EUROPA AL RISVEGLIO


lunedì 17 marzo 2014
    

C'è qualcosa di nuovo oggi nel cielo, anzi d'antico. Si, ma non sono gli aquiloni. E non saprei dire se l'aura che si percepisce è nuova o antica. Certamente non è di restaurazione. Semmai, a me pare un venticello leggero che annuncia una nuova stagione. Sono segnali, segni nell'aria, a dire il vero, che volendoli interpretare con un po' di ottimismo (sfido chiunque a non riconoscere che oggi ce n'è davvero bisogno) fanno sperare in un qualche ravvedimento collettivo.

Non sono aquiloni dunque quelli che librano di nuovo sopra le nostre zucche di cacciatori. No. Sono notizie. Sono fatti.

Il primo: i verdi europei, con un referendum online, alla maniera grillina, incoronano un personaggio ormai antico, Josè Bovè,  che calca le scene prima francesi poi internazionali da una ventina d'anni, sventolando spauracchi alla maniera leghista, In difesa della sana società rurale. E piano piano ha fatto breccia nei cuori della gente. Anche perchè nel frattempo, in Europa, in Italia un po' meno ma ci stiamo arrivando anche qui, anche il più distratto ha capito che le politiche e le strategie  radical-scic, salottiere, sfociate da tempo direttamente in un ambientalismo di maniera, altro non erano che uno strumento funzionale al mantenimento di un modello di sviluppo sciagurato e irresponsabile. Con la conseguenza, che ci troviamo oggi a comprare e vendere quote di C02, fra un governo e un altro del pianeta, come se fossero noccioline.

Si potrebbe dire che con l'intronazione di Bovè si sta assistendo al... vecchio che avanza, ma sarebbe un clamoroso errore, perchè il risultato di questa democrazia - definiamola - diretta è davvero clamoroso, rivoluzionario! Un allevatore, un amico dei pastori, che si richiama alla più classica delle società bucoliche, pastorali, appunto, espressione di una cultura ruspante, non indorata di sociologia sessantottina, al vertice dell'ecologismo europeo è proprio una sorpresa. Nessuno se lo sarebbe aspettato. M'immagino, lasciatemi godere di questo sano compiacimento, i Bonelli, i Pecoraro Scanio, i Pratesi, ma anche le Brambille, i Catanoso, le Giammanco sbigottiti, indispettiti, non solo per il fatto in sè, ma proprio perchè - conservatori nell'anima - non sono riusciti a capire in tempo utile che  il vento stava cambiando.

Li vedo pertanto indaffarati, eterni saltimbanchi, campioni del triplo salto mortale dialettico, indaffarati a recuperare, per spiegare che sì, è logico, ce lo dovevamo aspettare. Insomma: "non ho capito, ma mi adeguo", come diceva quel veterocomunista  da strapaese che era Maurizio Ferrini (Ricordate "Quelli della notte" di Arbore?). Cercheranno di riciclarsi per l'ennesima volta, i furbacchioni, e solo ed esclusivamente  per....intercettare il vento che cambia. Non credo che ce la faranno.

Il secondo, l'ho letto tempo fa su BigHunter, è un altro fatto clamoroso ("Fatti, non pugnette...", diceva Paolo Cevoli-alias l'assessore Gangini, l'altro parodista di Zelig). L'Inghilterra, ormai allo sberleffo nei confronti dei Bleariani, anch'essi con la puzza sotto il naso dei pidocchi riunti, spocchiosi e ostili sia nei confronti degli aristocratici della Camera Alta, sia dei contadini e dei campagnoli, genuinamente ruspanti ma sani di corpo e di mente, l'Inghilterra delle campagne si riappropria di un vero e proprio must, quella caccia alla volpe che per una decina d'anni  era stata vietata. Anche se, a dimostrazione del profondo legame con le tradizioni di questo popolo, dalla regina fino all'ultimo dei suoi sudditi, neanche Blair aveva avuto la forza di impedirla totalmente.

Secondo me sono cose importanti, che rimettono al centro dell'attenzione la "questione rurale". E se tutto questo succede  in Francia e in Inghilterra, dove rural (il termine è lo stesso sia di qua che di là al Canale della Manica) è ancora un concetto  fortemente apprezzato dal tessuto sociale delle due grandi nazioni, con un po' di pazienza si arriverà a riparlarne anche da noi.

Chissà che alla fine, non si riesca anche dalle nostre parti  a far di nuovo intendere come sinonimi i due appellativi:  "cacciatore"  e "ambientalista". Come in passato, come succede in molte altre parti del mondo. Dove, anche famiglie reali e capi di stato non si fanno problemi a dichiararsi cacciatori appassionati, quando addirittura non tessono pubblicamente le lodi della categoria, protagonista assoluta nella tutela del patrimonio naturale.

 
Vito Rubini
 


16 commenti finora...

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

si, davvero. guardate quello che sta succedento in italia e in europa con renzi. sarà un bomba, uno sbruffoncello, ma ha la forza della gioventu e va a dritto come un carro armato. sbaragliando le vecchie cariatidi come birilli. a quando un renzi anche nella caccia, magari con un po' più di concretezza? a quando UNA renzi, cacciatore in gonnella? a suo tempo, rosini con la federcaccia ci aveva provato, con scarso successo, oggi vedo spuntare con arcicaccia simona pelliccia, brava, intelligente e appassionata. bighunter fa miracoli, fra le amiche vedo delle perle fra le cacciatrici trentine, ma anche sara chiarlone, impegnatissima, giulia taboga, e tantissime altre. forza che ce la facciamo

da toni marini 21/03/2014 14.50

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

bravo EB i vecchi ottusi e ignoranti che ancora comandano nella nostra categoria e sono la rovina della caccia. I VECCHI questo è il problema. Per fare un esempio, guardate il canale SKy ma quando mai vedete un giovane tutti vecchi e boriosi ma sopratutto INCAPACI che pena...salvo Bruno Modugno con una preghiera CONCENTRATI SULLA CACCIA CON LA CARABINA CHE SEI BRAVO per il resto lascia perdere richi di cadere nel ridicolo...

da Marco 21/03/2014 8.13

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

meglio tardi che mai. poi, diciamocela tutta, le cose vanno a rilento perchè siamo anzianotti e i giovani abbiamo fatto di tutto per non farli entrare in questo nostro mondo meraviglioso. anzì, non abbiamo fatto proprio niente. e ora stiamo a lamentarci che non c'è verve, che siamo mosci, che le nostre associazioni ci snobbano. per fare la rivoluzione ci vuole coraggio, non pantofole

da e.b. 20/03/2014 8.20

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Vero,sembra che il vento stia cambiando.Ma solitamente noi arriviamo cinquanta anni dopo e quindi io che ho settanta anni non farò in tempo ad usufruire del cambiamento.

da Frank 44 19/03/2014 16.35

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

chicco testa, per la verità aveva fatto il salto della barricata: nuclearista convinto, con stipendio dorato... per il resto, concordo anch'io, mettendo in evidenza che a tutti questi signori era stata data visibilità perchè funzionali al sistema degli inquinatori (petrolio e chimica, soprattutto). Altra storia per le Brambille e i Catanoso, che cavalcano un onda populista fine a se stessa per dragare consensi che consentano di mantenere scranno e stipendio, secondo me immeritati.

da ghigo 18/03/2014 12.03

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Caro Giusva concordo -in toto- con quello che scrivi, purtroppo tutti sti personaggi si sono assicurati stipendi da favola e pensioni d'oro.....

da cacciaforever 18/03/2014 11.11

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

i Bonelli, i Pecoraro Scanio, i Pratesi, le Brambille, i Catanoso, le Giammanco, aggiungo i Rutelli, i Chicco Testa, i Morabito, i Realacci ecc. hanno fatto il loro tempo e se si considerano i loro risultati, ci si rende conto che in molti casi hanno solo cavalcato l'onda in molti casi facendo scelte sbagliate, che hanno fatto avvitare su se stesso il Paese, come referendum sul nucleare, in un Paese come il nostro, industriale ma senza risorse energetiche, ha fatto la differenza in questi 30 anni.

da giusva 18/03/2014 10.42

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Caro Lucas, credo che anche tu caghi tutti i giorni.......e continuerai fino al giorno della tua dipartita.......che ti auguro sia il più lontano possibile......

da cacciaforever 18/03/2014 9.18

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

il gattopardo...

da Plino 18/03/2014 8.43

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

beh, a proposito di galateo (nell'anima più che nelle forchette) bovè non è che si comporti da principe. è un po' come il bossi prima maniera. poi c'è da dire che la globalizzazione, vissuta o subita, non ha barriere e le differenze culturali si stanno tutte assottiglaindo, soprattutto nei giovani. un nuovo rinascimento, magari europeo (ma, se ci sarà, e me lo auguro, vedo piuttosto un coinvolgimento planetario)si potrà basare su un nuovo approccio "umanistico" all'ambiente, grazie a scienza e profonda consapevolezza dei nostri limiti. i giovani rampolli del cerchio magico di lorenzo il magnifico vivevano all'ombra del denaro dei mercanti, ma coltivavano scienza, filosofia, arte, poesia. e andavano a caccia in allegra brigata.

da Pico 18/03/2014 8.06

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

SAREBBE ORA DI CAMBIARE,DA TROPPI ANNI SIAMO NELLA M---A ,E NESSUNO MAI,DICO NESSUNO SI E' MAI INTERESSATO DELLA CACCIA. E' CAMBIATO IL CLIMA,LE LEGGI SONO ANTIQUATE,SPERIAMO CHE QUALCOSA POSSA CAMBIARE ANCHE DA NOI,SAREBBE ORA,SPERIAMO E SEMPRE W W W LA CACCIA.

da DIOMEDE F. CACCIATORE DA SEMPRE 17/03/2014 23.27

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Senza alcuna polemica col sig. Rubini, col quale anzi mi complimento per le belle parole, ma lasciatemelo dire...CHE PENA! Aspettare NOI l'imput da altri paesi per questioni legate alla ruralità!!! E' antistorico! Siamo stati noi ad insegnare al mondo che cos'era la forchetta quando ancora nel resto d'Europa si entrava in sala da pranzo in sella al cavallo! E' un'incongruenza pazzesca!

da Breton 78 17/03/2014 19.47

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Belle riflessioni quelle di Vito Rubini. Condivido un po' meno il suo ottimismo, visto che l'Italia "usa" dell'Europa solo quello che gli fa comodo ed in particolare, ed almeno sino ad oggi, ciò che serve per penalizzare sempre e solo i soliti e non quello che è utile per migliorare la vita di TUTTI. Comunque, vedremo....

da Ezio 17/03/2014 15.48

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Chi visse sperando morì cagando...

da Lucas 17/03/2014 15.40

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

Auguriamocelo !!!

da Toni el cacciator 17/03/2014 13.54

Re:EUROPA AL RISVEGLIO

spero che le prossime elezioni europee spazzino via una volta per tutte, quelli che remano contro, quelli che se ne fregano dell'ITALIA e credono di rappresentare il POPOLO ITALIANO mentre in realtà rapprersentano interessi personalistici, a spese del contribuente, cornuto e mazziato come diceva il compianto Totò; spero con tutto il cuore che certi deputati , strapagati e con benefit che non hanno pari nel resto dell'Europa e del mondo, tornino finalmente con i piedi per terra, e la finiscano di inventarsi assurdi ed indecenti ricorsi, solo per difendere con le unghie e con i denti una poltrona e relativi vantaggi; spero che tornino finalmente a lavorare , per guadagnarsi da vivere, come tutte le persone normali; spero che vengano eletti finalmente Deputati degni di questo nome, che facciano veramente l'interesse dell'ITALIA .

da cacciaforever 17/03/2014 13.09