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19/03/2015 

Il titolo non è un assurdo. I  Comuni che entrano in un Parco si avviano alla morte amministrativa, alla perdita di potere sul territorio, ad autocondannarsi (gli amministratori ed i propri cittadini) a perenne istanze per richieste di autorizzazioni per ogni inezia che riguardi i loro terreni e le risorse naturali che ne traggono, ogni loro proprietà; una vera e propria cessione di poteri e di diritti, che dai Comuni e dai loro cittadini, passano per legge all’ente gestore del Parco ed ai loro dirigenti: un atto tanto antidemocratico da essere utilizzato da poche nazioni al mondo per difendere la Natura, poche anche in Europa, benché proprio l’Unione Europea ne abbia adottato il metodo attraverso i cosiddetti SIC, ZPS e ZSC (metodo avallato anche dai nostri politici!).

Ora il CAI di Frosinone e la Consigliera regionale cui fa riferimento (anche politico?) vorrebbero convincere i Comuni dei Monti Ernici ad ingabbiarsi da soli. Sappiano, i Comuni interessati, che se per entrare in un Parco ci vuole il loro assenso, la legge poi non prevede più che ne possano uscire. Una volta Parco, Parco per sempre, secondo la legge italiana! “Un Parco per rinascere”, hanno titolato i giornali; ma il Parco darebbe il colpo di grazia ai Comuni dei Monti Ernici!

Scrivono, i “pifferai ciociari” sostenitori del Parco, che esiste già una “lunga serie di vincoli ambientali (…) a cui il territorio è sottoposto”. E allora, ci chiediamo noi, e si chiedano i Comuni interessati: perché un Parco, se i vincoli già esistono, peraltro tutti imposti? Per creare poltrone, sempre ben remunerate, dove qualcuno di loro (tra i proponenti) va poi magari a sedersi? Per chiudere la caccia, visto che è l’unico vincolo finora non ancora in atto? E per ottenere questo disinformano l’opinione pubblica, sperando di trascinare il popolo dietro ai loro pifferi, come i topi della favola di Brema: stiano attenti gli amministratori, non si facciano incantare da questi interessati pifferai ciociari, i quali poi non potranno mai mantenere le loro promesse come i tanti troppi esempi sparsi per l’Italia dimostrano, promesse fatte per ottenere inutili (per la Natura) grandi Parchi anziché Parchi più piccoli ma Parchi più seri (e più democratici!).

Sappiano, i Comuni, quello che i suddetti pifferai ciociari non gli diranno mai, che sono sempre più in Italia i Comuni pentiti: solo tra lo scorso anno ed i primi mesi di questo 2015, almeno tre di essi hanno già trovato il coraggio di approvare le pur inutili delibere per chiedere la loro uscita da Parchi in cui erano entrati con superficialità e con la stessa illusione di sviluppo, economia, turismo, pubblici contributi, posti di lavoro, incarichi, ecc. ecc. che non si sono poi mai verificati, mentre i Comuni e la loro cittadinanza hanno subito e continuano a subire i vincoli, speso inutili ai fini per cui i Parchi furono proposti: il Comune di Minervino Murge nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia (Puglia), il Comune di Trevi nel Lazio nel Parco Regionale dei Monti Simbruini (Lazio) e il Comune di Ottati nel Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano (Campania). E altri presto si aggregheranno, perché solo con la forza  politica si potrà far cambiare la legge che sancisce “l’ergastolo” ai Comuni (e loro cittadini) che entrano in un Parco. Tra l’altro, è recente l’opposizione ad una proposta di ampliamento di Parco Regionale deliberata da diversi Comuni piemontesi attorno al Monviso, capofila tra essi quello di Bobbio Pellice.

La Natura va protetta, e va protetta anche da chi ne possiede la proprietà catastale, ma va protetta con provvedimenti democratici e possibilmente anche da essi condivisi, e non vessatori, imposti, ed immutabili se non dalla sola volontà di chi i Parchi gestisce, divenuti, per “esproprio” di fatto, proprietari di ciò che non gli appartiene.                                         
 
 
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione Italiana Wilderness

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11 commenti finora...

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

La tassa per transitare non è' tanto questa a disturbare...il bello lo tirano fuori da eventuali verbali su malcapitati .....e questi sono molto più salati ....saporiti.....e loro ci si buttano a tuffo!
Inoltre "....rovinare qualche altro padre di famiglia .....e' una cosa che gli piace tanto!
Come ha detto qualcun altro " finirà' ah! Se finirà" !

da Roma  05/04/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Finirà a se finirà quando su questa accozzaglia di cialtroni (verdi, liPu, buonisti, sinistroiti, animalveaganivegetarianiambientalisti, WWF, Lac, Brambillaanticaccia, di m...a senza dimenticare
Buona parte se non tutte le TV. Aprirànno gli occhi gli onesti cittadini"italiani"tutti.aggiungo
Mascalzoni, delinquenti, dell'odierno governo buoni solo a tartassati la povera gente onesta.
Saluti a tutti i cacciatori e non.

da Il paese dei balocchi  01/04/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

X Ettore 1158: Tassa da pagare anche per la detenzione di armi? Siamo già sulla buona strada, con la legge che i possessori di armi in assenza di porto d'armi devono ,ogni 6 anni , esibire documenti che accertano la idoneità al possesso delle stesse. Totale dell'operazione 100 euro più o meno.

da osservatore  25/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Oltre a Minervino Murge , c'e' anche il comune di ALTAMURA ,ovviamente facente parte del parco dell'alta murgia, che ha adottato la delibera per uscire dal parco.

da fox  23/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

concordo in pieno quello che ha scritto Jamesin,tant'è che ad ogni servizio che propone bighunter io mi metto a parlare sempre e solo di parcomania dilagante.Tanti di noi(secondo me troppi)non si rendono conto che la caccia cesserà di vivere esclusivamente per MANCANZA DI TERRITORIO e questa mancanza di territori è dovuta alle continue e strategiche istituzioni di pseudo parchi, che come ormai tutti sappiamo sono state fatte solo per danneggiare solo i fruitori di questi ambienti e tra questi anche noi cacciatori.Noi continuiamo a parlare di tempi,di specie e deroghe ma non ci accorgiamo che ci stanno stringendo attorno al collo un cappio formato da aree interdette alla caccia e con il passar del temo tutto finirà.La mia preoccupazione è che una volta abolita la caccia in modo legale possano prendere in considerazione il fatto di dover pagare ugualmente le concessioni in quanto detentori di armi.(questi non si vergognano e non mi meraviglierei).Saluti occhi aperti e la parola d'ordine basta ai finti parchi.

da ettore1158  21/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Dopo aver creato un' altro "porco" pardon " parco " per spadroneggiare su territori altrui e tirar fuori altri soldi".............lo si abbandona a se stesso......non si controlla l' abusivismo trasformandolo in discarica
Ma l' importante che nessuno ci vada a caccia! Abusivismo anche co posti di lavoro(guardia parchi) che non fanno un bel' amato piffero ma che sono il frutto di scambio dei politici con i sindaci dei comuni interessati! In somma...la camorra e 'anche questa !
Finirà' a si se finirà' tutto questo!

da Pasquino  20/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Con la crisi giovani senza lavoro pochi i soldi disponibili i parchi li vadano a fare in libia cosi chiudiamo la storia dei clandestini.......Ora si sa che la parola parco vuol dire vietare tutto non essere più padroni neanche dei tuoi possedimenti,vincoli di qua vincoli di la........è ora di dire basta.Aproposito i dirigenti dei parchi per chi non lo sapesse sono tutti i trombati della politica.Non sanno dove metterli li piazzano in queste amministrazioni.Un saluto da chi ama la caccia coi setter e a tutti gli amici cacciatori

da setter '63  20/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Quando si pubblicano post come questo di Zunino sui parchi, la cosa che più mi fa incavolare è che si vedono sempre pochi frequentatori del sito a dire la loro. Ma vi sembra il caso di astenervi dal commentare per far capire che siamo in molti ad averne le scatole piene di come vengono istituiti sul territorio senza badare a spese ne a limitarsi all’essenziale altrimenti si fanno danni e non solo economici ? Oltretutto togliendo i migliori territori alla caccia. O forse solo in Campania sono stati istituiti più parchi, ZPS, SIC, pSic, che industrie per dare lavoro a migliaia di disoccupati e giovani senza lavoro, con la pace dei nostri cari amministratori della UE e poi dei nostri amministratori. A me risulta che sono 125 parchi regionali e 25 parchi nazionali in tutta italia e sembra che ancora non bastino, ma dove cazzo andate a caccia !! Su questi siti di caccia si parla solo a vanvera facendo la guerra a più non posso a chi sta cercando di fare qualcosa di nuovo e di buono per la caccia. Mah…! Sarà, ma quello che ci aspetta poiché adesso non sono rose in appresso con questo andazzo, sicuramente saranno cetrioli, auguri e buon pro vi faccia ! Cordialità

da jamesin  20/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Ma avercelo come ministro di qualcosa, qualsiasi cosa, Franco Zunino, è veramente chiedere troppo, nè??!!

da Ezio  19/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Ottima analisi.............niente da aggiungere.

da SCIROCCO  19/03/2015

Re: UN PARCO… PER MORIRE!

Ne sanno qualcosa anche i cittadini dei 15 comuni ricadenti nel Parco regionale dei Castelli Romani, che per ogni quisquilia o movimento devono rendere conto al Direttore del parco, se uno guarda nel sito troverà una pagina intera di Acrobat document con i moduli da stampare per le autorizzazioni di ogni genere con relativa tassa da pagare, ultima gabella i 5 euro per il lasciapassare delle armi dei cacciatori residenti nel parco che vi transitano, come se il nostro porto d'armi firmato dal Questore di Roma e valido in tutta Italia ed in Europa, sia da meno. Questo mentre il Parco langue con ile discariche a cielo aperto che ogni tanto compaiono, ma che li restano per anni, immobili, ingestiti, questo sono i parchi regionali. Ci pensassero non una, ma mille volte i sindaci e i cittadini di Morolo, Sgurgola & Co prima di firmare per questo inutile e dispendioso nuovo poltronificio ciociaro.

da giannimr  19/03/2015
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