CI SIAMO?


lunedì 5 ottobre 2015
    

Ci siamo? Si, ci siamo. La migrazione si fa interessante, scrivono già da giorni quelli che se ne intendono. E il tam tam del web si fa sempre più insistente. Speriamo non accada come l'anno scorso, ci fa sapere un compagno di avventure che evidentemente allora ebbe poca fortuna: quattro giorni di passo e poi il nulla per tutta la stagione anche in posti dove almeno fino a dicembre si tirava a qualche tordo. E' anche vero che di olive non ce ne erano... Mentre un altro, di rimando, lo riassicura che dipende dalle zone, perché per esempio la scorsa stagione nelle Puglie hanno svernato enormi contingenti di tordi mentre nel centro Italia ed anche più a nord queste presenze svernati mancano già da quattro o cinque anni! E mentre il nonno di Giuseppe (!) s'è già fatta da giorni una padellata di tordi, Bebo lamenta che al nord non c'è più il territorio, i boschi rimasti ormai completamente sterili, i monti senza pascoli e le pianure intrise di chimici. Eh già, il triste contesto entro il quale i nostri ambientalisti, sordi e ciechi ai veri problemi delle nostre contrade di campagna, ci obbligano a convivere, spesso distratti nei confronti di un malaffare che ammorba.

Ma torniamo a noi? Passano? Si, passano. E' vero, il mondo cambia rapidamente, e così il territorio. L'ambiente naturale. Ma per dirottare milioni e milioni di uccelli che da millenni tracciano le stesse rotte, orientandosi con le stelle, con i campi magnetici, con un navigatore superpecializzato codificato nelle loro congiunzioni neuronali, ce ne vuole. Non si fermano più come una volta. Si, in parte è vero. Perché, si chiede qualcun altro? Perché, santo iddio, il tappeto verde (o ruggine) è cambiato. E non in Italia e basta. In tutto l'areale. Ecco perché spesso ci si interroga senza risposta. Mancano i riscontri dell'Ispra, dice il solito malfidato. Chissà cos'è successo nella tundra, o nelle distese delle foreste del Grande nord. O nelle terre slave. Strano però. Oggi, anche il più povero dei diseredati viaggia senza scarpe ma c'ha un iPhone e chatta con i parenti a cinquemila chilometri di distanza. Mah. Possibile che quelli dell'Ispra, che sono scienziati e quindi anche tecnologicamente e informaticamente attrezzati, non riescano a dialogare in tempo reale con i colleghi finlandesi, russi, estoni, bielorussi, polacchi, slovacchi, ciechi, rumeni, serbi, croati, e compagnia del paleartico?

Dicono che anche per le deroghe ai piccoli uccelli è impossibile quantificare in tempo. Ma, che aspettano, di leggere i dati statistici su pubblicazioni ufficiali, magari stampate su carta, che escono due o tre anni dopo, quando escono? Eppure, altrove, ci sono degli uffici specifici, collegati ai centri ufficiali di ricerca, che danno i dati in tempo reale e questi dati vengono presi per buoni per pianificare la gestione faunistica. Caccia, ma anche protezione e conservazione, ovviamente.
Poi, su queste impostazioni maliziose si costruiscono campagne anticaccia, magari rimbalzate in Italia dall'Europa, quando qualcuno ipotizza che la polpetta venga confezionata e "telefonata" (tanto per usare un linguaggio alla Bruno Pizzul) proprio dalle stesse parti dove poi arriva. Ma saranno dicerie da bar sport, ovviamente.

Ecco, il bello della migratoria è che oggi non c'è, domani ci sarà (?), domani l'altro chissà! I tordi? Dipende da tante cose, ovviamente.  Le covate, il tempo al nord in primavera estate, i venti giusti al momento giusto, le pasture. Nel caso, le olive, la mortella, le bacche della macchia. Le allodole? Idem come sopra per la primavera estate e i venti, ma anche i grani, i trattamenti chimici (per i beccaccini è la stessa cosa con i risi). I colombacci? La ghianda, ovviamente. E tutto il resto. Per gli acquatici? L'acqua, che diamine! Le zone di sosta. E ce ne sono tante, tantissime. Anche e soprattutto dove la caccia è molto praticata. Anzi. Solo la passione e l'interesse dei cacciatori, permette la permanenza e l'abbondanza di uccelli acquatici. Gli ambientalisti, quelli di casa nostra, che più che altro sono esperti in pippe, sono ancora convinti che dalle nostre parti esista la natura selvaggia, e così si comportano appena hanno per le mani uno sputo camuffato con cannella palustre. Mentre, noi lo sappiamo bene, se non lo prepari, il terreno, hai voglia che fare l'ambientalista. Ti ritrovi solo gabbiani, qualche ardeide, bello per carità, ma anche dannoso, cormorani, una vera peste, una gallinella qua e là. E basta! Poi ci sarebbero i fringuelli, le peppole, a milioni. A centinaia di milioni. Sugli storni, un ripiego per tempi miserandi, meglio stendere un velo pietoso, soprattutto per la mediocrità diffusa con cui si tratta l'argomento da parte degli addetti ai lavori.

Beh. Lasciamo stare, via! Domattina è un altro giorno. E passano, ci giurerei, passano. Domattina passano!!


Elio Leonetti


12 commenti finora...

Re:CI SIAMO?

ripensaci lo so che alcuni di voi sono disposti a interpellare anche l'usciere di casa per andare a caccia ma sperare che la fidc sia la salvezza della caccia dopo tutto quello che ha combinato in questi 23 anni e dove ci ha portato con la caccia e l'opinione pubblica è una roba da diversamente intelligenti.Contenti voi!!! spero per te e altri indottrinati di avere qualche soldino da spendere l'estero per cacciare altrimenti schioppo e chiodo racconti e documentari sky saranno il vostro passatempo preferito.

da Poveri voi!!! 11/10/2015 19.50

Re:CI SIAMO?

E POVERI NOI, SE NON HAI CAPITO CHE C'è RIMASTA SOLO LA FIDC, MA INVECE CONTINUI A SPERARE NELLO STELLONE DI UNA GALASSIA ORMAI MORTA, SEI DAVVERO POVERETTO

da RIPENSACI 11/10/2015 10.54

Re:CI SIAMO?

Chiedilo alla fidc. Pensa quanto siamo ridotti male, una volta si chiedeva all'italia, poi siamo passati a chiederlo alle regioni, poi alle provincie, ora ai comuni e tra non molto al condominio. Potenza delle riconosciute con in testa la fidc e il suo solerte e acculturato ufficio avifauna migratoria.

da Poveri noi 11/10/2015 10.39

Re:CI SIAMO?

scusate il disturbo!! sapete se in lt2 il periodo delle 5 gg per migratoria se attivo ? se si da quando a quando !! anticipatamente ringrazio!!

da nik 10/10/2015 11.38

Re:CI SIAMO?

Tu indichi la luna e c'è chi guarda il dito. Così va il mondo. Con tutta la simpatia per quelli come Gomez, come non essere d'accordo con lui, malgrado lui? Sembra infatti che non si sia accorto che quello che afferma, corrisponde proprio alla carenza grave di consapevolezza da parte del mondo dei cacciatori e di conseguenza dei loro rappresentanti nelle diverse ma sostanzialmente uguali associazioni venatorie. Siamo indietro. In assoluto e rispetto alla preparazione sociopolitica e culturale di quelli che consideriamo nostri avversari, che se avessimo fatto le cose come si deve, non avrebbero dovuto nè nascere nè crescere. Infatti, storicamente culturalmente, i veri ambiantalisti si dovrebbe essere noi cacciatori. Anche semplicemente per interesse diretto. Se non c'è ambiente non c'è selvaggina, si diceva una volta, e se non c'è selvaggina non c'è caccia. La selvaggina, storicamente e culturalmente, per chi fosse distratto, non è nei nostri territori - intendo storicamente - per volontà divina, ma perchè l'uomo (non il cacciatore, l'uomo) ha orientato la cosiddetta "dinamica delle popolazioni" (animali e vegetali) a suo vantaggio, togliendo di mezzo, o tenendo comunque sotto controllo tutti quei soggetti (animali e vegetali, e anche... minerali) che un tempo venivano definiti "nocivi" e oggi, per uno sciocco politically correct, chiama competitor. Che comunque fanno danni. La stupida teoria del wilderness in un ambiente che non è più "naturale" da almeno tremila anni, ma sostanzialmente "antropizzato", ovvero frutto dell'opera dell'uomo, sta facendo perdere il capo alla gente di oggi, che mentre sostiene questo principio produce enormi disequilibri, anche e solamente quando alleva e convive innaturalmente con cani e gatti, mangia vegano e dà da mangiare carne di cane ai propri figli adottivi a quattro zampe.

da genesis 07/10/2015 15.58

Re:CI SIAMO?

Caro Pietro,forse non ti sei accorto che il vero problema della caccia sono le regioni che leggiferano una differente dall'altre, poi le province altro manicomio, poi gli atc altro putiferio tutto per cosa? privilegi privati pagati dai contribuenti e nel nostro caso dai cacciatori. rigauro la 842 non ti sei ancora accorto che in molte province si è dato il permesso all'agricoltore di intervenire sui danni e questo apre la strada a tutto il resto! Credimi è troppo tardi per tutto.

da Gomez 07/10/2015 14.23

Re:CI SIAMO?

PER LUNGA ESPERIENZA, SONO CURIOSO DALLA NASCITA, SO CHE GRAN PARTE DELLA NOSTRA DIRIGENZA, ANCHE FEDERCACCIA, ANZI PRIMA DI TUTTO FEDERCACCIA, NON HA TRASCURATO IL PROBLEMA MIGRATORIA. ANZI. IL PROBLEMA STA NELLA CULTURA ITALIANA, NON SOLO RIGUARDO ALLA CACCIA, NELLE PERSONE CHE LA PROFESSANO, NELL'APPROCCIO SOCIO-POLITICO CHE CI CONTRADDISTINGUE IN OGNI SETTORE DELLA VITA PUBBLICA E PRIVATA. LUNGA PREMESSA PER DIRE: I NOSTRI DIRIGENTI, PIù O MENO TUTTI, SONO INADEGUATI ALL'IMPEGNO. DAL PUNTO DI VISTA VENATORIO IL NOSTRO PREGIO NAZIONALE (PREFERENZA MIGRATORISTA, ECCELLENZA NELLA PRODUZIONE ARMIGERA E CARTUCCIAIA)E' IL NOSTRO PIù GRANDE HANDICAPP. PER VENDERE FUCILI E CARTUCCE, ABBIAMO PRIVILEGIATO UNA IMPOSTAZIONE CONSUMISTICA PIUTTOSTO CHE VALORIZZARE LE COMPONENTI DELLA TRADIZIONE. LA DERIVA POPULISTA (NO ALL'ABROGAZIONE DELL'842) HA PORTATO A TRASCURARE I VALORI CULTURALI E SOCIALI DELLA NOSTRA CACCIA PER ECCELLENZA. E DIETRO A QUESTI..."DIFETTI", ABBIAMO CONSENTITO CHE PROLIFERASSERO TENDENZE ALL'INTOLLERANZA, PROVOCANDO UNA REAZIONE ANTICACCIA CHE NON SI RISCONTRA ALTROVE IN EUROPA O IN AMERICA. POI, ABBIAMO MANCATO ALLA MISSIONE PRIMARIA IN ASSOLUTO CHE ERA ED E', MALGRADO TUTTO, QUELLA DI PROPORSI COME PRINCIPALE BALUARDO ALLA TUTELA DELL'AMBIENTE E DEL PATRIMONIO NATURALE. IL FALLIMENTO DELLA POLITICA AMBIENTALISTA NAZIONALE NE E' LA RIPROVA. ABBIAMO LASCIATO SPAZIO A QUESTI SCIAGURATI CHE HANNO SPARATO A PALLA INCATENATA CONTRO LE "ESAGERAZIONI" DELLA CACCIA, PER DISTRARRE L'ATTENZIONE DELL'OPINIONE PUBBLICA DAI DISASTRI E DAI REATI CHE NEL FRATTEMPO HANNO MASSACRATO IL NOSTRO PAESE. SIAMO ANCORA IN TEMPO? NON E' MAI TROPPO TARDI, SECONDO ME. L'IMPORTANTE E' PRENDERE CONSAPEVOLEZZA DELLA SITUAZIONE E AGIRE DI CONSEGUENZA PER RECUPERARE IL TEMPO PERDUTO. CI RIUSCIREMO? MAH?!

da PIETRO B. 07/10/2015 9.21

Re:CI SIAMO?

Elio, bravo.

da Pat 07/10/2015 8.26

Re:CI SIAMO?

GRAZIE PER AVERMI CITATO,BELLISSIMO ARTICOLO...IL BELLO DELLA MIGRAZIONE???CHE DI MATEMATICO A NULLA A CHE FARE...E DOMANI???...VORREI SPERARE COME LEI CHE PASSINO...

da BEBO 06/10/2015 13.32

Re:CI SIAMO?

e vero che riassume un po' il pensiero di gran parte dei cacciatori, complimenti.

da arturo 06/10/2015 9.04

Re:CI SIAMO?

Certo che il caro Elio non ha fatto mancare niente in questo suo riassunto. Peccato che anche se lo legge chi dovrebbe essere maggiormente interessato non gliene può fregar de meno. E intanto giustamente passano... E noi cacciatori per guardarli passare paghiamo anche salato... Tranne quelli che hanno detto basta ! Che non se ne può più. Cordialità

da jamesin 05/10/2015 18.18

Re:CI SIAMO?

Bravo Leonetti, bello proprio bello questo editoriale! Complimenti vivissimi per la bilanciata miscela tra tecnica, humour, competenza e buon senso... Bello!

da massimo marracci 05/10/2015 18.05