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11/07/2013 

Nel nostro giro di osservazione sui calendari venatori approvati per la stagione 2013-2014 pensavamo di averle viste un po’ di tutti i colori, ma quello che ha combinato la regione Basilicata nella stesura del proprio calendario venatorio le batte tutte.
Abbiamo già visto contingentazioni su specie di vario tipo ma quella sul tordo (quale?)  ancora mancava; già avevamo rilevato che la regione Lazio aveva contingentato in modo improprio, in quanto non richiesto da nessuno, nemmeno da ISPRA, alcune specie di  anatidi, ma la regione Basilicata è riuscita a fare di peggio.

Analizziamo nel dettaglio le scelte fatte dall’amministrazione nella stesura del calendario che secondo noi possono essere improprie e non proprio imparziali:

ANATIDI: non si  capisce come mai l’apertura a tali specie venga posticipata al 2 ottobre dato che, è vero che tale indicazione è consigliata da ISPRA, ma è altrettanto vero che la normativa statale legge 157/92 art. 18 e le indicazioni comunitarie fornite nel documento KC dicono altro, tale posizione ampiamente consolidata dalle varie sentenze dei TAR di altre Regioni.

Non si capisce anche come mai venga esclusa la specie Moretta dato  che ISPRA non ne da’ una valida motivazione scientifica, mentre esistono dati e sentenze che ne avallano il prelievo oculato.

Passiamo ora a “contingentamento selvaggio”, le specie di anatidi che andrebbero sottoposte alla contingentazione dei carnieri (lo ripetiamo per l’ennesima volta) sono, come da nota MIPAAF   0008600 del 17/04/2012  e dall’iSPRA nella guida alla stesura dei calendari, esclusivamente il Codone, quindi non si capisce in virtù di quali sopravvenute esigenze scientifiche e ambientali vengono contingentate tutte le specie di anatidi con limiti a dir poco “ridicoli” (2 capi giornalieri e 25 annuali).

TURDIDI: non si capisce come mai la Regione ignori la possibilità di utilizzare per i tre turdidi dati riferiti alla realtà regionale (posizione utilizzata in altre regioni e legittimata dai vari TAR Regionali che si sono espressi nel merito); tali dati permetterebbero alla Regione di portare la data di chiusura del prelievo venatorio ai tre turdidi al 31 gennaio rimanendo nei parametri dei dettami europei      ( vedi guida U.E. par.2.7.10 e direttiva uccelli art.7 comma 4) e in quelli dell’art 18 della legge nazionale 157/92 così come modificato dalla legge comunitaria del 2009.

Nel dettaglio: per il Sassello non ci sono problemi dato che con l’applicazione della decade di sovrapposizione sull’indicazione fornita dal documento KC si arriva tranquillamente al 31 gennaio.

Per la Cesena si può utilizzare il par. 2.7.10 della guida alla direttiva U.E. dato che in mancanza di specifici dati regionali è possibile utilizzare dati alternativi riferiti alla realtà nazionale (ampiamente disponibili).

Per il Bottaccio esiste una specifica tabella di ricattura ISPRA, per il sud Italia, che giustifica ampiamente il prelievo della specie fino al  31 gennaio. La pubblicazione scientifica è “ANDREOTTI A., BENDINI L., PIACENTINI D & SPINA F., 1999 - The role of Italy within the Song Thrush Turdus philomelos migratory system analysed on the basis of ringing recovery data.Die Wogelwarte, band 40. Hieft 1-2.”.

E’ qui sui Turdidi che “contingentamento selvaggio” dà il meglio di se, come già detto per gli anatidi, tale prescrizione non è richiesta da nessuno e tutti gli indicatori scientifici danno tutte e tre le specie in buono stato, IUCN le classifica least concern e anche Bird-Life (notoriamente non proprio filo venatoria) le indica senza problemi.

I limiti annuali scelti (50 capi) poi per delle specie di così ampio interesse venatorio sono assolutamente assurdi, al limite per un cacciatore che si dedica a tali specie la stagione venatoria si potrebbe considerare conclusa in 4 uscite.

P.S. la regione poi ci dovrebbe spiegare quali dei 3 turdidi intende contingentare dato che nella delibera viene genericamente indicato “Tordo”, allora al limite, dovremmo pensare che per la Cesena tali limiti non valgono dato che non è menzionata.

COLOMBACCIO: l’apertura al 2 ottobre può essere giustificata esclusivamente se si concedono i 10 a febbraio (per rispettare l’arco temporale massimo da rispettare legge 157/92).

QUAGLIA E TORTORA: la regione anticipa la chiusura a tali specie al 30 ottobre, ora se la cosa al limite si può accettare per la Tortora (per morivi oggettivi) non lo si può per la Quaglia, dato che i riferimenti legislativi comunitari e nazionali permettono di mantenere i limiti temporali di prelievo a quelli previsti nell’art. 18 della legge nazionale 157/92, anche in virtù di uno studio LIPU che dà la Quaglia in aumento in Italia come nidificante e svernante; alcuni regioni hanno oculatamente utilizzato tale studio per aumentare i carnieri e i periodi di prelievo venatorio consigliati da ISPRA per tale specie.

In chiusura poi ci sono certe scelte che lasciano basiti, per paradosso si è mantenuta l’apertura all’allodola al 15 settembre, specie per la quale esiste il piano di gestione internazionale, non rispettando nemmeno le indicazioni ISPRA mentre si sono aperti gli anatidi al 2 ottobre pur non essendo giustificata dal KC tale scelta di ritardarne l’apertura.

Sembreremo ripetitivi ma anche qui queste scelte appaiono sostanzialmente preconcette nei riguardi dell’attività venatoria e non trovano nessuna giustificazione di tipo Tecnico e Giuridico !
 

                                    
UFFICIO TECNICO LEGISLATIVO FAUNA SELVATICA A.N.L.C.
Emiliano Amore
Alessandro Cannas

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10 commenti finora...

Re: IL BUONSENSO LATITA

sono rossi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e ignoranti .

da ezio da mathi  21/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

Il problema va ribaltato, quando le associazioni venatorie incominciando a fare vera opposizione ai calendari, citando in giudizio le regioni. ?

da luxcb  21/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

L'ufficio tecnico dell'ANLC è l'unico che riesce a spendere le sue competenze per tutelare i nostri calendari, Amore e Cannas dovreste rispondere agli animalisti che incalzano sulla Regione Lazio.

da Geppo70  16/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

Si, ma noi simo italiani... parole ,parole, parole...

da gianbottaccio  16/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

X GEPPO. CONDIVIDO A PIENO CIO' CHE DICI SULLE NS RIMOSTRANZE SUI VARI SITI, DOVREMMO PERCIO' DIMOSTRARE IN PIAZZA, PRENDENDO SPUNTO DA QUELLO CHE HANNO FATTO E OTTENUTO IN FRANCIA, UNITI TUTTI SOLO PER SALVARE LA NS PASSIONE.

da JEFF 1956  12/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

x Jeff. Il mio intervento non ha considerato affatto il tuo "post", proseguiva su quanto già osservato da "CP" e con il quale sono d'accordo.
Per il resto (forse serve dirlo) sottolineo la mia ironia nei confronti del personale impiegato che se, senza faziosità, asservisse coerentemente gli interessi della collettività (sono remunerati per questo) saremmo ben lontani da quel clima di sospetto e di senza speranza che ci vuole attanagliare.
Fate caso a quanti interventi, nei nostri siti (questo compreso), sono solo di rimostranza, insoddisfazione, frustrazione e rassegnazione; non penso che i cacciatori siano solo dei lamentosi, ritengo ci sia, ormai assodata, una scarsa fiducia nei rappresentanti di categorie e nelle istituzioni....né queste fanno di tutto per dissipare le nostre paure.
Cordialità

da Geppo 70  12/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

NON HO CAPITO SE IRONIZZI O MENO, MA QUELLO CHE HO CHIESTO NON HA NULLA A CHE VEDERE SULLA PROFESSIONALITA' DEL PERSONALE IMPIEGATO IN QUESTO SETTORE.

da JEFF 1956  12/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

Costi così elevati per il tesserino della Basilicata si spiegano per la profusione dell'impegno,dei rappresentanti dell'ufficio caccia e dell'assessorato competente, teso a garantire ai cittadini cacciatori un equa fruizione della caccia in Lucania. Se i costi sono così alti...significherà che i responsabili della regione Basilicata saranno inappuntabili, preparati e anche non faziosi. :)

da Geppo 70  12/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

AL MOMENTO DELLA RICHIESTA, PER L'AMMISSIONE NELL'ATC DI MATERA E' INDICATO L'IMPORTO DI EURO 75,00 ORA TALE IMPORTO E' RADDOPPIATO COSA DICE LA LEGGE IN MERITO. SI DEVE RISPETTARE QUANTO INDICATO INIZIALMENTE O E' FACOLTA' DELLA REGIONE VARIARE L'IMPORTO?

da JEFF 1956  12/07/2013

Re: IL BUONSENSO LATITA

come giustificare il costo del tesserino venatorio mensile in Basilicata di £150000 ? Ecco spiegato l'arcano. grazie sig. Emiliano e sig.Alessandro ,saluti da pietro

da cp  11/07/2013
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