Bisturi facili. Cuccioli? No grazie lunedì 21 marzo 2016 | | “Ho un figlio di 5 anni che è molto agitato, ne combina di tutti i colori e non so più come fare! Puoi darmi un consiglio?”- mi chiede un’amica. “CASTRALO!”- Le rispondo - “si calmerà!” Ovviamente sto scherzando, ma non troppo. Purtroppo oggi questa è la soluzione a tutti i mali, quando le persone acquistano un cane e non sanno gestirlo. Mi ritrovo spesso a leggere di cani iperattivi e dei consigli dati per calmarlo. E l’unico sembra essere la CASTRAZIONE! Oppure quando si hanno più soggetti di sesso diverso, e ancora quando si ha una femmina che sporca in casa quando entra in calore! STERILIZZAZIONE: la soluzione per tutto! Oggi siamo tutti alla ricerca della massima resa con la minima spesa. Si acquista un cane, ma prima di prenderlo non si perde tempo a conoscerne la razza o le caratteristiche. Soprattutto quando il cane va di moda. Ora il più gettonato è sicuramente il cane lupo cecoslovacco. Lo ha preso anche il mio vicino che ha due bimbi piccoli di 5 anni. Avergli detto che non è il cane adatto a dei bambini piccoli è servito a poco. Ma sicuramente anche a lui verrà proposta la medicina! Sterilizzalo!
Oggi si trova come uso comune la parola sterilizzare, la parola nuova, usata ad onor del vero in modo improprio. La sterilizzazione si riferisce all’intervento chirurgico vero e proprio e cioè alla vasectomia, con cui si interrompono, asportandoli parzialmente, o si chiudono i dotti deferenti che trasportano gli spermatozoi, e non alla CASTRAZIONE, pratica chirurgica tramite la quale si asportano i testicoli. Ma il termine castrazione oggi risulta essere troppo forte per la sensibilità dei proprietari moderni ed i veterinari l’hanno prontamente sostituito con “sterilizzazione”. Che, nelle femmine, è invece un vero e proprio intervento chirurgico con cui, in anestesia totale, vengono tolte le ovaie, l’utero e nel caso di tumori anche le fasce mammarie.
Molto spesso la scusa usata per la castrazione delle femmine è proprio la prevenzione dei tumori; non tutti sanno però che dovrebbe avvenire prima del primo calore per avere una RIDUZIONE dell’insorgenza di neoplasie, poiché già al secondo calore la percentuale cambia. Si noti bene: RIDUZIONE della possibilità che si presentino tumori, non ELIMINAZIONE! Questo vuol dire che alcuni proprietari fortunati che hanno provveduto a sterilizzare preventivamente i loro animali possono incorrere lo stesso nei tumori mammari.
La castrazione, inoltre, ha effetti collaterali che insorgono con il passare degli anni, per cui il cane è più soggetto a ingrassare, o ad avere un prolasso della vescica con incontinenza urinaria, per non parlare dei cambiamenti caratteriali che rendono i cani apatici, depressi o aggressivi verso i loro simili.
Fra i favorevoli alla sterilizzazione mi ritrovo a leggere alcune affermazioni della signora Maria che tira in ballo la natura del cane! Mi fa presente che un cane randagio in natura si accoppierebbe due volte l’anno, a differenza del lupo che ha invece un solo calore, e quindi il randagismo dilagherebbe! Ora per parlare di natura, la signora Maria dovrebbe quantomeno sforzarsi di impararne i meccanismi e sapere come questa spesso intervenga con risvolti drammatici. Un cane in natura o in libertà, dico io, deve innanzitutto procacciarsi il cibo. Vivendo al sud, vedo che la loro dieta è prevalentemente composta di avanzi dei bidoni della spazzatura, acqua delle pozzanghere o comunque mai pulita. Questo vivendo fuori tutto l’anno al caldo o al freddo. Quando si decide di far coprire una femmina per tenere un cucciolo, si mettono in atto tutta una serie di prevenzioni per far si che i cuccioli nascano belli e sani, come sverminare la fattrice, vaccinarla contro l’erpes virus, scegliere il mangime migliore per tenere la cagna in forze e per farle avere il latte; si prepara una cassa parto adeguata dotata di lampada per i cuccioli, etc etc. Ma tutto questo spesso ci riserva brutte sorprese, cuccioli che nascono morti, parti cesari di urgenza, cuccioli malformati che la madre abbandona o isola finché non muoiono “naturalmente”. Arrivare a pensare che in natura, le cose possano andare in maniera diversa è alquanto utopistico.
Un'altra motivazione a sostegno della sterilizzazione della signora Maria starebbe nel fatto che oramai abbiamo addomesticato i cani da migliaia di anni ed essendo noi quelli dotati di intelligenza superiore sappiamo cosa è meglio per loro. Non sono sicura che il cane sia consenziente nel farsi castrare o se preferirebbe questo al taglio della coda o delle orecchie sicuramente meno invasivi e dolorosi.
Ma a chi interessa veramente la sterilizzazione dei cani?
In primo luogo gli allevatori. Mi è capitato di contattarne uno per un cucciolo di gatto di razza, ho scritto la mia mail e dopo qualche giorno mi è arrivata la sua risposta: potevo acquistare il cucciolo, sterilizzato!! Quindi avrei pagato più di mille euro per un gatto che non potevo fare accoppiare. Ho rinunciato, chiaramente.
Oggi si parla molto del benessere animale, sono state fatte leggi contro il maltrattamento, è vietato il taglio delle orecchie e della coda per alcune razze, in quanto (esclusivamente) finalizzati ad un miglioramento estetico, anche se non è del tutto vero per quanto riguarda il taglio della coda nelle razze da caccia. Ma cosa ha di curativo la sterilizzazione di un animale prima del primo calore?? Oppure quando viene ceduto da un canile ad un privato?? O da un allevatore ad un acquirente? Quale malattia cura? E perché oggi non viene considerato maltrattamento al pari del taglio della coda o delle orecchie? Qui non stiamo più parlando del benessere animale, ma del benessere del proprietario! A mio modo di vedere questo è maltrattamento animale!
La Convenzione Europea per la protezione degli animali da compagnia, approvata a Strasburgo il 13 novembre 1987 all’art.10, recita così:
1. Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare:
a) il taglio della coda;
b) il taglio delle orecchie;
c) la recisione delle corde vocali;
d) l’asportazione delle unghie e dei denti.
2. Saranno autorizzate eccezioni a tale divieto solamente:
a) se un veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ragioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato animale;
b) per impedire la riproduzione.
3. a) gli interventi nel corso dei quali l’animale proverà o sarà suscettibile di provare forti dolori debbono essere effettuati solamente in anestesia e da un veterinario o sotto il suo controllo;
b) gli interventi che non richiedono anestesia possono essere praticati da una persona competente in conformità con la legislazione nazionale.
Oggi avere un cane o un gatto è diventato un fenomeno di massa, mentre nel passato il cane lo avevano per lo più i cacciatori o chi abitava in campagna per fare la guardia, mentre oggi molte razze sono state trasformate, purtroppo, in cani da compagnia e spesso vengono tenuti in minuscoli appartamenti, quando dovrebbero stare liberi in giardino o in campagna. Altro motivo, mentre prima chi allevava solo per passione nei confronti di una razza o una attività come la caccia, e il cane era finalizzato a questo scopo, oggi tutti possono diventare allevatori! Avendo una femmina la si può fare accoppiare tranquillamente e richiedere all’Enci il PEDIGREE con costi minimi. Quindi il lavoro dell’allevatore, oggi viene messo in discussione. Lavoro si, in quanto oggi molti ci campano! Basta andare sul sito Enci per vedere quante cucciolate all’anno escono da certi allevamenti, se cosi vogliamo chiamarli! Questo oggi si basa sul numero dei cuccioli: più cuccioli produce più viene osannato, in qualunque momento dell’anno si può trovare un cucciolo. Mentre una volta allevare era sinonimo di qualità, oggi lo è diventato di quantità. Per questo quando si acquista un cucciolo bisognerebbe informarsi, oltre che sulla razza anche su chi la alleva e come.
L’allevatore che segue poche cucciolate l’anno avrà cuccioli socializzati, ben alimentati, puliti e seguiti nel modo migliore rispetto a chi produce tante cucciolate e ha stalloni, fattrici cuccioli e cuccioloni da pulire e seguire. Per questo si cerca di ostacolare in tutte le maniere i “piccoli allevatori” o chi inizia questo tipo di attività per passione. Chi oggi ha fatto dell’allevamento un reddito ha tutto l’interesse a ostacolare la riproduzione consigliando e sostenendo che la sterilizzazione non è maltrattamento!
Tutto questo va a discapito della razza e poco importa all’allevatore, al quale ci si dovrà rivolgere per acquistare nuovi cuccioli. Molto spesso vengono sterilizzati bellissimi soggetti che avrebbero portato miglioramenti alla razza, perdendo così patrimonio genetico.
Una delle scuse usate per demotivare le persone a non allevare sono gli elevati costi del pedigree… Ma chi ha iscritto almeno una volta i cani all’Enci sa benissimo che così non è! Ho avuto modo di spiegare alle persone come questa idea sia sbagliata e che quando si allevano dei cuccioli il pedigree non è sicuramente il costo maggiore; se vogliamo, microchip, vaccini etc lo sono molto di più, senza contare i costi di svezzamento.
Una volta, chi faceva l’allevatore lo faceva per passione, come ho già detto, se il cane era bravo a caccia lo si faceva riprodurre per non perdere la linea di sangue o la razza o le qualità venatorie anche se meticcio. Oggi, non avendo quasi nessun controllo da parte degli organi prefissati come l’Enci, gli allevatori hanno molte fattrici, spesso più di quelle che riescono a gestire, una femmina fino a 7/8 anni può generare dai 5 ai 10 cuccioli e si capisce bene come abbiamo tutto l’interesse nel far sterilizzare i cani di razza e non.
Si, perché la sterilizzazione non riguarda solo i cani di razza, ma anche molti meticci provenienti dai canili. Chi decide di adottare un meticcio ha l’obbligo della sterilizzazione se non gli viene già consegnato sterilizzato. Così facendo le persone sono quasi obbligate a rivolgersi agli allevatori o di nuovo al canile. Le motivazioni della sterilizzazione dei meticci sono per lo più legate al randagismo, che in Italia è una piaga, ma se ci mettiamo a cercare in rete, troviamo che si possono adottare, da noi, cani che provengono dalla Spagna, dalla Romania ecc, come se non ne avessimo abbastanza qui. Ci sarebbe da chiedersi perché….
Restando il fatto che la sterilizzazione è opportuna quando ci sono problemi di salute, per praticarla come prevenzione la ragione che rimane è solo quella “a scopo di lucro”.
A meno che …. Lo scopo non sia addirittura un altro, ma con risvolti ancora più inquietanti per la nostra società.
Lara Leporatti
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