SOGNO DI CACCIATORE


lunedì 2 settembre 2013
    
Alla vigilia dell'apertura, questo è un augurio per tutti, perché nel rinnovarsi di questo antico rito, nonostante i mille problemi che affliggono la nostra attività ed il grave periodo di crisi sociale ed economica, siamo qui ancora a godere della nostra passione. Ma questo vuole essere anche un auspicio, un contributo, un consiglio rivolto a tutto il mondo venatorio che sembra essere sempre più diviso nonostante qualche umile tentativo di ricerca dell’unità: un consiglio nell’intraprendere una strada comune verso una effettiva difesa e riqualificazione della caccia e dei cacciatori. Un sogno?

Voglio fare una sostanziale premessa prima di toccare i vari punti che hanno interessato negli ultimi anni le varie vicende politiche, tavoli di confronto tra le componenti sociali e discussioni varie legate alle modifiche della 157/92, ma anche in senso generale sulla socialità e utilità della caccia, portata avanti ed avversata ad arte dal politico di turno, o da quel vip o uomo di cultura o della stampa, in un marasma di completa non conoscenza della materia venatoria. Perdipiù, invocando un Europa da rispettare senza sapere poi come si pratica questa attività venatoria e come è regolamentata. E, aggiungo, equiparando spesso il mondo animale e la gestione faunistica in un surrogato di carattere disneyano. La verità è che la gente non conosce il vero ruolo della caccia; non è vero che la maggioranza degli italiani è contraria, lo dimostrano i numeri ed anche le affluenze nelle tante fiere, manifestazioni di carattere rurale, outdoor, sportivo, armiero, cinofilo dove in tutte la caccia appare sempre viva e vitale; lo dimostrano le centinaia di migliaia di appassionati e famiglie di non cacciatori con al seguito tanti bambini. Diciamoci la verità, la caccia non è che poi interessa più di tanto la gente comune, i problemi sono altri, diciamo invece che artatamente gli anticaccia sanno coinvolgere o solleticare certe sensibilità avverse alla caccia, avvalendosi molto spesso di personalità come detto in premessa. Se non ricordo male anche un recente sondaggio, mi pare dell’Astra Ricerche, ci confermava quello da sempre sospettato e cioè che il 55% degli italiani non è contrario alla caccia, ma la maggioranza di chi non è cacciatore non la conosce.

Ecco il ruolo che da sempre doveva aver fatto il mondo venatorio e che invece a mio avviso è rimasto al palo, non investendo sufficienti risorse economiche in informazione, cultura e riqualificazione professionale del cacciatore e dell’attività venatoria, nei giovani, nella didattica ambientale; creando delle vere e proprie scuole di caccia sul modello statunitense, sostenendo interventi di tutela e riqualificazione ambientale ai fini dell’incremento della biodiversità anche e soprattutto acquistando terreni sempre sul modello statunitense, per la difesa degli habitat; impegnandosi direttamente nella ricerca e nello studio delle specie faunistiche oggetto non solo di prelievo venatorio, la cui equilibrata presenza è il miglior indicatore biologico del nostro ambiente.

Ormai non si può più aspettare è ora che il mondo venatorio UNITO crei un unica struttura di ricerca scientifica altamente professionale ed accreditata a livello nazionale, coadiuvata da tecnici e professionisti operanti sul tutto il territorio nazionale. E’ impensabile, improduttivo e poco professionale continuare ad andare in ordine sparso.

Tra l’altro in un momento così critico per l'ambiente, mentre la perdita di habitat è la principale causa di perdita di biodiversità, sarebbe una scelta intraprendere azioni concrete in tal senso. Ma aggiungo: si potrebbero per esempio prevedere nei piani faunistici venatori provinciali meccanismi di coordinamento nell’utilizzazione, ai fini faunistici-ambientali, delle risorse finanziarie rese disponibili dai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR). I beneficiari potrebbero essere gli imprenditori agricoli singoli od associati, gli Enti gestori del territorio come le Università agrarie, gli ATC, gli Istituti privati quali le Aziende Faunistiche Venatorie, le Associazioni che hanno per finalità la conservazione ed il ripristino delle zone umide, le Associazioni venatorie e le Associazioni agricole. Prevedendo meccanismi di promozione affinché i soggetti citati rivestano un ruolo primario nella gestione, in particolare il mondo venatorio, stimolando i proprietari dei terreni ricadenti nel proprio territorio nell’uso delle misure PSR in un quadro coordinato di interventi di salvaguardia, conservazione, ripristino, miglioramento e aumento delle presenze faunistiche. Artefici di progetti mirati, quindi, coerenti con le linee di gestione faunistica dettate dai piani provinciali, con ulteriori incentivi per quei progetti ricadenti nei territori previsti nella Rete Natura 2000, per utilizzare al massimo le risorse comunitarie, i famosi Progetti LIFE.

Forti dei nostri diritti sanciti dalle norme comunitarie, nazionali, regionali in materia di gestione e protezione del patrimonio floro-faunistico-ambientale, ribaditi da una recente sentenza della Corte dei Diritti Umani della Corte di Strasburgo, bisogna guardare avanti ed uscire da questa situazione di stallo e, lasciatemelo dire, di malgoverno della caccia, le cui responsabilità sono da ricercare anche al nostro interno, fra noi cacciatori. C’è uno scontento generale, però poi tutto procede come prima. BASTA, le norme ci sono, e confermano l'alto valore socio-culturale-ambientale della caccia.  CHE SI LAVORI UNITI PER QUESTO.

Sentenza della CORTE dei DIRITTI UMANI di STRASBURGO – n° 9307/07 del 20/01/2011

La Corte dei Diritti Umani Europea di Strasburgo, con sentenza del 20 gennaio 2011 riconosce in maniera esplicita (chiara) il valore ambientale, economico e sociale dell' attività venatoria. L' Alta Corte ha concluso che non vi è stata nessuna violazione dei diritti dell' uomo, che le associazioni venatorie sono istituti di diritto pubblico, a cui spetta il compito di controllo dell' attività venatoria, per il mantenimento delle popolazioni faunistiche, nell' interesse generale di tutta la comunità.

Direttiva Uccelli concernente la conservazione degli uccelli selvatici – 2009/147/CEE

Direttiva Habitat relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche – 92/43/CEE

Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio – L. 92/157
 
E tutte le Leggi Regionali di recepimento

Legge quadro sulle aree protette – L. 394/91
 
E tutte le Leggi Regionali di recepimento

(Esercizio delle deroghe previste dall'articolo 9 della direttiva 79/ 409/CEE). Integrazioni alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio, in attuazione dell'articolo 9 della direttiva 79/409/CEE – L. 221/2002

Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di protezione della fauna selvatica e di prelievo venatorio - modifiche all’articolo 19 bis: Esercizio delle deroghe previste dall’articolo 9 della Direttiva Uccelli concernente la conservazione degli uccelli selvatici – 2009/147/CEE - 30 luglio 2013.

Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - Legge comunitaria 2009 – L. 96/2010

Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali

di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS) – D.M. 17 ottobre 2007

Norme regionali di recepimento sui Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone speciali di conservazione (ZSC) e a Zone di protezione speciale (ZPS).

Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche – DPR 357/97

Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della Direttiva 79/409/CEE sulla conservazione degli Uccelli selvatici –

“La Direttiva riconosce pienamente la legittimità della caccia agli uccelli selvatici come forma di sfruttamento sostenibile. La caccia è un’attività in grado di generare importanti ricadute di origine sociale, culturale, economico e ambientale……”.

Accordo AWEA: Adesione della Repubblica italiana all'Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell'Africa - EURASIA, fatto a L'Aja il 15 agosto 1996 – L. 66/2006

Convenzione di Parigi 1950 per la protezione degli uccelli: Parigi il 18 ottobre 1950 – L. 812/1978

Convenzione di Ramsar sulle zone umide d’importanza internazionale segnatamente come habitat degli uccelli acquatici e palustri: Ramsar il 2 febbraio 1971 – D.P.R. 448/1976

Convenzione relativa alla conservazione delle specie migratrici appartenenti alla fauna selvatica:

Bonn il 23 giugno 1979 - L. 42/1983

Convenzione di Berna relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa: Berna il 19 settembre 1979 – L. 503/1981


In tutte queste norme si parla di caccia. L’ attività venatoria oggi non può più essere esercitata senza una profonda conoscenza naturalistica da parte del cacciatore, ma anche di chi è deputato a rappresentare il mondo venatorio, come non può essere esercitata senza che il prelievo di qualsiasi specie non sia inserito in un concetto più generale di conservazione e di protezione. Col prelievo praticabile solo sulla base di precisi elementi conoscitivi dello status e della dinamica delle popolazioni, non solo a livello locale ma più in generale a livello globale della popolazione stessa. L’attività venatoria è ammessa laddove persistono ed interagiscono i concetti di salvaguardia, di mantenimento, di riqualificazione e di miglioramento degli ambienti naturali, in sinergia con dei precisi studi e ricerche scientifiche che saranno poi la base per determinare coerenti piani di prelievo, incidendo solo sul surplus della popolazione animale interessata. La natura offre risorse rinnovabili e queste risorse sono i frutti da raccogliere senza mai intaccare l’albero. L’attività venatoria non può esistere se non in sinergia col mondo scientifico in tutte le sue componenti ed espressioni.

Ma al contempo la caccia (e i cacciatori) non può più essere oggetto di scambio o compromessi.

Di fatto:

Difesa degli habitat e miglioramenti ambientali ai fini faunistici con incentivi agli agricoltori che si adopereranno in tal senso.

Creazione e ripristino ambientale in particolare delle zone umide, finalizzate anche all’attività venatoria, dove il resto dell’anno saranno luoghi per la didattica ed educazione ambientale, nonché per la ricerca scientifica.

Attivazione di Zone Cinofile, dislocate a livello capillare in tutto il territorio nazionale in modo tale che tutti i possessori delle razze da caccia possano portare i propri cani a correre (gratuitamente) nei periodi di inattività venatoria, questo nel principio primario del benessere animale. Chiaramente incentivi a quei proprietari terrieri che mettessero a disposizione le proprie terre per queste zone cinofile senza sparo.

Creazione in tutte le regioni di vere e proprie Scuole di Caccia, in particolare rivolte ai giovani: con l’Istituzione di Corsi di formazione su riconoscimento e biologia degli animali; Istituzione di Corsi in materia di legislazione floro-faunistico-ambientale e sul benessere animale; Istituzione di Corsi di cinofilia venatoria; Istituzione di Corsi di Balistica e sulla sicurezza e tante altre materie inerenti e collegate alla conservazione e gestione faunistica. Corsi di Qualificazione per il controllo degli animali opportunisti, per conduttori di cani da traccia e da limiere, per cacciatori di selezione alle specie di Ungulati.

Vigilanza Venatoria Volontaria, potenziamento della vigilanza venatoria volontaria finalizzata anche al controllo ambientale.
 
Ricerca Scientifica, promozione della ricerca scientifica con progetti mirati allo studio faunistico ed ambientale, in particolare alla fenologia ed il comportamento delle specie in correlazione all’ambiente. Con la dotazione su tutto il territorio nazionale di stazioni di inanellamento, di Stazioni Bioacustiche e Stazioni Radar, con particolare attenzione a ricerche su determinati animali con strumenti GPS, Geolocalizzatori, VHF, Accelerometro, etc.. Ma anche ricerche su popolazioni selvatiche in ambiente naturale ed in cattività, per esempio l’avifauna allevata per ripopolamento. Il tutto necessariamente coordinato da un unica struttura scientifica accreditata, come potrebbe essere una Università od un Istituto di Ricerca, che dovrebbe avvalersi di tecnici, biologi, ricercatori, inanellatori patentati inanellatori riconosciuti ISPRA, ed altre figure professionali vicine al mondo venatorio e non solo.

Ufficio Legale ed Ufficio Stampa. Creazione di un unico ufficio legale in sinergia ad un unico ufficio stampa in grado di filtrare e rispondere a tutto quello che esce sui media, web compreso, per filtrare in pratica tutto quello che lede l’immagine della caccia e del cacciatore e da li intraprendere anche delle azioni legali concrete contro chi ci diffama. Ripeto: un unico ed accreditato Ufficio Legale supportato da un unica ed accreditata struttura scientifica che sia in grado di controbattere agli innumerevoli ricorsi contro i calendari venatori.

In sostanza è ora di cambiare pagina una volta per tutte e le risorse economiche che provengono dal mondo associativo venatorio, che non sono affatto poche, dovrebbero ricadere tutte sul territorio con azioni concrete sotto tutti i punti vista. Il tutto a vantaggio dell’ambiente, della comunità e dei cacciatori.

Stefano svegliati!!! Stai sognando???
 
 
Stefano De Vita
 


31 commenti finora...

Re:SOGNO DI CACCIATORE

gav , mi chiedo come fai a guardarti allo specchio dopo aver elevato una sanzione penale a un povero operaio che la domenica mattina va a caccia due ore vicino casa e SAI LE CONSEGUENZA monetarie che dovrà sostenere il poveretto! Come ti senti ? un eroe??

da Pablo 09/09/2013 16.53

Re:SOGNO DI CACCIATORE

forse gente come gav si sente forte e potente solo quando indossa la sua bella divisa, vede per tutto il giorno trincee e battaglie eroiche, ma la sera quando torni a casa tra la tua gente, prova a mettere i piedi per terra e pensa che il tuo lavoro e' bellissimo e utilissimo, ma va' svolto con umanita' e criterio... vedrai che vivrai meglio. ciao Simo

da Simo 09/09/2013 7.49

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Gav allora dove operi...??? PAVURA...AHAHH

da III 08/09/2013 9.12

Re:SOGNO DI CACCIATORE

lo squallore di queste ultime dichiarazioni la dice lunga sullo "spessore" dei cacciatori italiani!Per quanto concerne la situazione nella mia regione (calabria)posso serenamente affermare che gli atc sono solo centri di potere (sic!)per distribuire briciole a morti di fame.Basti pensare che si continuano a fare "ripopolamenti"in terreno libero ,fortemente antropizzato,senza che nessuno (diciamo 1 il sottoscritto)abbia mai provato a proporre qualcosa di costruttivo e duraturo dietro l'esempio di qualche atc che viene proposto in tv.

da francesco 07/09/2013 17.03

Re:SOGNO DI CACCIATORE

io a voi non mostro neppure i documenti (dovresti saperlo che posso farlo) e spesso ne porto qualcuno in Questura per abuso di potere ,,, stai attento a non incontrarmi che poi ti passano le fisse da sceriffo...ma dove operi che ti vengo a trovare...eh?

da Francesco 07/09/2013 11.56

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Francesco,tu devi essere uno di quegli stupidi idioti che parlano,parlano,poi quando sono colti in fallo (dai pagliacci in divisa)sbiancano in faccia e cominciano a balbettare.Fai parte di coloro? Sei stato preso con le mani nella marmellata heeee!!!!!!

da GAV 06/09/2013 20.35

Re:SOGNO DI CACCIATORE

la cacca è nel tuo cervello ... barricata...guerra...peccato...ma fammi il piacere con quella divisa da pagliaccio vai a pulire i vetri ai semafori che fai più figura! pensa prima di scrivere ... conta fino 150 ...

da Francesco 06/09/2013 19.49

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Vedi Francesco,anche in questo passaggio ti sei ricoperto di cacca. Io non ti ho offeso,non capisco perchè ti permetti di offendere gli altri,ciò dimostra la tua stupidità,il ridicolo pagliaccio, in questo caso, non sono io. Ossequi..........

da GAV 06/09/2013 19.12

Re:SOGNO DI CACCIATORE

pure tu... ridicolo pagliaccio

da francesco 06/09/2013 8.03

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Francesco,per te non c'è nessun commento,ti sei già qualificato!!!!!!!

da GAV 05/09/2013 19.16

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Francesco ha ragione

da Pino 05/09/2013 8.54

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Gav ma sei in guerra ? barricata? il cacciatore non è perefetto , senza peccato e chi saresti tu l uomo perfetto perchè hai un decreto preso con i punti della spesa e credi di essere la legge? questo è il problema la gente come te io se fossi il Questore a uno che scrive una cosa del genere gli ritirei anche la patente dell'auto

da Ffrancesco 05/09/2013 8.14

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Gino,non è tutto oro quello che luccica,l'immagine del cacciatore perfetto e senza peccato è cosi solo in teoria,da questa parte della barricata la cosa è diversa.

da GAV 04/09/2013 19.43

Re:SOGNO DI CACCIATORE

va tutto bene a parte la vigilanza volontaria che per me non ha nessun senso e non dovrebbe esistere. Di sceriffi ne abbiamo già troppi a spasso che inizio a lavorare. i volontari che vadano a pulire i fossi, dare cibo agli animali, tabellare gli atc ma non devono avere altra mansione. QUESTO NON E' UN HOBBY elevare contravvenzioni penali con gravi conseguenze per il cacciatore richiede personale ben formato come la POLIZIA PROVINCIALE E LA GUARDIA FORESTALE... tutto il resto non serve.

da Gino 04/09/2013 12.09

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Bravo Gennarino - hai fatto centro e concordo

da Stefano De Vita 03/09/2013 21.14

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Non basta vestirsi da cacciatori per definirsi tali. Investiamone altri ad interessarsi di caccia, tanto sono pochi gli incapaci , ladroni, inconcludenti che fanno la bella vita sulle spalle dei poveri bistrattati cacciatori sugandogli anche l’ultima goccia si sangue e di dignità. Se ne sente proprio il bisogno di creare ancora più casino di quello che fino ad ora è stato fatto con una decina di ass. ven. partiti e movimenti vari. Quando si dice che il cancro della caccia non sono i politici ne gli animalari ma certi cacciatori è una sacrosanta verità.

da Gennarino Frassinetti 03/09/2013 19.17

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Ragazzi a tutti i cacciatori x chi ha FACEBOOK mandate richiesta a ( CAMPANIA CACCIA ).... GRZ.. W LA CACCIAAAAA....

da campaniacaccia 03/09/2013 19.08

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Ciao Ciccio, io sono sempre e ovunque critico con l’operato del mondo venatorio, l’ho sempre detto e scritto ovunque, da molti anni non sono iscritto ad AAVV – per quanto riguarda Caccia e Pesca collaboro solo per alcune puntate, ma non sono certo io che posso decidere che fare o non fare, questo lo possono fare solo i titolari e gestori del canale.

da Stefano De Vita 02/09/2013 20.55

Re:SOGNO DI CACCIATORE

sig. De Vita, la vedo spesso su Caccia & Pesca, come mai di queste cose non ne parlate mai? voi avete la possibilità di smascherare le gestioni sbagliate, per non dire fraudolente delle associazioni venatorie, invece continuate a lodarle.

da ciccio 02/09/2013 18.39

Re:SOGNO DI CACCIATORE

@Stefano De Vita. Hai ragione da vendere ma come ben saprai in questo Paese non è sufficiente avere ragione ma bisogna anche trovare chi te la riconosce tra quelli che hanno il POTERE di cambiare le cose. @Renzo, ognuno vive nei suoi sogni. Peccato che "sogno" sogni facendo finta di non sapere... o non lo sa veramente???.... che in gran parte dei Paesi del nord europa e non solo in quelli, ci vuole da sempre il permesso dei proprietarri dei fondi per accedere agli stessi, così come NON dice che in quei luoghi la selvaggina appartiene ai proprietari dei fondi. Così come non dice che in Italia i cacciatori, pagando la tassa governativa, sono gli UNICI ad avere titolo di accedere ai fondi altri. Personalmente se si decide che dobbiamo diventare come gli Stati del nord Europa nulla da eccepire!! Ma per TUTTO però!! Come vedi, più che una corazzata ha affondato una barchetta di carta in una vasca da bagno. :-)))

da Ezio 02/09/2013 15.11

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Ezio io è dal 2000 che ho smesso di sognare ma continuo ancora a dargli consigli - se continuano così la colpa della fine della caccia non ricadrà certo sul mondo animalista/ambientalista, loro fanno il loro lavoro. Altri dovrebbero fare meglio il loro.

da Stefano De Vita 02/09/2013 15.04

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Secondo la teoria psicoanalitica classica, il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria durante il sonno di un desiderio inappagato durante la vita diurna.. ================================= Ecco qui, Sogno.... svegliati e vai a giocare a pampano sull'autostrada che è più divertente

da Renzo 02/09/2013 14.54

Re:SOGNO DI CACCIATORE

"In sostanza è ora di cambiare pagina una volta per tutte e le risorse economiche che provengono dal mondo associativo venatorio, che non sono affatto poche, dovrebbero ricadere tutte sul territorio con azioni concrete sotto tutti i punti vista. Il tutto a vantaggio dell’ambiente, della comunità e dei cacciatori. Stefano svegliati!!! Stai sognando???"... Io sono almeno 30 anni che sogno.... lo farò ancora un po' e poi deciderò sul da farsi.... Non credo ci si possa martellare gli attributi per una vita, sperando di godere solo quando si sbaglia colpo.

da Ezio 02/09/2013 14.50

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Purtroppo Caro Toni - il mondo venatorio non lo vuole capire - ed allora si va avanti così e chi ci rimette è sempre la caccia.

da Stefano De Vita 02/09/2013 14.50

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Ufficio Legale ed Ufficio Stampa,,UNIFICATO se ce lo avessimo "sogno" ed altri ci metterebbero piu' attenzione prima di parlare o scrivere!

da Toni el cacciator 02/09/2013 14.37

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Ragazzi a tutti i cacciatori x chi ha FACEBOOK mandate richiesta a ( CAMPANIA CACCIA ).... GRZ.. W LA CACCIA....

da campania caccia 02/09/2013 14.01

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Un bel sogno sarebbe che lo stato d'animo delle persone fosse condizionato solo dalla verità,invece...ci ritroviamo persone condizionate da bugie su bugie.LA COSA CHE ODIO DI PIU' e'indirizzare I PENSIERI DEL PROSSIMO INCOLPEVOLMENTE IGNARO,LO TROVO UN GESTO VIGLIACCO.Ecco perché caro Sogno bisogna cercare di svegliarsi e mettere i piedi nudi per terra.

da agostino 02/09/2013 13.58

Re:SOGNO DI CACCIATORE

La Corte dei diritti umani di Strasburgo,NON entra mai nel merito applicativo delle leggi degli stati aderenti ma tratta ben altre situazioni,casomai e' la Corte di Giustizia Europea,che vigilia se gli stati aderenti applicani o meno le normative Europee recepite. La sentenza che hai citato, sogno, riguarda la NON facolta' dei proprietari terriei Europei a vietare l'accesso sui propri fondi.In Italia codesto diritto dei proprietari a vietare l'accesso ai cacciatori, e' previsto dalla 157 e norme succ....Allora sogno, resta a sognare!

da Alessandro Cannas. 02/09/2013 12.11

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Chissà che corazzata ho affondato... ciaooooo

da Sogni 02/09/2013 12.02

Re:SOGNO DI CACCIATORE

Che c'è di nuovo Sogni?Oggi non trovi da giocare sui tuoi siti e vorresti farlo qui?I compagnucci di scuola sono ancora tutti al mare e ti annoi?Vabbè,su!Tra poco riapre la caccia(tutta) e sai quanto tempo qualche cacciatore che non ti conosce ti dedicherà!Però mi raccomando:continua a cambiare nik!

da pietro 2 02/09/2013 11.42

Re:SOGNO DI CACCIATORE

"Sentenza della CORTE dei DIRITTI UMANI di STRASBURGO – n° 9307/07 del 20/01/2011 "le norme ci sono, e confermano l'alto valore socio-culturale-ambientale della caccia." FORSE SAREBBE PIù OPPORTUNO RIPORTARE LA SENTENZA DEFINIVA RELATIVA A QUESTA CAUSA, ANZICHE' LA SENTENZA NON DEFINITIVA: lunedì 6 maggio 2013. La Corte Europea per il Diritti dell'Uomo (CEDU) ha pronunciato una sentenza che inciderà profondamente sull’assetto di alcune legislazioni nazionali in materia di diritto di caccia e, segnatamente, sul diritto del cacciatore di entrare nel fondo altrui senza il consenso del proprietario. La sentenza della Corte 26 giugno 2012 si basa su un ricorso di un proprietario terriero tedesco il sig. HERRMANN che si opponeva all’ingresso dei cacciatori nel suo terreno perché contrario alla uccisione di animali. La corte ha riconosciuto il diritto del proprietario di impedire l’ingresso di altri nel suo terreno per esercitare la caccia condannando lo stato tedesco al pagamento di Euro 5000 a favore del ricorrente.

da Sogni 02/09/2013 11.03