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La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa


martedì 7 marzo 2023
    
 
 
La Face (European Federation for Hunting and Conservation)  ha rilasciato il suo rapporto di attività relativo all’anno 2022. Nel testo, disponibile solo in lingua inglese, si trovano i punti salienti del lavoro svolto lo scorso anno. Una sorta di bilancio che fotografa la situazione in merito a progetti, strategie e discussioni aperte. Vediamoli qui di seguito da noi riassunti.

FACE Manifesto per la Biodiversità

Il rapporto cita i tanti progetti aperti dal mondo della caccia in Europa (oltre 500) che variano da quelli a sostegno del recupero di specie in via d’estinzione ad altri concentrati sul ripristino di ambienti naturali. Il 33% è dedicato alla cura degli habitat, il 25% è concentrato in siti Natura 2000. 
“Mentre l'UE non è riuscita a raggiungere l'obiettivo del 2020 per arrestare la perdita di biodiversità, i progetti del Biodiversity Manifesto hanno dimostrato concretamente che il mondo venatorio ottiene risultati nell’ambito della cura di specie e recupero di ecosistemi e habitat europei" scrive Face.

Strategia From Farm to Fork "Dal produttore al consumatore"

From Farm to Fork è una nuova strategia al centro del Green Deal Ue che mira a rendere i sistemi alimentari sani, equi e rispettosi dell'ambiente e della biodiversità. La Commissione Ue ha lavorato nel 2022 fornendo “Criteri e linee guida per le denominazioni di aree protette”, sono state presentate due proposte legislative sull'uso sostenibile dei pesticidi e gli obiettivi di ripristino vincolanti nel giugno 2022 (le misure di ripristino dovrebbero essere messe in atto sul 20% delle zone terrestri e marittime dell'UE).
La FACE ha dedicato particolare attenzione a quest'ultimo, fondamentale per il futuro delle specie cacciabili, accogliendo con favore la proposta come un passo importante per garantire che gli habitat chiave per le specie cacciabili vengano ripristinati, sottolineando la necessità di definire meglio il campo di applicazione della proposta, al momento estremamente ampia.

Politica agricola comune (PAC)

Dopo l'adozione ufficiale dei regolamenti PAC in dicembre 2021, gli Stati membri hanno proseguito i loro lavori per i piani strategici nazionali della PAC durante tutto il 2022. La Commissione ha esaminato i progetti di piani e ha inviato specifiche raccomandazioni agli Stati membri per garantire che fossero in linea con i nuovi regolamenti PAC. Tutti i  piani sono stati approvati dalla Commissione alla fine del dicembre 2022 per garantirne l'entrata in vigore il 1° gennaio 2023.

FACE e i suoi membri hanno continuato a sostenere l'efficacia di regimi ecologici e regimi agroambientali che possano invertire la perdita di biodiversità sui terreni agricoli europei e fornire habitat adatti per le piccole specie di selvaggina. In questo contesto, FACE ha organizzato un webinar sulla PAC con la partecipazione, tra gli altri, della Commissione Europea. Face osserva che alcuni piani non sono ambiziosi in termini di misure efficaci per la biodiversità, ma sottolinea che grazie alle nuove regole della PAC sono previsti  adeguamenti dei piani strategici della PAC anche successivamente alla loro adozione ufficiale.


Convenzione di Berna

La Convenzione di Berna è il primo accordo internazionale (costituito nel 1979) dedicato alla conservazione della natura per proteggere sia gli habitat che le specie. Copre la maggior parte dell’Europa e alcuni paesi africani (totale: 50 Stati).
Per tutto il 2022, FACE ha seguito i lavori della Convenzione di Berna partecipando a diverse riunioni di gruppi di esperti. In questo modo, FACE ha assicurato che gli interessi e le esigenze dei cacciatori e l'uso sostenibile delle risorse fossero in cima agli ordini del giorno. Dal 28 novembre al 2 Dicembre 2022, FACE ha partecipato alla 42a riunione del Comitato permanente della Convenzione di Berna.
Face si è dedicata per lo più allo status di protezione del lupo ai sensi della Convenzione di Berna e alle politiche contro il bracconaggio di uccelli. Sul lupo si ricorda che la Svizzera ha presentato una proposta per spostare il lupo dall'Allegato II (rigorosamente protetta) all'Allegato III (protetta). Ma al momento del voto non è stata raggiunta la maggioranza. Tutto invariato dunque, nonostante in 9 Stati membri il lupo risulti già elencato nell’allegato V degli Habitat dell’Ue, (vale a dire non rigorosamente protetto come richiesto dalla Convenzione di Berna).


Uccelli migratori

Si ricorda che FACE è nata dall’unione delle associazioni venatorie nazionali in Europa anche al fine di partecipare  al processo di definizione dell’Accordo africano-eurasiatico sugli uccelli migratori. Face ancora oggi continua a rispondere alle sfide di conservazione degli uccelli migratori a garanzia di una caccia sostenibile e delle tradizioni. 
Nel 2022, la federazione si è attivata nella nuova task force dell'UE sul tema degli uccelli migratori, creata per affrontare tutti i problemi di conservazione, a cominciare dalle specie cacciabili ai sensi dell’allegato II della Direttiva Uccelli. 
Un processo che riguarda 33 specie di uccelli, in gran parte uccelli acquatici cacciati in Ue. A tal proposito FACE ritiene importante che la comunità di cacciatori sia coinvolta nel processo di valutazione e che le decisioni vengano prese sulla base di prove scientifiche e proporzionalità. La valutazione deve essere accurata caso per caso e tenere in considerazione le vere cause del declino. Va tenuto conto che le popolazioni nidificanti di uccelli acquatici in Ue sono in calo, mentre meglio è l’andamento del numero di uccelli svernanti. Per questo motivo Face sta sostenendo una maggiore attenzione al ripristino di habitat che permettano la sosta e la riproduzione degli uccelli.
Di queste 33 specie, tre sono quelle identificate ad alta priorità d’azione con limitazioni alla caccia: la tortora, l’oca Anser fabalis e l’ededrone comune (una grande anatra marina). Si ricorda che queste specie sono già tutelate da piani e misure per regolamentare la caccia a livelli sostenibili.


Tortora

Nel 2022, si sono tenute due riunioni della task force dell'UE per il recupero di
Uccelli (Adaptive Harvest Management), che finora si occupa principalmente della tortora. FACE ha pubblicato il suo secondo rapporto sulla specie, che fornisce un aggiornamento sul primo anno di implementazione delle misure applicate e su come i cacciatori le hanno sostenute attivamente. Attuando le  raccomandazioni del 2021 dalla Commissione Europea (CE), la caccia alla tortora è stata chiusa lungo la rotta occidentale e ridotta in misura superiore al 50% sulla rotta Centro-orientale. I modelli a disposizione, tuttavia, spiega FACE, mostrano che c'è spazio per un piccolo prelievo in entrambe le rotte.
Tuttavia, alla riunione di marzo 2022 della Task Force, è stata caldeggiata una moratoria della caccia a questo selvatico. FACE contesta questa richiesta, facendo presente che i dati in calo riguardano la tendenza della popolazione fino al 2020, che non tengono dunque conto degli effetti della riduzione della caccia del 2021.  Nella successiva riunione del NADEG, diversi Stati membri si sono opposti a questa nuova raccomandazione, proprio sulla base di questa considerazione, poi avanzata durante la riunione di novembre della Task Force, durante la quale sono stati presentati i dati relativi alle azioni per la conservazione attuate nei diversi stati membri. 

Relazione sulla conservazione e gestione degli uccelli cacciabili in Europa

Face ha commissionato a Ompo - Istituto europeo per la gestione della fauna selvatica uccelli e i loro habitat un nuovo rapporto sullo stato di conservazione degli uccelli cacciabili elencati nell’allegato II della Direttiva Uccelli. È essenziale per FACE avere una forte conoscenza su tutte le specie cacciabili, in particolare per gli uccelli migratori.  Questa pubblicazione sarà utile a far valere le posizioni dei cacciatori. Come si afferma nella prefazione “I cacciatori non si limitano a prelevare una risorsa naturale rinnovabile: proteggendo habitat e territori, preservandone le funzioni, ottimizzando la gestione, hanno un ruolo chiave da svolgere nel mantenimento della biodiversità e, quindi, contribuire alla conservazione delle specie protette che, in gran parte sono in difficoltà o minacciate". L'ottava riunione delle parti dell'accordo AEWA, che ha avuto luogo a Budapest alla fine di settembre, ha portato all’approvazione di piani d’azione e risoluzioni. Tra cui l’adozione del piano d'azione per l'edredone comune per la gestione adattativa della specie. 
E’ stato costituito un gruppo di lavoro di AEWA per il prelievo sostenibile. A marzo 2022 si è costituito un Comitato tecnico con rappresentanti dei Governi, accademici e organizzazioni al fine produrre una guida sugli uccelli acquatici e sul prelievo sostenibile. FACE ha contribuito a presiedere il lavoro sullo sviluppo delle linee guida. Il rapporto, che mira a valutare la sostenibilità dei prelievi, sarà presentato nei primi mesi del 2023 e sarà completato entro la prossima riunione delle parti nel 2025. 

Bracconaggio 

A Valencia, in Spagna, dal 7 al 9 giugno, governi e parti interessate provenienti da tutta la regione del Mediterraneo si sono incontrate per discutere su come combattere l'uccisione illegale di uccelli. Lo scopo dell'incontro era impostare una linea di base per misurare i progressi sul Piano strategico di Roma 2020-2030, che ha l'obiettivo di ridurre il fenomeno del 50% entro il 2030. Per misurare i progressi verso i piani strategici di Roma, i governi avranno tempo fino al 2023 per inviare le proprie cifre e indicatori.
Per FACE è importante promuovere i cacciatori come parte della soluzione in termini di sorveglianza e promozione di buone pratiche.
All'Assemblea Generale di FACE a settembre 2022 su questo punto è stato adottato un documento che ha riaffermato la tolleranza zero di FACE nei confronti del bracconaggio.

Grandi carnivori

Nel 2022, FACE ha osservato molti progressi ma anche alcune battute d'arresto per quanto riguarda le mosse politiche a livello nazionale sulla gestione dei grandi carnivori europei. In considerazione dell’aumento dei grandi carnivori e delle predazioni, il Parlamento europeo ha chiesto una procedura per rivedere lo status giuridico dei grandi carnivori al fine di tutelare gli allevamenti di bestiame. Una vittoria evidente, secondo Face, che ha reso la posizione del Parlamento europeo più chiara e forte che mai.
Inoltre, diversi Stati membri dell'UE si sono attivati per mettere il tema dei grandi carnivori in cima all'agenda politica.
Allo stesso tempo, sono emersi molti problemi nazionali nella gestione dei grandi carnivori. Ad esempio la Lettonia ha dovuto interrompere il suo approccio di gestione della lince a causa di un'ingiustificata procedura di infrazione avviata dalla Commissione Ue mentre  Spagna e Slovacchia hanno chiuso i programmi di gestione del lupo a causa delle decisioni prese da governi verdi.  I cacciatori contribuiscono alla conservazione e alla gestione dei grandi carnivori in tutta Europa in diversi modi. Molti investono tempo e risorse per il monitoraggio e la tutela dei loro habitat e delle prede (ad es. i cacciatori sostengono il recupero della lince iberica in Spagna).
FACE continuerà a lavorare a diversi livelli per promuovere la gestione di grandi carnivori basandosi sulla conoscenza scientifica delle popolazioni, così come dei conflitti con le attività umane. 
Nel novembre 2022, il Parlamento europeo ha votato una risoluzione comune sulla protezione dell'allevamento dai grandi carnivori in Europa. La richiesta più importante del Parlamento è stata un altro invito ad attuare l'articolo 19 della Direttiva Habitat che prevede una procedura per modificare gli allegati per garantire che le specie siano elencate secondo progresso scientifico e tecnico. 
Molte grandi popolazioni di carnivori continuano ad espandersi. Secondo l'ultimo stato di conservazione dei lupi in Europa, sono segnalati circa 19.000 esemplari nell'UE con un intervallo di aumento di oltre il 25% solo nell'ultimo decennio. 


Munizioni 

FACE e i suoi membri cercano di garantire che i cacciatori possano acquisire, possedere, usare e viaggiare con armi da fuoco e munizioni in sicurezza, senza costi o restrizioni ingiustificati.
Nel 2022 ha tenuto banco il regolamento Reach per limitare il piombo in tutte le munizioni. L'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha emesso il proprio parere dopo le consultazioni con le parti interessate. Sono emersi diversi problemi, incluso il modo in cui i dati venivano gestiti, che hanno provocato un caso di cattiva amministrazione da parte del Mediatore. FACE ha presentato una serie di osservazioni all'ECHA nel 2022.
A novembre, i comitati dell'ECHA hanno completato il proprio lavoro e mirano a inviare il loro parere di adesione finale all'Europa Commissione nel primo trimestre del 2023.
FACE ha sollevato diverse preoccupazioni, per esempio, circa i periodi di transizione proposti, la mancanza di adeguate deroghe (ad esempio per il tiro sportivo) ed esenzioni dove mancano alternative e/o tecnicamente irrealizzabile.


Armi da fuoco


Nel corso del 2022 la Commissione Europea ha pubblicato la sua proposta di revisione del regolamento UE sulle armi da fuoco. La revisione mira a facilitare il commercio legale delle armi da fuoco per uso civile, affrontando nel contempo gli aspetti legati al traffico di armi, attraverso il miglioramento della tracciabilità delle armi da fuoco e un miglioramento nello scambio di informazioni tra le autorità nazionali.
Face ha segnalato alcuni problemi per i cacciatori e sta lavorando a stretto contatto con i partner dell'European Shooting Sports Forum (ESSF) per sviluppare una posizione monosettoriale.
Nel corso del 2022, FACE ha continuato a monitorare a livello nazionale l’attuazione della direttiva sulle armi da fuoco, ancora in corso in alcuni Paesi. A tal proposito ha fornito consigli ai propri membri nei casi in cui i governi hanno tentato di introdurre restrizioni ingiustificate.

Peste suina africana (PSA) e Influenza aviaria

I cacciatori monitorano attivamente la salute e il benessere della fauna selvatica. Ciò include una rapida identificazione e risposta a malattie come la peste suina africana (PSA), la rabbia, e l'influenza aviaria. Inoltre, i cacciatori europei sono partner chiave dell’Organizzazione Mondiale per Animal Health - OIE) e delle iniziative che combattono le malattie trasmissibili all'uomo (zoonosi).
Il 2022 ha visto un peggioramento della situazione per quanto riguarda la Peste Suina (PSA) e Influenza Aviaria (AI). La Commissione Europea riconosce un ruolo essenziale dei cacciatori nella lotta alla PSA e nella riduzione della densità di cinghiali.
L'epidemia di aviaria è iniziata nell'ottobre 2021 ed è continuata nel corso del 2022, interessando uccelli selvatici, pollame o in cattività uccelli in 25 Stati membri dell'UE.

Specie aliene invasive (IAS)

Le IAS possono pregiudicare in modo significativo gli sforzi per proteggere e ripristinare la natura. Oltre a causare danni alla natura e all'economia, molte IAS facilitano anche lo scoppio e diffusione di malattie, costituendo quindi una minaccia per uomo e fauna selvatica.
Delle 1.872 specie ora considerate minacciate inserite nelle Liste rosse europee, 354 sono minacciate da IAS.
Senza efficaci misure di controllo, il tasso di invasione e i rischi che porta alla nostra natura e alla nostra salute continuano a salire. Le IAS sono particolarmente problematiche per specie autoctone minacciate che utilizzano la stessa nicchia o sono in calo a causa di una combinazione di fattori come il cambiamento climatico, perdita di habitat o malattie. I cacciatori sono importanti attori nel monitoraggio e gestione delle IAS.
Il Manifesto della Biodiversità FACE ospita molti esempi del buon lavoro dei cacciatori nella gestione delle IAS. Comunicare questo impatto positivo è fondamentale per creare consapevolezza sulle esigenze di gestione delle IAS.

 

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9 commenti finora...

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

anche io sono stato in marocco diversi anni fa. Bel clima, ottimi alberghi e tante tortore. Con un paio di mille euro ti diverti e per un anno sei a posto. Ora preferisco l'Irlanda anche se da anni i colombacci sono ben presenti su tutta la penisola ma le riserve costano un botto, gli ATC sono pieni di cacciatori e se non sei residente CIAO, il passo è "Off Limit" per appostamenti fissi o per cacciatori giovani ( fanno bene) che dormono dentro il capanno sebbene una volta a caccia ecco che La forestale come se stesse cacciando Messina Denaro e - lo dico con rispetto- ma con chi pensate di avere a che fare? Cosi, vado in Irlanda con un paio di mille euro sparo in 10 gg di caccia oltre 500 colombi ( per non dire il doppio) non mi rompe nessuno e mi offrono pure da bere a fine caccia e alcuni anche le cartucce e io devo cacciare in Italia????

da Nomade venatorio 10/03/2023 15.29

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

io la chiamerei invidia, in quanto le tortore africane del marocco non hanno niente a che fare con le nostre, anzi! Chiuqnue scriva la cazzata che queste tortore arrivno in Italia è una barazelleta bella e buona. A parte questo sono 25 anni che mi reco in Marocco per le tortore il carniere non è mai dico mai calato sempre le stesse quantità e abbondanza. Quindi le bugie Europee hanno le gambe corte! Ma più che bugie è la totale avveristà contro la caccia in Italia !! cola dei soliti parlemetari sinistrati mentali italiani che vanno al parlamento europeo per scaldare le poltrone e percepire stipendi gonfiati pagati da NOI. ma quello che è più grottesco è che noi non abbiamo mai ottenuto nulla se non multe, restrizioni , avvertimenti ... io dico che l'Italia deve ritornare ad essere uno stato sovrano non un suddito di un carozzone senza senso alcuno.

da Pino 09/03/2023 14.51

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

In Marocco ci sono le tortore xche tutto il nord Africa,con insegnamenti italiani ,soprattutto x sistemi irrigui,è oggi un paradiso x quaglie,tortore ecc……..risparmiano 3.000 km in migrazione,trovando l’Eden ,molto più a sud rispetto a noi…….x ora nn siamo più appetibili ,come habitat x certe specie e,per effetto memoria dei giovani,le ns terre ,saranno scordate dalle nv generazioni ………e quindi? Vogliamo proibirne la caccia anche dove vi sono numerose?io nn vado all’estero ma,sentire ste cose…….vogliono fare come il cane da guardia dell’ortolano,,,,,,,,nn ne mangia e……nn ne fa mangiare agli altri…

da Lisandru 09/03/2023 14.46

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

Complimenti cacciatori calabresi! Continuate così che poi i frutti li raccogliamo noi!

da Retius 09/03/2023 10.49

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

Per i cacciatori calabresi, sarebbe utile limitare i carnieri favolosi, non è più tempo per simili cose che col tempo penalizzano la caccia in Italia. Questo è il mio personale pensiero senza nulla togliere alla mia empatia verso tutti i cacciatori italiani.

da Pietronet 09/03/2023 9.40

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

Spagna, Grecia, Francia , Austria, Portogallo , Ungheria, Rep. Ceca ,ecc. FANNO QUELO CHE GLI PARE noi per colpa della SINISTRA TUTTA AL COMPLETO e della FIDC ( tutti kompagni) siamo questo punto di non ritorno: cinghiali canche nelle città, pccioni e storni in ogni dove, cormorani & Company hanno mandato sul lastrico ogni attività ittica, lupi che si sono mangiati tutto e di più e non li ferma nessuno ( anzi li proteggono) è tutto sto bunismo del kaiser della sinistra ha ridotto le nostre città a dei parcheggi per irregiolari, spacciatori, molestatori e se il normale cittadino prova a difendersi VA IN GALERA!!! QUESTA è la cartolina del paese e della caccia.

da Riccardo 09/03/2023 9.39

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

Solo in Italia ci sono restrizioni in altri paesi europei ed extra europei si spara in ogni periodo dell'anno. In Marocco l'anno scorso nel mese di luglio abbiamo fatto carnieri favolosi di tortore africane. Da noi non si possono nemmeno guardare. W la CACCIA ed i Cacciatori

da Cacciatori calabresi 09/03/2023 3.45

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

Certo tutto ok, contro la caccia in Italia, ma nel resto dell'Europa fanno tutto quello che vogliono. Hanno deciso che noi dobbiamo andare a caccia nei loro paesi e quindi fare turismo venatorio.

da Raffaele 08/03/2023 14.01

Re:La caccia e le sfide per la biodiversità. A che punto siamo in Europa

bla bla bla bla bla bla ... il fatto è che quando cè daprendere una misura contro la caccia va tutto bene a favore......MAIIIIIIIIIIII fuck

da rem 08/03/2023 8.12