, Francesco Battistoni, Forza Italia, è stato eletto senatore  nel collegio di Viterbo.

A proposito della caccia, ecco cosa ci ha detto:

Sen. Battistoni, cosa pensa della caccia?

Penso che la caccia, oggi, rappresenti la memoria storica della tradizione rurale italiana, espressione della cultura e del modo di vivere della "civiltà contadina". E' evidente, tuttavia, la necessità di adeguarla ai tempi moderni, trovando sintesi costruttive con il mondo dell'agricoltura e dell'ambientalismo ed incentivando la figura del cacciatore quale "guardiano della natura", ultimo baluardo a difesa della biodiversità.

Prevede di occuparsi delle questioni della caccia nella sua attività di parlamentare?

-Prevedo di occuparmene dialogando con tutti, nella speranza che il confronto possa essere sereno, anche con quel mondo ambientalista che troppo spesso si è scagliato contro la caccia, partendo da posizioni preconcette. Mi auguro che in questa legislatura si possano mettere da parte le contrapposizioni ideologiche per trovare insieme le soluzioni ai problemi sul tappeto. A tal proposito, penso anzitutto all'emergenza cinghiali che in alcuni territori ha raggiunto livelli davvero preoccupanti.

Ha o ha avuto esperienze dirette con questa attività, o tramite amici e conoscenti? Quali considerazioni ne può trarre?

Essendo anch'io cacciatore, ho esperienze dirette, anche se i numerosi impegni non mi consentono di dedicare molto tempo alla pratica venatoria. Personalmente, quindi, ritengo che la caccia, oltre ad essere una delle poche attività che ci consente il contatto con la natura, abbia anche una funzione spiccatamente socializzante.

Ritiene che l'attuale legge sulla caccia (157/92) debba essere riformata? Eventualmente come?

-Penso che la legge quadro sulla caccia (Legge 157/92), pur valida nell'impianto generale, vada modificata nelle parti in cui risulta non più adeguata ai tempi. Le proposte di modifica devono riguardare, in primo luogo, la già citata problematica dell' elevatissimo aumento delle popolazioni di cinghiali. L'attuale legge, infatti, era stata pensata in un contesto storico in cui tale espansione era inimmaginabile: i cinghiali abitavano la maremma tosco-laziale e la Sardegna, loro territori d'elezione, mentre sparuti gruppi cominciavano ad affacciarsi altrove. A mio avviso, con la situazione attuale, è necessario che la legge nazionale fornisca gli strumenti normativi adeguati a contenere l'emergenza. A tal proposito, penso sia giunto il momento di affrontare il problema dove ha avuto origine, vale a dire nelle zone di protezione che nel tempo sono diventate bacini di proliferazione per le popolazioni di cinghiali. E' necessario studiare forme di prelievo all'interno di tali aree, non invasive per le altre specie selvatiche, ma al contempo efficaci per il contenimento dei suidi (penso ad esempio alle catture o alla caccia di selezione). Altro tema importante è quello della caccia alla selvaggina migratoria: ritengo che vada fatto un ragionamento di respiro europeo, che possa riportare il termine dell'attività venatoria alla migratoria, alla fine di febbraio, come peraltro già avviene in tanti paesi dell'Unione Europea. Sarebbe questo un importante traguardo, capace anche di recuperare alla pratica venatoria tanti migratoristi "defraudati" del loro migliore periodo di caccia. Da ultimo, penso che vada rivisto il sistema sanzionatorio attraverso la depenalizzazione dei reati in materia di caccia ( reati contravvenzionali che non fanno altro che gravare il già notevole carico dei tribunali italiani), da sostituire con sanzioni amministrative, i cui proventi dovranno confluire in un fondo da utilizzare in iniziative per la caccia ed i cacciatori corretti che rimangono la grande maggioranza.

Conosce l'impegno dei cacciatori nel volontariato, nella gestione faunistica e ambientale, nelle attività umanitarie?


Si, conosco questo aspetto dell''attività venatoria e credo che vada implementato e sostenuto. Credo che questi valori antichi appartengano naturalmente al cacciatore e che il suo compito sia quello di farsene portatore nella modernità.

Leggi le altre interviste ai parlamentari:


Stefano Borghesi. "Presenterò in Senato una legge di riforma della 157"

Filippo Gallinella (M5S): "Rivedere la normativa sulla caccia"

Riccardo Augusto Marchetti (Lega). "Per la caccia io ci sono"

Guglielmo Golinelli (Lega): “Ho la licenza di caccia dai 18 anni”


Simone Billi (Lega): "la caccia fa bene all'ambiente"


Stefania Craxi: "il cinghiale, la mia passione"

Bruzzone, è ora di riforme


11 commenti finora...

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Secondo me, la sostenibilità è quella che nei secoli ha consentito, per secoli, che il sistema funzionasse. Il modello? L'affresco dell'allegoria del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti a Siena. Riportato ai giorni nostri: stagione per stagione avere la possibilità di sostentamento costante, grazie ai frutti della campagna, selvaggina compresa. Compatibilmente con le anomalie della natura: oggi piove troppo, ieri era troppo asciutto eccetera. Secondo me, ancora, il fatto che si deve ripopolare per cacciare è un po' un'anomalia. Come il pretendere di prelevare selvaggina migratoria convinti che sia un regalo del cielo. Le allodole si presentano in abbondanza se il pascolo è abbondante; e il pascolo è stato predisposto da quell'agricoltore che ha fatto bene il suo lavoro. Idem per gli acquatici: se qualcuno ha preparato i chiari, adeguati alla permanenza delle anatre, allora le vedi, altrimenti vedi poco. In Europa sono più di duemila anni almeno che la maggior parte delle terre sono colonizzate. Le praterie americane ricche di bisonti e la pampa argentina straripante di coppetonas sono anch'esse un ricordo del passato. Con l'aggravante che oggi anche i "coloni" non pensano al domani, non pensano alla propria progenie, figli e nipoti e pronipoti. Votano cinque stelle per garantire loro il reddito di cittadinanza. Peveri grulliiii.

da Poerinoi 04/05/2018 14.19

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

La sostenibilità è presa para para dalle regole ambientaliste e si vorrebbe inserire nella caccia, cosa vuole dire? Cacciare secondo i criteri Ispra, giusto, se Ispra fosse super partes, ma non lo è, ce ne rendiamo conto ad ogni calendario venatorio. Se funzionasse ci sarebbe un sistema che preveda chiusure verso specie in declino ma anche aperture verso specie in esubero, ma a quanto pare questo non avviene, solo chiusure.

da giusva 04/05/2018 10.08

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Oggi, caro TelC, non ci basta neanche il territorio regionale. E forse neanche quello nazionale. Il 30% del territorio interdetto alla caccia teoricamente sarebbe abbastanza ampio per meno della metà (e forse di un terzo, purtroppo) di quelli che eravamo 25 anni fa. Ripeto, sulla gestione del territorio e della fauna si potrebbe discutere, ma prima dobbiamo recuperare quell'immagine che forse - noi complici per non aver capito - abbiamo perduto.

da Mg 02/05/2018 14.30

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Si ma attorno casa ci cacciavamo .ora attorno a casa ci sono zone edificate,oasi,parchi, zrc ,afv aafv, strade autostrade .limitazioni generiche,comunali quindi il terreno coltivato con fitofarmaci e' in minoranza rispetto al vincolato, poi ci sono le leggi molto limitative rispetto ad un tempo e il 33% dei cacciatori di una volta .. Appasionati quello si , ma si sa ' le privazioni stimolano la fame ( passione)

da T el C 02/05/2018 14.00

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

La caccia, in Italia, ma ormai ovunque nel mondo, caro mio Campeador, deve essere sostenibile. Ma era sostenibile anche ieri e ieri l'altro, salvo qualche eccezione. Il fatto è che noi guardiamo i "fatti nostri" e non teniamo conto del contesto. Ieri 9 cacciatori su 10 cacciavano intorno a casa, con pochi mezzi, oggi le distanze sono azzerate, i mezzi economici (checchè se ne dica) sono quadruplicati, gli strumenti e le attrezzature altrettanto. I problemi sono altrove, nella gestione del territorio, nelle pratiche agricole, nella testa di tanti anticaccia che credono di essere ambientalisti e non sono neanche modesti animalisti. E' su questo che ci dovremmo concentrare e chi - fra i nostri rappresentanti - non è anticaccia a priori, per noi è un bene prezioso da coltivare e sostenere.

da Meditate gente 02/05/2018 8.30

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

L'Europa ha le leggi sulla caccia più restrittive del mondo. l'Italia ha le leggi sulla caccia più restrittive d'Europa. Quando uno dice: sono favorevole alla caccia ma va regolamentata meglio significa che è CONTRO la caccia. Se uno dice che è favorevole alla caccia ma SOSTENIBILE significa che è CONTRO la caccia.

da El CID campeador 01/05/2018 17.00

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Ma cosa vuol dire "caccia sostenibile " Mi pare che alcuni di riempiano la bocca con frasi fatte...

da T el C 01/05/2018 15.46

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

francesco perché la caccia sostenibili non vai a proporla all'estero invece di romper i c... qui?

da Il migratorista 01/05/2018 13.51

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Concordo occorre però che questi punti di vista diventino riferimento per tutti coloro che credono in una caccia sostenibile in cui il cacciatore sia il principale attore della conservazione delle specie e salvaguardia della biodiversità

da francesco 30/04/2018 19.51

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

A questo punto ,siamo in una botte di ferro .....................Ma silviio e bramby ?..

da T el C 30/04/2018 13.50

Re:Battistoni. Ambientalista cacciatore, con un occhio alla migratoria

Belle parole, aspettiamo i fatti.

da Giovanni 30/04/2018 12.08