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20/01/2015 

A partire dal prossimo anno scolastico, dalla materna alla secondaria superiore, l’educazione ambientale diventerà una materia obbligatoria. Le linee guida di questo importante progetto sono pronte: si studierà il riciclo dei rifiuti, la tutela del mare e del territorio, la biodiversità, l’alimentazione sostenibile, argomento, quest’ultimo, pienamente in linea con il programma per una concezione della natura che protenda ad un interesse più profondo e legato al territorio.

L’idea è del Ministero dell’Ambiente che ha lavorato in sinergia con quello dell’Istruzione per delinearne l’applicazione ai diversi gradi scolastici.

L’appuntamento è importante, direi fondamentale per un approccio alla natura ed alla sua salvaguardia che non dipenda più, come succede adesso, dagli stati emozionali del singolo volontario militante in qualche associazione protezionistica che, tra un album di figurine degli animali della Walt Disney ed un orsacchiotto di peluche che finanzia i già corposi bilanci milionari di certe holding ambientaliste, spiega una realtà non realtà, una natura non natura, una salvaguardia ambientale che non è affatto salvaguardia ma, spesse volte, annientamento della stessa.

L’approccio a questa materia di studio, nel rispetto dei vari gradi scolastici, non può che essere scientifico e quest’ora settimanale di istruzione può veramente cambiare le sorti di un paese che da un punto di vista ambientalistico, si affida ora alle voci dei media, a quelle dei venditori di fumo, dei giornalisti sensazionalistici, di alcuni programmi TV che proiettano documenti che con un minimo di preparazione ambientale, si scoprono palesemente falsi. Studiando la fisica abbiamo imparato che il mondo è governato da leggi dimostrabili scientificamente e, come diceva Popper, una legge vale se resiste agli attacchi di chi, altrettanto scientificamente, ne dimostra il contrario; a differenza del dogma (quel che succede ora con le notizie animaliste buttate in pasto all’opinione pubblica) che viene assunto quale verità assoluta, senza prove e senza possibilità di replica. Insegnando la “scienza della natura” ai nostri figli, essi impareranno ben presto a distinguere il falso dal vero; non saranno più preda di chi ora con aria serafica può permettersi di raccontare quel che vuole, instillando nelle menti una concezione della natura che non trova minima corrispondenza nella realtà.

Sono ottimista e felice di questa svolta educativa, era ora! La mia fiducia deriva dal fatto che è il Ministero dell’Ambiente che ha voluto questa cosa. Lo stesso Ministero che ha emanato ad esempio delle linee guida, approvate scientificamente, per l’eradicazione della nutria, tra le prime specie al mondo a causare perdita di biodiversità; lo stesso Ministero che approva, sempre scientificamente, i piani di controllo degli ungulati, finora chiamati bambi. E’ necessario che a scuola si spieghi perché sono importanti quelle linee guida, perché la nutria va eradicata, cosa causa un sovrannumero di cervi o caprioli in una foresta, perché alcune specie sono cacciabili ed altre no, perché i metodi fantasiosi di cattura non cruenta tanto paventati dagli animalisti non possono essere applicati ed a volte proprio non esistono. Lo dovrà fare, appunto, scientificamente, con personale preparato e libri atti a questo scopo che non smentiscano le linee guida dettate dal Ministero stesso. A queste condizioni non c’è più spazio per i bugiardi perché verranno smentiti dalla “matematica”.

Le nostre associazioni a difesa della Cultura Rurale avranno l’importante compito di vigilare sui testi scolastici e sugli insegnanti affinché venga sempre garantita una preparazione ambientale strettamente legata ai passi che compie la scienza.

In questi termini, la novità potrebbe rappresentare per l’Italia la svolta ambientalista che l’avvicina finalmente agli altri paesi europei e la fa uscire da questa sorta di medioevo ecologico cui era piombata con l’avvento dell’ideologia animalista.
 

Massimo Zaratin

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9 commenti finora...

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

Un occasione certo da non perdere,però visto che a pensar male si fa peccato ma poi ci si azzecca ,non sarebbe il caso di richiedere una copia di questo libro? magari prima che lo consegnino in tutte le scuole per verificare che non siano piene di fandonie .Ho due figliole dell'età interessata,non vorrei che tutti gli sforzi fin qui fatti diventassero vani

da passatore  20/02/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

gent.mo M.Zaratin
questa è veramente un'occasione da non perdere! sono d'accordo con lei, le cose da dire sarebbero davvero molte, educative per le nuove generazioni, pur nel rispetto delle disparate opinioni. Purtroppo non sono ottimista quanto lei. nel nostro bel paese è abituale che le buone intenzioni iniziali siano distorte e corrotte da chi da più voce alle sue idee. il problema, secondo me è che noi cacciatori ci limitiamo a comunicare e sfogarci fra di di noi, mentre i nostri antagonisti hanno fortemente accesso all'opinione pubblica e le propinano un sacco di ....................
ORA come potremmo fare per aver accesso anche noi all'opinione pubblica, studenti inclusi? come condizionare gli insegnanti, in gran parte anticaccia, a tenere un approccio imparziale sull'argomento?a queste domande non saprei rispondere da solo, e ringrazierei chi avesse proposte da fare.

da lupozoppo  05/02/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

secondo dati eurispes, i vegani in italia sono più o meno dimezzati; da 1,1% allo 0,6%. crescono invece i vegetariani, passati dal 4,9 al 6,4. ma come ha fatto notare una ricerca di slowfood, la maggior parte di questi eccentrici lo fa per dimagrire. altro che filosofia di vita. la chiamerei filosofia del giro-vita.

da bombolo  27/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

non ci sarà niente da fare quando andrà in porto la gran porcata. i politici tutti che ci ritroviamo, meritano solo la fucilazione alla schiena per altissimo TRADIMENTO nei confronti della patria e degli ITALIANI!!!l MEDITATE GENTE MEDITATE. i bolscevici ora come ora esistono solo nella nostra ormai morente ITALIA. SALUTE A TUTTI WWW LA CACCIA ALLA FACCIACCIA DI CHI CI VUOLE MORTI. (quegli scemi idioti che non sanno se un animale ha la coda davanti o dietro) salute a tutti e tante belle cose carlo.

da carlo48 xbretonre  25/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

Potrebbe essere l'occasione buona per riabilitare correttamente la figura del cacciatore moderno in linea con i tempi. Questo sarà possibile se le associazioni venatorie sapranno fare tesoro di una simile iniziativa mobilitandosi per partecipare alla stesura dei testi di riferimento e alla preparazione del personale insegnante. Contrariamente se questa mobilitazione non avvenisse, suppongo che sarà dura e a quel punto dovremmo prendercela con le associazioni venatorie e i politici di riferimento rendendo a Cesare quello che è di Cesare !!!

da bretonre  25/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

questa è l" ultima sporcacciata all"italiana. ho 46 licenze, ne ho sentite e viste di tutti icolori contro di noi. se và in porto questa m...a è la volta buona che in poco tempo, la caccia non esisterà piu. guardate che mafia ci governa. salute a tutti .

da carlo48  24/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

Purtroppo ha ragione Pasquino, l'idea è buona, il problema è chi sarà chiamato a tradurla in pratica, cioè gli insegnanti, caro Massimo!

da 100%cacciatore  24/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

Sicuramente insegneranno per prima cosa ...che i cacciatori sono tutti assassini....come hanno già fatto da 20 anni a questa parte,e poi chi si sentirà in grado di insegnare agli altri questa materia? La maggior parte di questi signori....non sa' distinguere un pero da una quercia A!

da Pasqino  23/01/2015

Re: Educazione ambientale a scuola: occasione da non perdere!

Ti leggo ottimista e mi fà piacere. Ho solo una domanda : il ministro, per i futuri testi da consagnare agli alunni, chiederà parere al wwf oppure ad acr? Da questo potremmo capire in che direzione andrà l'insegnamento che verrà profuso ai giovani studenti.

da igor radere  21/01/2015
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