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07/01/2014 

Qualcuno deve fermali…. È così che iniziava un mio breve articolo di poco tempo fa. Lo scritto di allora era frutto e risposta a un intervento del mondo animalista riguardo alla loro posizione ostile verso la caccia; avevo voluto in quella circostanza, radiografare e approfondire alcune loro posizioni  ideologiche, fortemente in contraddizione verso alcuni loro comportamenti.
 
Per questo mio modesto intervento ebbero a scrivere molti insulti, indirizzando verso la mia persona anche rabbiose minacce di morte! Ma questa è vicenda passata. La stessa sorte, per quanto riguarda il livello degli insulti, è accaduta di recente a Caterina Simonsen, la giovane 25 enne studente di veterinaria in quel di Padova. La giovane in questione, affetta da quattro malattie genetiche rare, è rea, a detta di alcuni esponenti animalisti, di aver ringraziato la sperimentazione sugli animali, i cui risultati, tradotti in elementi farmacologici le hanno salvato la vita. Tutto ciò in buona sostanza le  permettono di vivere e anche sperare in una futura guarigione.

La giovane, offesa in modo grave e volgare sul proprio profilo Facebook, è stata minacciata di morte da chi, ancora una volta, ha anteposto la vita degli animali a quella delle persone. Mi aspettavo, almeno in questa circostanza visto il coinvolgimento di una persona gravemente ammalata, una decisa presa di posizione da parte dei Ministeri deputati a questo delicato compito. Ancora una volta invece, nulla. Resto allibita da questo silenzio, indignata, arrabbiata e offesa dalla mancata presa di posizione delle Istituzioni, che dovrebbero, proprio perché Istituzione, almeno in questi casi stringersi a sostegno e conforto verso chi già vive nella quotidiana sventura. Chissà! Mi auguro almeno che questo silenzio non sia frutto d’indegni calcoli elettorali…. anche se il dubbio mi tormenta. A un osservatore attento però certo non possono sfuggire alcuni aspetti che, pur nei limiti che separano le vicende di carattere venatorio da quelle della sofferenza umana, hanno un denominatore comune: la filosofia dettata dal mondo animalista, che accomuna le bestie con il genere umano. Un recente simposio, il cui tema principale mirava ad analizzare e ad approfondire il rapporto tra l’uomo e l’animale sotto l’aspetto etico e legislativo, si è concluso con la convinzione… quantomeno dei relatori…..,che l’aumento dell’affezione verso il mondo animale è proporzionale al grado di benessere della società.
 
Se ciò fosse vero, scandagliando a ritroso nella storia, dovremmo recuperare aspetti improntati alla custodia dell’umano, magari a scapito degli animali. Non è così. Almeno in molti casi non lo è stato. Si veda come negli anni bui della storia moderna che riguarda l’Europa, essa sia costellata da esempi che contrappongono l’utilizzo della vita umana a quella animale, anche nella sperimentazione. Il Dottor Josef Mengele ad esempio, tristemente noto come “Angelo della morte” iniziò i suoi esperimenti sulle cavie… per poi continuare gli stessi esperimenti su bambini e giovinetti alimentando così l’orrore dell’Olocausto. Anch’esso, come il diretto superiore Adolf Hitler, simpatizzava più per le bestie che per gli uomini.

E’ forse per l’emulazione di questi carnefici che nella farneticante antologia d’insulti trasmessi nel web, alcuni animalisti nostrani preferirebbero salvare il proprio pesce rosso piuttosto che Caterina? O altri ancora che, delirando, propongono in modo animalesco la sperimentazione su delinquenti e carcerati? Ma il buon senso, almeno quello di cui si vantano e se ne ritengono ricchi i nostri ultimi governanti, dov’è andato a finire?  E si continua così in questo girone infernale, dove l’ipocrisia fa da padrona, dove gli interessi personali vengono spacciati come necessità di tutta la società. E allora magari si tenta di recuperare spazi elettorali persi, aimè, in vicende giudiziarie, facendosi fotografare con in braccio il cagnolino Dudù, creando anche per ovvia convenienza, Forza Dudù…sito per cani sfortunati. Ma non è il solo che si diletta in qualunquismo, altri che immeritatamente hanno preso il suo posto sembrano inclini a una raccolta di consensi attraverso l’immagine del buon padre di famiglia con in braccio il cagnolino, di nome Trozzi stavolta e ne abbiamo esempi  anche nell’opposizione tanto per non perdere il passo!  
 
A questo punto potrei tentare anch’io la carriera politica presentandomi a Montecitorio con la gabbia dei canarini. Potrebbe esser un successone, visto che anche la famosa soubrette parzialmente comica che imperversa su canale tre, profumatamente pagata con il nostro canone, è in grado di suggerire al Comune di Roma la soluzione all’annoso problema sulla cacca degli storni….si proceda a potare i platani dice, in modo che mancando d’appoggio gli stessi vadano altrove… per i loro bisogni. Poveri storni.
 
Ma è sull’argomento specifico che riguarda Caterina che il silenzio di questa classe dirigente fa rumore, ci assorda tutti. Ed è una cosa seria, qui non c’è niente di ridicolo. In questo caso è la loro prudenza ad esporsi nel difendere con vigore i valori sacrosanti che ci manca, e sono certa che il tutto vien fatto per non inimicarsi consensi, anche se ignobili ma pur sempre consensi numerici. E’ terribile ed osceno. C’è ne sarebbero di cose da dire per tutti loro, destra, sinistra e centro. Ma in fine, rimanendo in tema mi chiedo dubbiosa: chissà se queste persone che si dichiarano amanti degli animali, al punto di scendere sul “sentiero di guerra” per ostacolarne l’utilizzo nella sperimentazione offendendo e minacciando per difendere il loro credo, in caso di malattia, proprio per scrupolo di coscienza, rifiuteranno come gesto estremo l’uso di farmaci ottenuti con questi metodi a loro avversi?
 

Lara Leporatti

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12 commenti finora...

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Ho un'amica animalista , non è sciocca però vive in un piccolo appartamento con 4 gatti ed un cane molto anziano . Casino , sporcizia e gomitoli di pelo disseminati ovunque , il tutto condito dalle flatulenze dell'adorato cane . Lei stessa si pone in secondo piano rispetto ai suoi adorati animali ( prima devono stare bene loro , per loro mi ucciderei e cose del genere ) e ovviamente l'intera famiglia umana è cattiva e malvagia e scemenze simili ..... ho provato a farla ragionare su una banalissima realtà : quando ha davvero bisogno di aiuto si rivolge ( logicamente ) a delle persone , cioè a degli umani ( come lei ) che magari sono cacciatori e non animalisti ( ma che vuole dire animalista ? .... ) e le ho chiesto se quando parla ai suoi ( i SUOI animali .... una proprietà come lo sono i mobili ) gli rispondono magari in un buon italiano e se i SUOI animali che considera superiori a tutti i membri della specie umana sono in grado di sostituirle una lampadina bruciata o di dosarle le medicine che deve prendere per stare bene ... beh , l'universo intero si è accartocciato , il mondo è caduto e penso di avere perso un'amica ...

da Daniel  25/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Io penso che se gli animali potessero parlare e scegliere se essere difesi da un animalista o da uno di noi sceglierebbero uno di noi.

da Aldo  22/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

ma quando vedremo uno di quetsi "pazzi" arrestato? mai!!

da Gianni  09/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

La tua analisi è totalmente lucida e condivisibile. In merito alla vicenda Caterina, in particolare, si era sviluppato anche su queste pagine un inevitabile dibattito, al quale ho preso parte, improvvisamente ed inspiegabilmente ritirato e fatto scomparire dalla redazione. Non ne conosco i motivi, che spero ed immagino validi, ma sarebbe stato un momento di chiare prese di posizione e solidarietà, senza se e senza ma da parte di tutti, a prescindere dall'essere cacciatori o meno.

da Sergio Ventura  08/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Brava Lara, hai pienamente ragione...I nostri politici, tutti nessuno escluso, fanno schifo...Su certi argomenti dove il dovere,in quanto ministri del popolo, imporrebbe loro di prendere chiare posizioni, per paura di sbilanciarsi e non prendere voti, nascondono la testa sotto la sabbia come gli struzzi, aspettando che il passare del tempo, porti tutto nel dimenticatoio..... Dovrebbero essere schifati da loro stessi, ma la vergogna a loro è sconosciuta...

da Calibro 20  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Brava Lara, condivido in toto le tue riflessioni !!!

da Massimo Tonelli  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Brava Lara.

da FRANCESCO47  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Questi sono i NOSTRI ragazzi!! Lara c'è!! :-) Tu e tutti gli altri giovani che siete il nuovo corso della "caccia & dintorni" , tenetevi in contatto su facebook o dove meglio vi aggrada, al fine di veicolare quanto più possibile idee ed iniziative. Forza e coraggio fiulin e fiuline!!! ;-)

da Ezio  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Hanno ragione i ricercatori: finche l'essere umano ,nonostante la crisi evidente, si danna per possedere l'ultima creazione elettronica che di telefono non ha più nemmeno l'aspetto , o l'ultimo grido in fatto di moda concernente il cappottino per il bassotto, e ascolta estasiato la notizia tanto attesa sull'uscita dell'ultimo ritrovato in crocchette per il cane , senza preoccuparsi se domani avrà il pane in tavola o il figlio troverà lavoro e futuro come diritto alla vita stessa: dove vogliamo andare ? Di cosa vogliamo parlare ? Sono convinto che di questo passo la fine è vicina e imprescindibile . Fine intesa non come morte, forse, sicuramente capitolo ultimo dell'evoluzione umana . Siamo destinati ad estinguerci. Ma prima : saranno lacrime e sangue per tutti. E non verranno i dolori da questo o quel vulcano o dal terremoto devastante. Il male si manifesterà sotto forma di ideologie estremamente pericolose e devastanti, non necessariamente totalitarie come da storia passata ; saranno ancor più pericolose e nefaste . Prepariamoci... oppure accendiamo i cervelli e combattiamo tutta questa ignoranza . Ne va della vita della nostra specie .

da Renzo  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

brava lara,complimenti ed un abbraccione

da luigi santinoceto  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

Sono del parere che noi cacciatori, qualunque sia la preferenza politica, dovremmo unirci, di dx , di sx di qualsiasi direzione politica, unirci e conbattere fianco a fianco, senza lasciarci influenzare dalle promesse di uno o dell'altro, perchè noi lo facciamo per passione loro per la poltrona.probabilmente se non avessero compensi e agevolazioni stratosferici forse scemerebbe anche la loro voglia di propaganda. di una cosa sono convinto uniti si vince e solo uniti si può ottenere RISPETTO.

da Andrea  07/01/2014

Re: E’ ancora tempo di ipocrisie

occorre dargli il gisuto nome "DISCIRMINAZIONE RAZZIALE" e dovrebbe essere punita con la reclusione ma questo non succede mai, perchè? fatevi delle domande ragazzi ma sopratutto una lobby "forte" come quella dei cacciatori che non trovi degli avvocati in gamba da DIFENDERSI da questi attacchi mi fa molto pensare. Ma quello che più mi sorprende e che facciano in continuazione guardie zoofile volontarie con persone dalla "dubbia" personalità senza il parere di uno psichiatra non va molto bene. Rilasciare un decreto a certa gente è un pericolo per tuttta la società e questi sono i frutti di troppo "liberismo" contro la nostra categoria.

da Marcus  07/01/2014
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