L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith


lunedì 24 novembre 2014
    

Wilbur Smith In Italia, stando ai numeri, da almeno un trentennio compriamo in massa i libri di Wilbur Smith: il più grande scrittore di romanzi d'avventura vivente è infatti anche l'autore più letto nel nostro Paese (24 milioni di copie vendute).
 
Vorrà pur dire qualcosa se i personaggi dei romanzi di Smith, accomunati da uno spirito selvaggio e avventuroso che trova nel raffronto diretto con la natura la sua espressione più alta, sono molto spesso cacciatori. Per capirne il motivo basta riferirsi alla biografia dell'autore. Nato e cresciuto in Africa, dove tuttora risiede nella sua faraonica villa da bestseller incallito, Wilbur, che oggi ha superato gli 80 anni, sa cosa significa vivere pienamente. La sua vita è sempre stata un'avventura, incredibilmente costellata di pericoli, amori (è al quarto matrimonio) ed esplorazioni in ogni angolo del mondo. La caccia torna come un punto fermo in ogni narrazione, forse perché è l'avventura per eccellenza... “Quello della caccia – spiegava nel 2010 Smith al Secolo XIX -, è un istinto primordiale dell’uomo e fa parte delle leggi di natura”. Che dire, un testimonial davvero niente male per il mondo venatorio. E un valido motivo di orgoglio da potersi spendere sul piano socio–culturale...

Wilbur Smith inizia molto presto a cacciare, per necessità. Da bambino doveva badare al ranch del padre e sparare a vista ai predatori che attaccavano il bestiame. Ha abbattuto il suo primo leone a 12 anni, come racconta in una recente intervista sull'inserto Venerdì di Repubblica in occasione dell'uscita italiana del suo nuovo romanzo, "Il Dio del deserto". Nell'intervista ricorda quando, per proteggere le bestie dagli alligatori, sparava nel fango non appena vedeva affiorare le scaglie dei rettili e quando appunto ha dovuto usare il fucile a 12 anni appena, visto che i genitori non c'erano. “Tre leoni – dice alla giornalista – hanno ucciso 12 dei nostri capi. Li ho affrontati mentre li stavano sbranando. Uno mi ha caricato: ho ammazzato prima lui poi gli altri”. La caccia non è stata solo questione di sopravvivenza, è poi diventata una passione e una filosofia di vita. “Ho ucciso sei elefanti in vita mia - continua - e sono convinto che legalizzare la caccia sia un modo per preservare la specie. Chi fa un safari punta ai maschi anziani e inutili. I cacciatori di frodo sparano alle bestie giovani, per venderne la carne”.

Pare abbia sgranato gli occhi – così riferisce il reportage - quando la giornalista di Repubblica ha tentato un timido “e non sparare per niente?”, evidentemente una domanda ritenuta niente affatto degna di risposta per Wilbur, che non è certo noto per i suoi modi diplomatici. Il racconto della vita di Wilbur sul Venerdì continua con l'avventura più eccitante. Mr Smith non ha dubbi “quella con il bufalo. Dicono che è difficile ucciderlo – racconta -. Non è vero: è difficile convincerlo che è morto. Perchè se non lo fai secco al primo colpo, torna a prenderti. Alle spalle. E sono guai. Ne ho stesi più di cinquanta in vita mia”.

A parte la foga della passione, che in Smith brucia come avesse ancora vent'anni, c'è un ragionamento etico sotto, che sottointende un profondo rispetto per il mondo e le sue risorse. “Son
o ovviamente contrario – chiariva sempre nel 2010 al Secolo - alla caccia indiscriminata, alla minaccia delle specie a rischio, ma oggi ci sono controlli precisi, si possono abbattere solo capi in eccesso, la caccia rientra nel programma di protezione della natura”.
 
“La verità è che il protezionismo non paga – continuava Smith in quell'intervista - E quello ovattato di marca europea non mi convince. È la maschera di un nuovo colonialismo. Sono invece a favore di una caccia controllata, se questo significa sviluppo sostenibile per le popolazioni locali. Come in Botswana, dove per cacciare un leone bisogna sborsare 150 mila dollari che vanno alle tribù indigene”. “A mandare in estinzione gli animali – puntualizza Smith - è piuttosto la deforestazione, l’urbanizzazione selvaggia, che provoca cambiamenti ambientali irreversibili e distrugge l’habitat di molte specie".

Chissà che finalmente questi concetti possano essere fatti propri, grazie alla lettura dei suoi romanzi, anche da quella larga parte di popolazione italiana che si dice contraria alla caccia. Ce lo auguriamo.
 

Cinzia Funcis



11 commenti finora...

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

Sono d'accordo con Wilbur Smith in tutto e per tutto. Queste sono le parole e le regole che ogni buon cacciatore conosce e che predica da tempo, purtroppo i nostri "politici" per motivi non poco chiari non vogliono farle loro e lasciano la categoria senza voce.

da Bonifacio Cuccu Presidente Unione Cacciatori di Sardegna. 28/11/2014 16.36

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

Ti adoro, zio Wilbur!!!

da Breton 78 27/11/2014 22.03

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

Guarda ILVO D. che la mia era una battuta. I libri di WS li ho praticamente tutti , e conosco benissimo la mole di copie vendute in Italia e lette anche da chi la caccia la guarda storcendo il naso . La mia è pura ironia, infatti in questo Paese ormai i numeri che contano sono solo quelli che --- danno --- alcune persone di cui siamo a conoscenza tutti . Buona giornata

da Renzo 25/11/2014 13.57

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

ho letto un pò tutti i suoi libri, ne manca qualcuno dei più recenti, i più vecchi sono fantastici, con essi conosci l'Africa del sud e tutte le vicissitudini con l'apartaid, mentre la caccia nei suoi libri è una costante, di tutti i tipi la descrive come era fatta senza remore o limature, non rinnega mai le sue prede.

da giusva 25/11/2014 13.35

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

Grande wilbur uno dei piu' grandi scrittori mai esistiti, sei un mito, i tuoi libri li ho letti tante volte e ancora continuo a divorarmeli non appena escono....

da Cicalone 25/11/2014 11.01

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

E che doveva fare?Se pensi che sui loro siti,quando li chiudi in un vicolo cieco dal quale non possono uscirne neanche urlando "dagli all'untore",ti censurano e non ti pubblicano!Poi si lamentano del premio di federfauna....

da pietro 2 24/11/2014 19.06

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

Letto,il servizio su venerdi di Repubblica della scorsa settimana.Lette pure le critiche dei lettori animalari di repubblica che con le lettere aldirettore contestavano la copertina con tutti quei,trofei..Sapete cosa ha risposto il direttore ," quello era un articolo irridente allo scrittore....

da Toni el cacciator 24/11/2014 13.55

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

basta leggere bene l'articolo qua sopra...non ha bisogno di commenti, un grazie a Wilbur Smith.

da arturo 24/11/2014 12.57

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

renzo, se pensi che la cifra di lettori di WS sia esagerata, prova ad andare in libreria intorno a natale. e chiedi quante copie ne hanno vendute e poi fai i tuoi conti. non sono i cacciatori a comprarlo, ma la gente normale, che nei confronti della caccia non ha proprio niente, ma niente da eccepire. in italia come in qualsiasi altra parte del mondo. purtroppo, con quasta politica corretta del rispetto delle minoranze che sbraitano, si sta dando ragione a quattro gatti spelacchiati, travisando qualsiasi ragionevole considerazione collegata al concetto di democrazia. le minoranze hanno diritto di essere ascoltate, ma non di obbligare la gente a prendere per oro colato le fregnacce che raccontano. da cinquant'anni, prima radicali, poi verdi, poi animalisti poi fancazzisti non risecsno a superare tutti insieme più del 6 per cento. non vedo perchè gli si debba dare ragione.

da ilvo d. 24/11/2014 11.29

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

In Italia, stando ai numeri...mi pare un errore. Avrebbero dovuto scrivere : In Italia STANNO dando i numeri ....che è meglio .

da Renzo 24/11/2014 10.45

Re:L'uomo è cacciatore: parola di Wilbur Smith

wilbur smith è avventura pura. la caccia è avventura pura. se lo mettano bene in testa gli anticaccia e i salottieri fancazzisti nostri governanti. la scintilla dell'uomo è l'avventura, è la caccia!

da pietro B. 24/11/2014 10.45