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29/12/2017 14.36 



La carabina a leva è nata come arma da caccia, o meglio come arma da sopravvivenza, verso i primi dell’ottocento. Era un’arma molto valida per quei tempi perché poteva essere pronta all’uso, e quindi salvarti la vita in una frazione di secondo con un semplice, rapido e fluido movimento di una sola mano. Il meccanismo a leva è stato uno tra i primi sistemi che hanno permesso all’uomo di realizzare armi a ripetizione. Deriva dal fucile militare a percussione anulare Spencer è stato perfezionato dall’ Henry, che a sua volta era l’evoluzione del progetto Volcanic, ma se c’è una ditta che più di tutte le altre ha legato il suo nome alle armi a leva, quella è la Winchester. Fu un certo sig. Oliver Fiscer Winchester di New Haven (una piccola città del Connecticut) quello che nel 1857 creò la Winchester Repeating Arms Company, una dinamica ditta che a partire dal 1866 iniziò a produrre fucili con la classica  meccanica basata sull’arco a tre cerniere. La stessa che poi è stata ripresa da molti altri costruttori come Luger, Maxim ecc.

Al Winchester modello 66 sono seguiti il 73 e il 76, ma siccome tutti utilizzavano un sistema di chiusura alquanto delicato e poco robusto, che imponeva l’uso di munizioni poco potenti, erano armi poco adatte alla caccia agli animali di grosse dimensioni. Ed ecco che un mormone dello Utah di nome John Moses Browning, proprio per ovviare a questo inconveniente, brevettò una chiusura basata su un robusto otturatore prismatico che scorreva all’interno della culatta. Il sistema era fornito di un chiavistello a scorrimento verticale che garantiva una maggiore robustezza. Con l’adozione di questa nuova chiusura nacquero i modelli 1886,1892, 1894 e 1895, quest’ultimo era l’unico ad essere dotato di caricatore verticale posto sotto l’otturatore e non del caratteristico serbatoio tubolare.


Un altro notevole aggiornamento delle carabine a leva derivate dal brevetto di Browning lo dobbiamo alla ditta Marlin di North Haven (guarda caso sempre del Connecticut!), che a partire dal 1881 iniziò a produrre una serie di carabine con la caratteristica espulsione del bossolo laterale anziché verso l’alto.

L’arma a leva ha sempre avuto un buon successo commerciale sia in patria sia nel mondo intero, soprattutto per il fascino “Old West” che ispira, ma anche per tante altre caratteristiche come, non ultima, quella del prezzo piuttosto contenuto. Una Winchester potevi, e puoi vederla tuttora, in mano ad un appassionato di tiro informale, a un allevatore, a un contadino ed anche a un cacciatore sportivo “medio”, perché una persona più esigente avrebbe preferito un’arma a leva più precisa e prestante, come ad esempio una bella  Savage modello 99, una Sako Finnwolf o una splendida Browning Lever Rifle, più comunemente nota come BLR modello 81.



Ho voluto inserire la BLR nelle “Vecchie Glorie” anche se tuttora è distribuita dalla  Browning BWMI Italia in diverse versioni, compresa una bellissima Take Down smontabile in due pezzi. La Browning  BLR è sicuramente una tra le più moderne armi a leva mai concepite, una delle pochissime ad essere camerata in calibri potenti come il 270 Winchester, il 30,06 e addirittura il 7mm Remington Magnum e il 300 WM. La possibilità di poter sparare munizioni adatte alla caccia ai grandi animali, le viene concessa dalla sua rivoluzionaria (per un’arma a leva ovviamente) organizzazione meccanica, molto simile a quella della Browning BAR e della Straight Pull Acera. Il sistema si compone di una culatta in ottimo acciaio macchinata  dal pieno, all’interno della quale scorre un otturatore con una testina rotante di soli 60°, dotata di 7 alette di chiusura che vanno ad incastrarsi in altrettanti recessi presenti nella parte superiore e laterale sinistra della culatta ad un angolo di 120°, essendo la terza posizione occupata dall’estrattore. Nella parte inferiore del corpo otturatore è presente una fresatura dentata sulla quale va ad agire una ruota dentata dello stesso modulo, comandata dalla leva mediante una camma. La camma non agisce direttamente sulla ruota, ma su un perno dentato della stessa di diametro inferiore. Questo accorgimento fa sì che durante il processo di leveraggio apertura - chiusura il rapporto di vantaggio varia, offrendo un momento rotatorio superiore durante l’operazione di apertura (che coincide con una maggiore richiesta di sforzo per scollare il bossolo dalla camera e sbloccare i tenoni dalle loro sedi) e quello di chiusura. Al contrario, il rapporto cambia rendendo vantaggiosa la velocità del ciclo di alimentazione e favorendo la cameratura della cartuccia. Durante il movimento retrogrado l’otturatore arma il cane esterno al quale è affidato il compito di trasmettere l’impulso al percussore per ripetere il ciclo di sparo. L’estrattore è a unghia ed è incassato nella testa dell’otturatore. E’ visibile attraverso la finestra di espulsione solo dopo la prima fase d’arretramento dell’otturatore. L’espulsione è affidata a un pistoncino posto sulla faccia dell’otturatore e, come in molte carabine ad otturatore scorrevole–girevole,  il fondello del bossolo è interamente supportato da un recesso ricavato nella testa dell’otturatore una volta chiuso nella camera di cartuccia. Purtroppo lo scatto non è regolabile e il grilletto, oltre ad avere una noiosa, breve pre-corsa, deve essere premuto per circa 3 chilogrammi se si vuole far partire il colpo.



Mettere il cacciatore al sicuro da un eventuale sparo accidentale ed offrire una maggiore sicurezza è una priorità da sempre, ma questo tende anche a pregiudicare fortemente la precisione dell’arma. Molto valida è stata la scelta di inglobare il sistema di leveraggio con il ponticello e con il grilletto, perché non obbliga il tiratore a estrarre l’indice durante l’operazione di riarmo. Semplice e funzionale è lo svincolo della leva che in condizioni di porto impedisce l’apertura indesiderata dell’arma. Essa utilizza un piccolo tassello inserito nel prolungamento della leva, sopra il grilletto e alla base della cremagliera, che va a incastrarsi sotto il perno passante che si trova nella posizione più arretrata della carcassa.

Le canne adottate per le BLR 81 standard sono lunghe  20 pollici pari a circa 510 mm.  Presentano quattro principi di rigatura destrorsa dal passo-Twist di 1 giro in 12” nel caso del calibro 308 Winchester. L’arma non presenta il sistema di sicurezza tradizionale di mezza monta del cane, ma il cane è provvisto di uno snodo che tende ad inclinare la cresta e la massa battente in avanti e verso il basso, impedendo così di raggiungere il percussore. Le mire metalliche fornite di serie non sono assolutamente all’altezza dell’arma. Il mirino è un normalissimo piolino inserito a incastro su una corta rampa, mentre la tacca (che definire regolabile è volergli fare un complimento), è a dir poco insufficiente sia come estetica sia come funzione pratica. Per fortuna il castello è fornito di 4 fori filettati 6/48 per il montaggio di un’ottica da mira convenzionale o di un collimatore elettronico.

Il caricatore è semplicemente superlativo, come tutti quelli montati sulle armi da caccia Browning. E’ ottimo per il suo impeccabile funzionamento, per gli eccellenti  materiali con cui è costruito ed anche perché consente l’uso di munizioni con palla Spitzer-appuntita, cosa impossibile con i serbatoi tubolari delle altre armi della stessa categoria. Il sistema di sgancio-aggancio è affidabilissimo e molto pratico. Agendo su un comodo pulsante il caricatore ti finisce praticamente in mano anche da vuoto. Anche la scelta di collocare il pulsante di sgancio in un recesso creato tra la cassa e l’astina è stata particolarmente indovinata perché lo protegge efficacemente da urti e/o sganci accidentali. La carabina BLR monta un calcio all’inglese dritto senza pistola e un’astina di modeste dimensioni che viene assicurata alla meccanica tramite una fascetta avvolgente la canna (soluzione tipica delle armi a leva), ed un perno passante per tutta la lunghezza che sporge sull’apice dell’astina.

I legni sono verniciati a poliesteri, lucidati a specchio e zigrinati con cuspidi piccole e poco rilevate.  Il calcio è provvisto di un provvidenziale calciolo in gomma piena di colore nero. Durante lo sparo i bossoli vengono espulsi con decisione ed il ciclo di riarmo ha una fluidità eccezionale per essere un’arma di serie.

Nonostante il peso e la lunghezza totale, la BLR 81 può essere definita un’arma compatta, molto maneggevole, robusta e precisa con cui insidiare “anche” grossi selvatici a media–lunga distanza, almeno fino a 200 mt. La BLR 81 è sicura ed affidabile, è penalizzata soltanto dalla precarietà del sistema di mira e dall’eccessivo peso dello scatto. Frequentando molte riserve private ho visto che oltre alle classiche battute al cinghiale stanno andando di moda le “Monterie” alla spagnola, dove oltre al “Re” è possibile tirare anche a cervi, daini e mufloni e si sta sempre più sviluppando la caccia in girata-guidata e alla cerca (magari con un buon cane liniere); in questi casi la carabina a leva potrebbe diventare veramente un’ottima scelta. E’ corta, leggera e maneggevole, pratica e funzionale ed anche, perché no, economica. Purtroppo per quanto il suo “leverismo” possa essere ben fatto e rifinito, affinché la ripetizione dei colpi sia abbastanza veloce il cacciatore che vuole usare una carabina a leva le deve assolutamente dedicare molta più pratica di quanto magari ne dedicherebbe ad una semiautomatica o ad un express.

nostri boschi  la Lever Action la vedo particolarmente indicata per  braccaioli e canai che essendo costretti a muoversi nel folto spesso sono costretti a scaricare e ricaricare le loro armi tutte le volte che devono attraversare ambienti particolarmente difficili ed angusti. Se durante le battute avessero con loro una Browning BLR scarica ma con quattro cartucce calibro 308 W nel caricatore, potrebbero stare tranquilli per i boschi nella più completa sicurezza.

Marco Benecchi


SCHEDA TECNICA DELL’ARMA

Costruttore: FN-Browning International Sa Parc Industriel Des Hauts-Sarts,3 eme
Avenue 25, Hertsal (Belgium) Fax. 003242405212 www.browning.com

Modello: BLR 81
Tipo: Carabina da caccia a ripetizione manuale
Funzionamento: A leva con otturatore scorrevole girevole con 7 tenoni in testa
posti a 120° che s’incastrano direttamente nella canna.
Percussione: Indiretta mediante cane a rimbalzo
Azione: in acciaio bonificato ad alta resistenza
Calibri: Il calibro classico, il più diffuso era il 308 Winchester, ma le ultime versioni possono essere richieste in numerose camerature addirittura fino al 300 WM e al 450 Marlin
Canna: In acciaio  trattato termicamente. E’ lappata e rotomartellata a freddo lunga 510 mm nei calibri normali e 610 mm nei magnum
Congegni di puntamento:  Le mire metalliche sono costituite da una tacca regolabile in altezza e da un mirino su rampa regolabile in deriva.
Alimentazione: Tramite caricatore bifilare a 4 colpi. Amovibile in acciaio
Castello: Chiuso con espulsione laterale. E’ predisposto per il montaggio del cannocchiale da mira con 4 fori 6/48”.
Estrattore: a unghia posto  tra i tenoni in testa all’otturatore
Grilletto: Singolo, diretto e non regolabile
Calcio: all’inglese con astina.  I legni sono lucidati e verniciati  con poliesteria specchio e zigrinati con cuspidi piccole e poco rilevate.
Finitura: le parti in acciaio sono brunite nere con finitura standard  lucida.
Peso: da 3300 grammi a secondo del modello



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10 commenti finora...

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

ciao a tutti
qualcuno di voi sa dove scaricare il manuale del mod 81 blr ?
vi chiedo per favore di mandare il link alla mia mail
[email protected]

da Andrea  23/12/2019 14.20

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

7 r.m..
Grazie per i complimenti, credevo non fosse poi tanto buono come risultato.
Ho usato Hornady originali, tipo interlock, linea American whitetail.
Come ottica, una onesta Meopta r1 3x10x 50.
Saluti
Andrea

da Andrea  09/01/2018 14.35

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Che stupidaggine dici?
Puoi disturbare quanto vuoi..
Credimi..
Non sono questi i "disturbi"

Poi: Ottima scelta la Titan 6 ma non ricordo il calibro
Dalla granitura di palla può essere un 7 mm o un 7,62 .308
ad una distanza di 150 metri, ho messo tre colpi in un diametro di circa 45 mm.

è un OTTIMO Risultato, non buono......
Tre colpi in 45 mm per un'arma da caccia a 150 metri??
Potresti addirittura andare a caccia di forcelli con quella.
Se non hai in mente di farci delle gare amatoriali stai tranquillo che dal capriolo al cervo da 50 a 300 metri non dovresti avere problemi

Complimenti
Marco

da Marco B x Andrea  09/01/2018 14.27

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Un'ultima domanda e poi non ti disturbo più!!
Ieri sono andato in montagna a provare la carabina, Roessler titan 6, munizioni Hornady sp 154, ad una distanza di 150 metri, ho messo tre colpi in un diametro di circa 45 mm.
Può essere un buon risultato per precisione dell'arma e del tiratore?
Grazie

da Andrea  09/01/2018 9.40

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Ricambio gli auguri e passo subito al sodo

Vorrei comprare una carabina per farci dai corvidi, al capriolo e fino max al cinghiale.
E' possibile?

Meno male che ti sei fermato fino al cinghiale, avevo paura che volessi fare dalla gazza al bufalo cafro.....

Il calibro giusto per te, se vuoi includere anche il cinghiale è il 243 Winchester.
Se ti saresti fermato al capriolo la scelta sarebbe stata tra questi tre (o similari!)
222
223
22-250

Ma le palle da 55-60 grani sono un po' pochine per un verro da 100 e più kg.

Il 243 invece NON HA problemi..

L'arma?
Sceglila in funzione dei tuoi gusti personali e/o il tuo budget.
Ce ne sono tantissime in giro
Sceglila corta, leggera e maneggevole

Io cosa prenderei?
Una BROWNING X-Bolt in acciaio inox e polimeri
Cal. 243 palle da 75 grani per i pennuti e da 100 per caprioli e cinghiali

Un caro saluto
Marco

da Marco B x Andrea  05/01/2018 14.21

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Ciao Marco, innanzi tutto, tanti auguri a te ed a tutti i partecipanti al tuo blog di un buon anno nuovo anche venatoriamente parlando.
Vorrei comprare una carabina per farci dai corvidi, al capriolo e fino max al cinghiale.
E' possibile?
Quale calibro e palle consigli e, se puoi, quale marca e modello di carabina?
Per le ottiche conosco le tue preferenze quindi ometto la domanda.
Saluti
A.

da Andrea  04/01/2018 17.38

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Lo sai che non lo so?

Bhoooo,
Dovremmo informarci,

Ma non credo

da Marco B x Little  02/01/2018 19.19

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Per questo tipo di arma si possono usare caricatori maggiorati da 10 visto che non é semiauto? Solo per curiosit�

da little john  02/01/2018 9.23

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Carissimo,
Solo per precisare ai "meno esperti" di noi.
La LEWIS era la mitragliatrice dei giornalini di topolino,
Quella che montavano sugli aerei, da non confondere con la Vickers che si somigliano molto se non fosse per il vistosissimo manicotto avvolgicanna
Era la mitragliatrice vista nelle mani di Gary Cooper in "Per chi suona la campana"
Calibro 30.06
La Vickers 303!!!

Buon anno a tutti
M

da Marco B x Bansberia  30/12/2017 16.49

Re: Vecchie glorie: la carabina a leva Browning Modello Blr 81

Sempre un bell'articolo Marco! Devo dire che la BLR mi ha sempre attirato, ma alla fine mi sono convinto che quando nell'armadio si hanno tre carabine (7 Rem. Mag., 7x64 e 30.06), oltre a un combinato ricordo di mio suocero (7x72R + 16 affiancati a cani esterni) i soldi è meglio investrirli a caccia invece che in armi e attrezzi.
Rimane pur sempre la curiosità di avere in mano una delle pochissime armi con ingranaggi (frugando nella memoria 75enne mi ricordo solo la mitragliatrice Lewis).
Buon Anno e Weidmannsheil!

da bansberia  30/12/2017 9.25
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