GLI SMEMORATI DI COLLEGNO


lunedì 7 maggio 2012
    
Fa piacere, ogni tanto, che anche in contesti ostili si registrino opinioni di persone obiettive, sincere, che la pensano controcorrente. Nel clima arroventato dal referendum annullato - che mette in evidenza la strumentalizzazione selvaggia di posizioni, anche genuine, da parte dei politicanti di turno, visto che sia da parte nostra sia da parte dei nostri detrattori forte sarebbe stato il desiderio di andare al voto, per motivi opposti, ovviamente  - si legge anche di testimonianze del tutto estranee alle miserie congiunturali, volte a segnalare macroscopiche contraddizioni  su temi come quello della conservazione del patrimonio naturale, che ormai sono poco più che un espediente per far parlare di sé.

Giorni fa, su La Stampa  noto quotidiano non certo favorevole alla caccia, sul blog LaZampa.it (vedi Mondo Vegan a firma Sapiens), è apparso un richiamo  a dir poco coraggioso. Nel corsivo si sosteneva in sostanza che difendere i prodotti tecnologici dell'attuale moderna società dei consumi è come sostenere che “la luna è di burro”. Ma non è stata tanto questa provocazione che ha sollecitato il mio interesse, quanto un rinvio ai dati di una relazione pubblicata dal CAI (Club Alpino Italiano) del Piemonte, che mette in evidenza
l'intima relazione fra impianti di risalita e fauna alpina.

In giornate convulse come queste, mi sembra perciò oltremodo opportuno richiamare sull'argomento l'attenzione dei promotori del referendum piemontese, e di quanti vi si sono accodati come pecoroni per sfruttare la ghiotta opportunità che riverbera i suoi effetti mediatici anche sulla quasi parallela tornata elettorale. Promotori che a occhio e croce si fingono emuli dei propri conterranei di Collegno, smemorati o quantomeno gravemente distratti rispetto a un fenomeno che per degli ambientalisti quali si professano dovrebbe farli profondamente riflettere  sulla loro inutilità.

Credo perciò importante - nel momento in cui insieme all'emendamento
che in Piemonte abroga la legge regionale sulla caccia, ne passa, quasi alla chetichella un altro che  dispone di nuovi contributi per le stazioni sciistiche (Vera Schiavazzi, La Repubblica, Torino, 3 maggio 2012) -  credo importante, dico, riportare alcuni stralci di questa approfondita analisi, non per agitare ancora di più le notti dei tanti no-tav dell'ultima ora, anch'essi piuttosto strabici, ma per richiamare l'attenzione di chi ha ancora un minimo di buon senso affinché nel momento in cui dovrà esprimere un'opinione (o un voto), sappia che la caccia è come al solito un falso problema.

E veniamo alla ricerca del CAI.

Il Prof Luca Rotelli, dell'Università di Milano, autore della relazione, mette in evidenza senza mezzi termini come negli ultimi decenni su tutto l'arco alpino siano  stati dislocati ben 13.500 impianti di risalita con 40.000 piste per uno sviluppo di 120.000 chilometri. Una importantissima realtà, che riverbera i suoi effetti sull'economia della montagna, sia in estate, ma soprattutto in inverno, quando la fauna alpina, pur attrezzata biologicamente,  si trova a sopportare difficoltà straordinarie. Il fagiano di monte, ad esempio (ma anche il camoscio è fortemente penalizzato), è una specie che ha risentito e ancora risente in maniera evidente di questo disturbo. La costruzione di una stazione sciistica, afferma Rotelli, è responsabile di almeno quattro importanti azioni negative sulle popolazioni di questa specie: svernamento in cattive condizioni (scarsa quantità e qualità di nutrimento, scarse possibilità di scavare buchi nella neve per limitare le perdite energetiche); disorganizzazione dell'attività di “parata” (combattimenti amorosi), poiché i luoghi delle principali arene di canto sono stati occupati dalle stazioni di arrivo in ski-lift, seggiovie, funivie; distruzione di una parte dell'habitat di nidificazione e di allevamento delle covate; mortalità da impatto contro i cavi degli impianti di risalita: nel corso di due soli inverni, nella Savoia, sono state recuperate le spoglie di ben 53 galliformi (38 fagiani di monte, 7 galli cedroni, 7 pernici bianche, 1 coturnice), un valore minimo rispetto alla mortalità reale, in quanto il ritrovamento delle spoglie degli uccelli deceduti è molto difficile.

Ecco quindi che, come il temerario blogghista Sapiens,  ai tanti animalisti della domenica, vegani, entomologi o brambilliani che siano, pur consapevole che il turismo alpino, invernale o estivo che sia, è una risorsa importantissima  per i nostri montanari, mi viene da chiedere: nessun referendum per abrogare la fantastica attività sciistica?


Enrico Parretti


13 commenti finora...

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Ma sbaglio o tra i nomi ne appare qualcuno che ha stigmatizzato l'enorme spreco di risorse economiche a cui il referendum piemontese conduceva?Questi invece?Ma forse erano sicuri di trovare la copertura con le offerte per i cani di Green hill!

da pietro 2 09/05/2012 20.59

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

56) Ignazio Marino (Pd) 57) Marino Mauro Maria (Pd) 58) Salvatore Mazzaracchio (Pdl) 59) Vidmer Mercatali (Pd) 60) Riccardo Milana (Terzo Polo) 61) Francesco Monaco (Pd) 62) Enrico M0rando (Pd) 63) Fabrizio Morri (Pd) 64) Achille Passoni (Pd) 65) Carlo Pegorer (Pd) 66) Flavio Pertoldi (Pd) 67) Lorenzo Piccioni (Pdl) 68) Leana Pignedoli (Pd) 69) Roberta Pinotti (Pd) 70) Beppe Pisanu (Pdl) 71) Donatella Poretti (Pd) 72) Raffaele Ranucci (Pd) 73) Giorgio Roilo (Pd) 74) Nicola Rossi (Pd) 75) Antonio Rusconi (Pd) 76) Gian Carlo Sangalli (Pd) 77) Francesco Sanna (Pd) 78) Giacomo Santini (Pdl) 79) Giuseppe Saro (Pdl) 80) Anna Maria Serafini (Pd) 81) Achille Serra (Terzo Polo) 82) Emilio Silvio Sircana (Pd) 83) Albertina Soliani (Pd) 84) Marco Stradiotto (Pd) 85) Antonino Strano (Pdl) 86) Salvatore Tomaselli (Pd) 87) Giorgio Tonini (Pd) 88) Achille Totaro (Pdl) 89) Tiziano Treu (Pd) 90) Simona Vicari (Pdl) 91) Luigi Vimercati (Pd) 92) Vincenzo Vita (Pd) 93) Walter Vitali (Pd) 94) Luigi Zanda (Pd)

da Francesco 08/05/2012 18.32

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Bekea ti leggo, ovvio. Anch'io ogni tanto una "zampatina" gliela do'. Ma è una fatica immensa farsi pubblicare un post. Ho già invitato la redazione a fare come nei "nostri" siti. Botta e risposta immediata. Nulla. Si vede che non si fidano. Di noi oppureeeee..... ;-)))

da Ezio 08/05/2012 17.55

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Riporto un altro esempio dell'ottusità mentale di questi animalari da tastiera, sempre su inteventi fatti sulla zampa da parte della lav. In un comune del trevigiano su intende costuire un macello su un'area di 90 h, ma l'iteresse della lav non è rivolto allo scempio ambientale di tale impianto, ma alla vita dei 200.000 bovini che verranno macellati ogni anno.Per loro è più importante la vita di una mucca che un disatro ambientale, come la colata di migliaia di metri cubi di cemento per costruire questo mega impianto. X Ezio, siamo solo noi due che qualche volta riusciamo a farci pubblicare qualche intervento anche se raramente, comunque io insisto.

da Bekea 08/05/2012 15.33

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

NON SONO SMEMORATI, SONO STATI, SONO E SARANNO SOLO OPPORTUNISTI E BANDIERE AL VENTO.....

da nicola la spezia 08/05/2012 0.30

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Pietro, ormai mi consocono e mi vogliono bene da "morire"!! ;-)))

da Ezio 07/05/2012 11.33

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Ecco Ezio,però da adesso cambia nick,perchè temo(solo perchè sono pessimista,ovvio)che quello pseudonimo potrà apparire per qualche volta ancora(la forma va' in ogni caso tutelata)ma non per molto.

da pietro 2 07/05/2012 11.11

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Il sciatore di per sè non inquina.......ma il solo fatto che a raggiungere le località sciistiche sia una marea di gente con vetture di tutti i tipi , creando colonne a volte interminabili su strade di montagna, con riflessi tutt'altro che trascurabili sull'ambiente circostante è un dato di fatto...il problema è che un pseudoecologismo imperante da addosso un giorno sì e l'altro anche ai soliti noti che per il solo fatto di possedere un'arma diventano automaticamente dei potenziali killer......che fare....la disinformazione fa parte di un certo giornalismo di parte....ho visto ieri Rainews 24 che ha continuato tutto il giorno a mandare in sottotitolo(ticker) varie notizie , tra le quali, quella relativa all'uomo arrestato perchè aveva preso in ostaggio delle persone in una sede dell'agenzia di Equitalia....e la scritta recitava : trovato in casa dell'arrestato un arsenale.....a questo punto c'è poco da fare.....

da begallo 07/05/2012 11.11

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Senza voler difendere nessuno, sono anni che l'Uncza fa ricerche sui galliformi (e non solo) delle Alpi. E ne denuncia le ragioni delle eventuali difficoltà. In più, comunque, si da fare per tutelarne le popolazioni, checchè se ne voglia dire per partito preso. Il fatto è che, come già ho letto qui sopra, il potere degli affari prevale su tutto, anche sulla morale e sull'etica di un popolo. E noi siamo ormai l'anello più debole della catena. Hai voglia che urlare...

da Ghigo 07/05/2012 11.00

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Grazie di avermi citato Enrico Parretti. "Sapiens" è il mio nick che uso su "La Zampa", perchè ad un certo punto con "Ezio" non riuscivo più a postare su quel forum. Quella relazione, comunque, l'avevo inviata ad un tot di "gente". Compreso il "nostro" Big Hunter, ovvio. Una ulteriore ed ennesima dimostrazione che se è esistito il "dagli all'untore!!", è sicuramente ancora in voga il "dagli al cacciatore!!" Enrico, anche tu scrivi su "La zampa"?? E se si con quale pseudonimo???

da Ezio 07/05/2012 10.15

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Ottima la ricerca finanziata dal CAI. Perchè non l'ha promossa la tanto decantata Unione Cacciatori Zona Alpi (UNCZA)ineffabile "emanazione" della FIDC ? Tante parole ma pochi fatti. Un'altra occasione persa dai cacciatori.

da vecchio cedro 07/05/2012 10.06

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Certo che no sig.Parretti,perchè molti di quelli che scrivono su la zampa(basta leggere i loro post per altre località)magari li ci vanno a sciare o andranno a trascorrere le vacanze nei più quotati luoghi balneari,dove,per poter realizzare le"capanne"nelle quali svernano,avranno sottratto e di conseguenza distrutto,ambiente a quegli animaletti che,se schiacciati nei nidi da bulldozer o falciatrici per costruire piste ciclabili e villette,non gliene può fregare di meno(sono sfruttatori,mica mandanti di simili stragi)ma,se un assassino di cacciatore ne uccide uno,allora si che ci si possono stracciare vesti e urlare.La coerenza e stile di vita è sempre stata una prerogativa dei"gattari" di cervello,ma si sa',detto da un criminale come me che uccide esseri viventi solo per...ecc..ecc..ecc...(risparmio la pappardella perchè sia animalisti,ambientalisti,ecologisti,amanti della natura sulle offroad,cercatori di funghi pacifici vittime di cacciatori ecc....la sanno a memoria)!

da pietro 2 07/05/2012 9.44

Re: GLI SMEMORATI DI COLLEGNO

Dalle mia parti si parla da qualche tempo di rivedere i confini del parco regionale Velino-Sirente. Indovinate per quale motivo? Per poter finalmente ampliare e collegare gli impianti sciistici di Ovindoli e Campo Felice (oggi ricompresi all'interno di detto parco e quindi soggetti a vincolo). Il dio denaro vince sempre su tutto cari colleghi.

da Antonio (AQ) 07/05/2012 9.39