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Notizie Funghi e Tartufi

No al depauperamento delle aree del tartufo piemontese


mercoledì 25 maggio 2016
    

Raccolta tartufi"Le aree del tartufo si stanno riducendo di anno in anno in modo drammatico, al punto da temere una perdita quasi totale in molte delle province interessate". Lo dice l’Unione delle Associazioni trifulau piemontesi, al margine dell'assemblea annuale.  "È stato fatto a sufficienza per mantenere e incrementare le aree che producono il tartufo in Piemonte? La risposta purtroppo è no. Il depauperamento del nostro patrimonio tartufigeno è un danno generale, che nel tempo avrà effetti c anche sugli altri comparti dell’attività economica piemontese" dicono le dieci associazioni, in un documento programmatico presentato all’assessore regionale Alberto Valmaggia e che sarà la base operativa dell’Unione per i prossimi anni e che suggerisce le azioni da intraprendere.

Secondo i tartufai bisogna anzitutto garantire un indennizzo ai proprietari di piante a vocazione tartufigena usando una parte dei fondi del tesserino regionale, in modo da raggiungere 20-30 euro per albero conservato contro i 10 attuali, i cui pagamenti sono fermi al 2013. Occorre poi eseguire un nuovo censimento delle piante produttive presenti nei vari paesi (attraverso rinnovate commissioni comunali) e, sulla base di questo, pagare gli anni arretrati 2014 e 2015 ai proprietari di piante, oltre a mappare e marchiare le piante indennizzate. Si chiede inoltre la
previsione di una percentuale del 10% del territorio dato in concessione alle tartufaie riservate non più su base provinciale come ora, ma su base comunale e di inserire nei Piani regolatori comunali aree di tutela per le piante a vocazione tartufigena, se sono facilmente identificabili e circoscrivibili".

"Siamo convinti che, con l’impegno necessario da parte di enti e categorie interessate sia possibile mantenere viva questa risorsa - commentano i tartufai -, senza per questo intaccare quelle che sono le coltivazioni tradizionali più diffuse sul territorio. Se un buon piatto col tartufo e un buon bicchiere di vino si sposano così bene in tavola, bisogna fare in modo che possano convivere all’origine anche in natura". (La Stampa)

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