CONFRONTO FRA GENERAZIONI


lunedì 28 maggio 2012
    
E' con piacere che pubblichiamo integralmente il documento presentato da una rappresentanza dei giovani cacciatori dell'Umbria, facenti parte delle diverse associazioni venatorie presenti sul territorio, in occasione della recente manifestazione Capetav, di Bastia Umbra.

E' un documento, fresco e genuino, elaborato a seguito di una attenta riflessione corale, che denota la profonda passione, la competenza e la determinazione di questi ragazzi – che idealmente sono lo specchio della gioventù venatoria italiana – di fronte non solo ai problemi della caccia, ma che spazia fra le diverse questioni che ci riguardano, non ultima quella di un originale nuovo approccio ai rapporti con l'opinione pubblica e con la società della comunicazione.

E' un segnale inequivocabile che i dirigenti venatori e il popolo dei cacciatori tutti devono cogliere in tutta la sua complessità e a cui dare delle risposte adeguate, soprattutto per non disperdere quest'energia che è indispensabile per prefigurare un futuro. Ricordando che i giovani sono un patrimonio inestimabile e non ascoltarli sarebbe un errore clamoroso.

Ecco il documento:


E’ indiscutibile che in questi ultimi decenni il numero dei cacciatori abbia subito una flessione significativa con un ricambio generazionale molto basso e un progressivo invecchiamento della sua popolazione. Se è vero che qua e là si sono sentite grida di allarme, non ci sembra invece che sia ancora stata messa in atto una strategia complessiva di difesa del nostro sport-passione, che anzi seguita, da più versanti, ad essere bersaglio d'attacchi virulenti e di critiche feroci, sia da parte di alcuni esponenti politici che da parte dell’informazione pubblica e privata.

La causa principale che noi riteniamo tenga lontano i giovani dal nostro sport, o meglio dalla nostra passione, sia proprio il ruolo giocato dall’informazione monopolizzata dai cosiddetti “ambientalisti” ovvero “animalisti”. Perché ci sembra che essere contro la caccia sia ormai di moda da troppo tempo! Questa prospettiva va in tutti i modi ribaltata, realizzando un nuovo tipo di comunicazione sia internamente che esternamente alle associazioni venatorie, indirizzandola alla società civile affinché comprenda il grande valore sociale oltreché economico della caccia.

La crisi economica che attraversa il Paese si riflette naturalmente anche sui costi dell’esercizio della pratica venatoria. Dati recenti di uno studio della Federcaccia rilevano un costo medio pro capite annuo di 2500€, un’ enormità se si considerano gli stipendi attuali dei giovani,  o meglio un paio di mensilità ammesso e non concesso che gli stessi abbiamo un’occupazione. Non a caso pochi sono i diciottenni che prendono la licenza di caccia se non ci sono i papà o i nonni alle spalle, ovvero gente che ha messo su famiglia e ha un lavoro stabile. Non è certo il solo fattore economico a tenere a distanza i giovani, ma in alcuni casi è determinante. I tentativi lodevoli di qualche associazione, anche a livello locale, di rateizzare i pagamenti non ha dato i frutti sperati.

Presi fra questa duplice tenaglia di uno sport “non più di moda”, - secondo alcuni (per usare un eufemismo) - e al tempo stesso costoso, abbiamo ritenuto che si possano individuare azioni utili in un quadro, che seppure fosco, lascia intravedere scorci di sereno e addirittura nuove opportunità.
Prima di tutto va ricostruito uno spirito unitario fra tutte le associazioni e fra quanti hanno a cuore il nostro sport-passione in merito a tutte quelle questioni sulle quali siamo d’accordo, a cominciare dal costruire un’ immagine positiva del cacciatore nel contesto sociale, diffondendo la tradizione e la cultura venatoria tra i giovani, al fine di concepire lo sport della caccia nel rispetto delle regole.
Un altro versante sul quale dobbiamo entrare decisamente in concorrenza con i verdi è quello ambientale, non a parole, ma con i fatti, interessandoci soprattutto dei piani urbanistici e territoriali. All’attività venatoria viene sempre più sottratto territorio per costruire strade magari non essenziali se non addirittura inutili, oppure vengono permesse continue parcellizzazioni del territorio con casotti, recinti di orti con l’obiettivo finale di costruire villette abusive e recinzioni che ostacolano anche la viabilità secondaria. Abbiamo anche le carte in regola per rivendicare la nostra partecipazione alla gestione dei parchi come le associazioni ambientalista lo sono negli ATC.

Alcune esperienze come quella concretizzatasi con la costituzione dell’U.P.A. a  Castiglion del Lago e in zone limitrofe, potrebbero essere esportate in più parti d’Italia. In questa specifica circostanza il  cacciatore riveste il ruolo di “sentinella dell’ambiente”. Questa funzione del cacciatore deve essere sempre più diffusa e sviluppata come accade ormai da tempo in altri paesi europei e soprattutto in Francia.

Rispetto alle politiche europee vanno esperite tutte quelle azioni affinché i diritti e i doveri siano  pari in tutti gli stati. Con questo intendiamo sottolineare e sostenere che le specie cacciabili, i periodi di caccia e le “cacce tradizionali” siano viste in un’ottica diversa da quella fino ad oggi percepita e che è stata solo restrittiva e punitiva (vedi storno ecc.)  A questi concetti si lega anche il principio del turismo venatorio, che non va demonizzato, anzi deve far riflettere, perché a qualche centinaio di chilometri di distanza, in paesi comunitari, ci sono molte più possibilità che nel nostro “stivale”. In un’ottica di eguaglianza dei diritti e dei doveri va riposta particolare attenzione anche al concetto di limite territoriale o regionale dell’esercizio venatorio. I calendari venatori e la tipologia di specie cacciabili non possono essere difformi al di là e al di qua di un confine regionale. Le specie cacciabili non mutano i loro comportamenti nel momento in cui oltrepassano un confine geografico regionale. Questo principio rappresenta soltanto un potenziale conflitto fra i cacciatori che appartengono a due territori naturalmente contigui seppure geograficamente distinti.

Esiste però anche qualche squarcio di luce che consente di intravedere orizzonti più lontani e che in questi ultimi anni è stato rappresentato dalla risorsa cinghiale e dagli altri ungulati a cominciare dal capriolo. Quest’ultimo ha aperto opportunità sconosciute con la caccia di selezione soprattutto nelle regioni appenniniche. Talune specie però, da risorse, non possono diventare problemi, soprattutto per quanto riguarda i danni all’agricoltura dovuti al cinghiale, il quale rischia di farci allontanare dal naturale alleato, cioè l’imprenditore agricolo, e rischia di creare conflittualità con le varie altre forme di caccia. Il concetto che deve prevalere nella caccia di selezione è quello di gestione del territorio e non di prelievo. Sarà poi naturale far recepire e quindi applicare tale principio a tutte le altre forme di caccia. Indubbiamente quella di selezione è la caccia che più affascina  i giovani, ma anche la più costosa per le varie strumentazioni richieste.

Un’ultima riflessione che vogliamo fare è sulla legge 157/92 in vigore da ormai un ventennio. I tentativi di modificarla in un senso più equo per i cacciatori si sono rilevati controproducenti. Chiediamo quali mere strategie possano essere messe in atto per consentirci di godere della nostra passione. A tal proposito ci interessa sottolineare che molti dei cacciatori qui presenti, non certo noi giovani, hanno preso la licenza di caccia alla tenera, ma non prematura, età di sedici anni con il consenso del papà e del nonno. Molti di questi appassionati cacciatori detengono questa abilitazione all’esercizio venatorio da decenni, il ché vuol dire che oltre ad essere animati da una passione infinita hanno rispettato rigorosamente le regole. Perché ci si  spaventa dunque di fronte a questa possibilità?


14 commenti finora...

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

La caccia italiana è piena di ottime realtà giovanili, basta leggere tutte le news che questo sito pubblica al riguardo. Basta però leggere anche il resto per capire come la caccia, continui a dibattersi in una realtà poco incoraggiante. Quindi dove sta la soluzione, se non si cerca di aggregare ogni realtà valida in un unico strumento? Quali risorse servono per perseguire questo obbiettivo, e quali i problemi da superare e come superarli? Credo che queste siano le solite domande di sempre, ormai da sempre senza una risposta, senza un progetto, senza una volontà di aggregazione generale. Mi fa piacere che Tizio sia bravo in un tal posto, coltivando il suo orticello e che Caio abbia dato vita ad una iniziativa esemplare, ma solo nel suo ristretto ambito e nella sua provincia, tutto questo è incoraggiante, vuol dire che le cose si potrebbero fare, intanto, la situazione generale, rimane in attesa, per lo meno credo.

da Fromboliere 31/05/2012 15.15

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Si è vero i giovani tecnologicamente sono di una prontezza invidiabile, ma quello che dico io con la tecnologia ha poco a che fare, oggi un giovane benchè addestrato ad arte con consigli dati sempre e comunque da un "vecchio", perchè la vera lezione te la da sempre un vecchio, si trova davanti problemi che come ho elencato sopra diventano man mano insormontabili, molti giovani che io conosco se ne vanno all'estero, ovviamente chi se lo può permettere, le battaglie per il loro territorio, per la caccia a casa propria, non ne fanno anche perchè a sfondare quel muro di gomma come dice Fromboliere non ci pensano minimamente, oggi poi al punto in cui siamo ridotti, anzi in cui ci hanno ridotto.

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 31/05/2012 14.28

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

... quindi Gigi avanti con il nuovo, ma dov' è? io sono un carampano, so telefonare, usare il computer, ci lavoro, conosco tutta la rosa dei venti, conosco l' uso del gps, degli scandagli, faccio manutenzione e qualche riparazione di motori, capire le disposizioni di legge? ma è il mio cavallo di battaglia! pensa che alla mia età so perfino compilare un sms, so leggere i grafici di borsa, sono esperto di finanza e capisco anche di economia, politica e tecnologie varie applicate ai settori che ci possono essere più o meno utili,non in solo senso venatorio ma di semplice utilità quotidiana. In più ho un 'esperienza di vita vissuta e professionale. Non vedo l' ora che i giovani arrivino, ovunque. Dici che hanno delle buone idee? allora avanti, che le realizzino, ma non provare a dire che non ci riescono solo perché c' è chi non ha mente aperta al nuovo, diresti una banalità: è così da sempre e sono proprio i giovani che, come sempre, devono sfondare tutti i muri, anche quelli di gomma. Come ai miei tempi ho fatto io. Auguri!

da Fromboliere 31/05/2012 11.51

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Se andate su facebook, troverete diverse pagine di giovani cacciatori e anche di donne. Non sono pochi e li vedo determinati. Qualche protestatario si, come è giusto che un giovane sia, ma in gran parte ragazzi che vivono nel presente, capaci, aggiornati, in grado di sapersi muovere sul territorio con tutti i mezzi che la moderna tecnologia mette a disposizione. E quindi di saper leggere una mappa, capire una disposizione di legge, interloquire con coetanei di altri paesi. Adoperare iltelefonino non solo per telefonare, navigare e - soprattutto - avere la mente aperta al nuovo. Che è quello che a molti di noi ormai manca.

da Gigi F. 31/05/2012 7.46

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Il problema lo sapete qual'è, e che quello che i nostri avi hanno lasciato a noi non ce lo siamo saputi difendere e mantenere, per il semplice motivo di derogare a chi partecipa ai tavoli rotondi politici le aavv, parliamoci chiaro tutti e dico tutti parliamo bene ma poi alla prima allodola ci dimentichiamo tutto e così facendo pian piano ci hanno levato l'osso dal prosciutto, che prospettive trova un giovane che si avvia a questa passione, parchi , zps , cifre esorbitanti per un'atc, si deve portare addirittura un geometra ed un avvocato dietro prima di uscire da casa, questo e tant'altro si trova un giovane cacciatore, senza poi metterci ingiurie calunnie ecc ecc.. le cose son cambiate e oggi un'anziano che deve dare cosiglio ad un giovane si trova in grossa difficoltà, e la stragrande maggioranza sapete cosa gli direbbe? lascia perdere.

da Alvanto Ass. Cacciatori Genzano di Roma 30/05/2012 16.57

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

... la critica vuole essere costruttiva, sebbene velata. Che i giovani siano di più che un solo mezzo al servizio dei suggerimenti degli anziani. Ai giovani la grinta e la forza di smuovere questo mondo venatorio arrugginito e ingolfato da piccoli interessi personali, ai giovani il diritto di prendere il governo... ma che se lo sappiano meritare...

da Fromboliere 30/05/2012 15.31

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Beh, questi ragazzi, è vero, non è che dicano niente di nuovo. Ma intanto il documento può essere considerato come un punto di partenza. E gli anziani, almeno quelli che hanno ancora l'ultimo piano ossigenato, potrebbero insufflarci un po' di esperienza, magari anche un po' di saggezza, ma soprattutto qualche parola d'incoraggiamento affinchè insistano. E se necessario, maturino alla svelta. A suo tempo,a me personalmente, qualche calcio in c. (d'incoraggiamento) m'ha fatto proprio bene.

da Rino F. 30/05/2012 14.59

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Mah, perché non ce lo spieghi tu questo documento? io non ci trovo granché di propositivo. Vogliamo limitarci alle solite considerazioni? Allora apriamo l' archivio e rileggiamoci tutto quello che è già stato scritto.

da Fromboliere 30/05/2012 12.12

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Noto una scarsa partecipazione. Forse l'argomento non interessa? Forse le proposte non corrispondono ai desiderata? Forse non.... Mah!

da Mah 29/05/2012 17.53

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

La Caccia è l'attività più antica dell'uomo. Per mezzo di essa si sono sviluppate altre numerose attività umane :l'allevamento, l'agricoltura, la socializzazione, la possibilità di scaricare l'aggressività e altro. Molto spesso viene definita "sport" ma essendo contemplata la morte, dubito possa finire elencata con calcio e tennis. I giovani possono "rifondarla" e riconcepirla...ma attenzione : troppe speculazioni pendono sul capo di questa preziosa attività...

da Antonio Luigi Emilio Buttinelli - Pescara - 29/05/2012 11.04

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Frombo, questo "sistema" si regge sul complicare le cose semplici. Altrimenti i furbi ed i disonesti di ogni "genere" come farebbero a campare così come campano ora???

da Ezio 29/05/2012 8.27

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

... dice un caro amico:" è facile avere un' idea complicata, ma è molto, molto più complicato avere un' idea semplice!"

da Fromboliere 28/05/2012 18.56

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

Scusate, sono ignorante, ma che hanno fatto a Castiglion del Lago?

da B. V. 28/05/2012 16.42

Re:CONFRONTO FRA GENERAZIONI

A questi ragazzi va senza dubbio detto un grazie. E vanno sostenuti affinchè altri giovani vi si aggiungano per dare sostanza e forza a un movimento che solo se avrà consistenza potrà costiture - speriamo il più presto possibile - il nuovo corso del nostro associazionismo, che così com'è ci porterà davvero poco lontano. Le premesse si registrano su Facebook e sulla rete in genere (bighunter ad esempio, ma non solo) dove è nato e si sta sviluppando un rapido processo di aggregazione. L'esperienza di Grillo ci dovrebbe essere di monito, e non solo a noi. E attenzione! Questa è la strada, per tutti, gente giovane, idee giovani, magari poca esperienza ma energie da spendere per recuperare il tempo perduto. E basta con questa guerra ormai senza senso per una tessera in più. Un'idea: perchè tutte le associazioni, bianche, rosse, verdi e turchine, non costituiscono una subassociazione "giovanile",unica, sotto un'unica bandiera per prefigurare il futuro della caccia italiana?. In Francia, guarda caso, l'hanno fatto da tempo. Sono più maturi di noi, pare proprio di sì. per cui, quando si raccomanda di prendere esempio dai cugini d'Oltralpe per l'organizzazione della caccia, chi se ne fa promotore, provi a dire - nello stesso momento - che da quel paese si dovrebbe trarre esempio anche per mettersi finalmente tutti insieme.

da ghigo 28/05/2012 14.58