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16/07/2012 

Vado spesso in val di Vara, a trovare parenti. Abitano in uno di quei paesini rotondi e preziosi come le perle, che fanno da cappello alle colline puntute di questo polmone verde della Liguria. Da lassù si vedono le Alpi Apuane, si intuisce Livorno, si distingue la Gorgona e spesso anche la Corsica. Oggi il Vara, un meraviglioso fiume, è stato regimentato dalla diga dell’ Enel di Ponte Santa Margherita, che in molti tratti ha ridotto il suo letto in una pietraia rovente, limitandone la vita e le attività sportive, che ora ne rimangono condizionate dalla gestione delle aperture programmate della diga che durante la bella stagione avvengono in economia. Sarebbe uno spunto mica male per riflettere che questa opera produttiva di energia elettrica potrebbe oggi essere sostituita, ricoprendo uno o due versanti di una delle tante colline ripide ed inospitali e dove la processionaria ha disastrato il territorio, di pannelli solari, restituendo alla spontaneità della natura questo fiume famoso in tutto il mondo per lo sport del rafting e del canoismo.  

Lungo la provinciale, passato un ponte, incrociamo un plotoncino di ragazzini: arrivando da dietro si notano alcuni animali, sono incuriosito, rallentiamo, anche per sicurezza. Ci sono tre asinelli e un grosso cane nero, ognuno porta sulla schiena un basto leggero a cui sono legati gli zaini, il basto del cane ha due tasche laterali in stile ‘protezione civile’, camminano tutti in fila indiana e di buona lena, ragazzi e animali, ordinatamente, senza debordare sulla carreggiata, le facce serie, impegnate,  concentrati e  coscienti del rischio e degli eventuali disagi che una distrazione può sempre causare in quelle condizioni, guidati da una persona che porta sul fianco, in cima ad una canna imbastita nello zaino, una bandiera, non un gagliardetto, la bandiera di Lega Ambiente.  Devo confessare che sono ammirato da questa dimostrazione di educata organizzazione, ci sono dei bambini nel gruppo e non è certo una gita scolastica, le scuole sono chiuse già da un mese. Mi riprometto, a tempo debito, di visitare il loro sito sul web per capire meglio cosa  si ripromettono di fare durante simili scampagnate. Contemporaneamente penso da cacciatore, a  iniziative simili di cui sempre più leggo, promosse da ambienti venatori, sebbene meno capillari e più a macchia di leopardo.  

Ambientalismo Scientifico… e senza fini di lucro, mantenuto dall‘ impegno volontario di migliaia di cittadini: ecco cosa fa questa Lega. I numeri sono da brivido, se ritengo che queste organizzazioni possano essere nemiche del mondo venatorio. Ma c’è molto peggio se rifletto sul fatto che sempre più cacciatori si auto propongono come gli unici legittimati a dirsi conoscitori dell’ ambiente naturale che ci circonda. Ho sempre pensato che l’ ambiente naturale sia frequentato da persone che di animali e piante ne sappiano spesso più di qualsiasi esperto cacciatore. Durante qualche passeggiata in campagna, a caccia chiusa, incrociando altre persone, ci si ferma brevemente per uno scambio cortese, che  a volte, prendendo spunto da curiosità o battute, diventa una vera conversazione, lui comunissimo cittadino  da una parte, io cacciatore dall’ altra, a volte un’ occasione per apprendere. Arrivato   ai convenevoli del saluto lancio la frecciata e mi dichiaro cacciatore, tanto per vedere che effetto fa. Non me ne sono mai dovuto pentire, anche se la casistica personale è così bassa da non valere statisticamente, però considero che ci siamo parlati, stretta la mano, coscienti di esserci incontrati nella medesima condivisone. Mi chiedo cosa avrebbe potuto mettere contro di me una di queste persone, forse solo la caccia? quella che faccio io, o che certamente fanno moltissimi altri cacciatori, sicuramente ancor più corretti di me?  comprendo però anche che ci siano persone che con noi non vogliano avere a che fare. So che se qualcosa non cambiasse rischiamo di perdere sempre più l’ attenzione di un mondo che non è  diverso dal nostro, persi nella convinzione che differenti culture siano reciprocamente invasive.   Devo spesso ammettere le ragioni di  colui che, a caccia aperta, ci vuole fuori dai suoi terreni, lontano dalle sue case. Faccio fatica a dargli ragione ma capisco perfettamente, intuisco a chi alludono queste persone,  nelle loro denunce, che mi fanno sentire palpabile la grettezza e l’ arroganza che spesso si incontra nel nostro mondo. Nel 2010, dopo 30 anni esatti, sono tornato a rinnovare il PA, il mondo venatorio che ho ritrovato in Italia è disgustoso: frazionato, scosso da invidie, gelosie, rancori, fazioni politiche e borghesi, pervase spesso dall’ insipienza e dall’ egoismo che ne hanno minato ogni fascino esteriore. Solo noi e sempre con maggiore difficoltà ne subiamo il fascino e troppo spesso lo usiamo come teatro della nostra vanagloria usando fraseggi e argomenti più degni del ‘bar dello sport‘. Tra di noi rischiamo di diventare inguardabili a chi ci osserva da fuori, come gli abitanti di un ghetto abbandonati a se stessi.

 
Fromboliere

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74 commenti finora...

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... allego copia mia email: Egr. Signori, dal blog del portale Bighunter, dal titolo ' L' affanno del cacciatore', da me redatto con nickname 'Fromboliere', leggo a firma di tale 'Marcello', accuse generalizzate sia nei vostri confronti come in quelli di alcuni dei vostri presidenti ed associati. So che chiedere un vostro intervento in merito è probabilmente chiedere troppo, ciò non ostante rimango in attesa di una vostra, anche se breve, presa di posizione.

da Fromboliere  01/08/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

anche lei è rintracciabile.

da marcello  31/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

sig, marcello, marino, arturo, comunque voglia chiamarsi lei saprà bene di essere comunque rintracciabile. Ora le consiglio di chiudere, chiuda lei, le conviene, ma prima ritiri tutte le accuse che, incautamente, ha rivolto verso gli atc, la loro organizzazione e i loro presidenti. Lo faccia prima che segnali i suoi commenti al sito www.atcitalia.info. per lo meno vedremo se sono così inefficienti come lei dice, anche nel difendersi dalle accuse

da Fromboliere  23/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

:-)))) .... ora non ho tempo... devo andare... nel New Jersey :-)))))))) ma lei ce l' ha un' azienda biologica nel New Jersey?? :-)))))))) allora cosa parla a fare?? :-))))))))) si guardi i grafici, quelli che stanno sulla spalliera del suo letto.... quelli della febbre che la divora! :-))))))))))))))))))))))))))))))))))))

da Fromboliere  23/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

ma cosa centra? ma sa leggere? oppure la sua boria è tale da non comprendere nulla ? ma chi se ne frega del suo atc lo so dove caccia so come funziona ma fa lo stesso . Allora cerchi di far girare le uniche due rotelle ( scassate) del suo medio cervello: SE NON CONOSCE LE REALTà FUORI DALLA SUA COME FA AD ESSERE IL PORTAVOCE DELLA CACCIA ITALIANA ... Comiico, ci sono degli ottimi farmaci in commercio per far funzionare meglio le rotelle, ne faccia uso è arrivato il momento. Sono contento che lo fatta divertire aiuatre gli anziani in quetso periodo estivo è molto imporatnte ed un lavoro socialmente utile . Chiude o non chiude?

da marcello  23/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

fin' ora il comico l' ha fatto lei, io mi sono solo divertito... ma ci vuole cervello anche per fare il comico e ridere dietro agli scocchi è un gioco che dura poco. Se fosse stato a scuola le avrebbero insegnato.... cosaaaa? le equazioniiiiii!!!! 1 iscrizione in 1 regione che ha 1 solo atc, che la ricomprende interamente, unico caso in Italia=cacciare, al costo di 1 sola iscrizione, liberamente in uno territorio che corrisponde a molti atc, come hanno le rimanenti regioni italiane!! si iscriva ad un corso serale :-)))))))))))))))

da Fromboliere  22/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

lo so che fa di mestiere il comico e le viene molto bene. le menti infeirori come la sua sono sempre agitate quando non riescono a prevalere , si rilassiiiiii , cacciatorino della domeica bye bye

da marcello  22/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

il blog è chiuso... ma le comiche sono sempre aperte!!! :-)))))) l' unica cosa che ci ha fatto sapere di lei è che la cacciano, lei è un cacciatore.... cacciato :-)))) l' unico apporto che ha fornito è improntato, come sempre, all' astio e al rancore. Lei non sopporta che qualcuno abbia qualcosa da dire, qualsiasi essa sia. Lei vanta di avere tutti i titoli per scrivere commenti ma non scende, evidentemente non è capace a farlo, nel merito delle cose, legittimo avere dubbi sul fatto che le conosca poi davvero, per certo lei non ha ancora minimamente dimostrato di avere passione per la caccia. Si perde in accuse tanto stupide quanto inconsistenti, che sono il tentativo più squallido che ci possa essere e solo per attrarre l' attenzione su di lei, somatizza, nella caccia, problemi personali. Le sono grato per questo, in fondo passo il tempo a divertirmi alle sue spalle, le do fuoco alla coda e lei si mette a ballare. :-)))))) Lei è all' estero??? :-)))))))))) devo farmene una ragione!!! :-)))))))))))))

da Fromboliere  22/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

mi scusi ma sono all'estero e solo adesso le posso rispondere. Lei è troppo convinto di sapere le cose mentre non sa nulla, non vive le vita di nessun ATC , non si confronta mai con gli uffici caccia provinciale , magari non ha mai neppure fatto un intervento sul territorio , mai parteciato a nessu congresso sulla caccia come l'ìultima stupidaggine sul piombo, non sa cosa succede in una zona valliva italiana , se ne frega della caccia allo storno e dei migratori , non consoce la materia della caccia agli ungulati e continua a sputare veleno su chi non la pensa come lei . Guardi , lei è un cacciatore limitato molto limitato e vuol salire in cattedra per fare l'insegnate NON LE SEMBRA TROPPO ... ???? cerchi di essere memo borioso con chi non la vede come lei e cerchi di capire che deve imparare ancora un sacco di cose .In fondo, uno che caccia in un solo ATC cosa vuoi che sappia cosa succede in altre regioni???? ha fatto bene a chiudere le fa onore Buona Domenica

da Marcello  22/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

....dite la stessa cosa e non ve ne siete accorti, presi come siete a insultarvi a vicenda e cioè che la caccia sta finendo nell'oblio del pressapochismo e della stupidità.

da renzo  21/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... visto che siamo tornati sul giusto argomento, vede che il sole aiuta, mi spiega ora come sarebbe realizzabile ciò che lei auspica? HO SCRITTO : spero nella caccia TUTTA PRIVATA. Chi, quando, come e dove possa essere in grado di proporre una simile legge con la legittima speranza che possa essere accolta ed in seguito realizzata. Io ho detto la mia, perché di questo volevo parlare quando auspico alleanze al di fuori dal mondo venatorio. Ci dispensi dalle sue tragiche esperienze, eviti di apostrofare il prossimo con la sicumera che sempre la distingue con frasi tipo " Ma lei ha mai fatto...." quello esiste, quell' altro no, come se lei fosse l'unico ad avere fatto qualcosa, sprema qualcosa da quella massa che ha tra le orecchie e rientri in tal modo nel senso dell' argomento e ci intrattenga... alla fine

da Fromboliere  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

il sole le fa male amico, non si esponga troppo. Lei si deve calmare , CERTO io vorrei andare a caccia in tutte queste regioni e non HO MAI SCRITTO CHE LE RISERVE PRIVATE SONO CARE , la smetta di scrivere cose che non sono vere . Anzi, fortuna che ci sono le riserve private dove vado a caccia regolarmente. ( chi ha mai detto il contrario) visto che negli atc è difficile essere accettati . HO SCRITTO : spero nella caccia TUTTA PRIVATA, per avere la giusta concorrenza e prezzi più abbordabili.! Tutto quà! Signor agitato e confuso, 40 anni fa 2.000.000 di cacciatori non incontravano mai problemi , oggi 700 .000 sembrano un problema per tutti , c'è qualcosa che non torna. Meno sole amico , le fa male!

da Marcello  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

L' imbecillità può avere dei nomi? l' uno vale l' altro, ma lei rimane sempre la stessa, legge cose che non sono scritte, immagina cose, sempre a proprio danno, accatasta argomenti che non hanno ne capo ne coda, ... ma poi dice:" come ho scritto, non mi interessa molto. Sono deluso ." vede che un po' di frustrazione la prova, mi sembra logico, lei vuole troppo da una caccia italiana che già di per sé lei sa bene quanto sia in crisi. Suvvia, non si esponga al ridicolo! "Mi scusi ha mai fatto una domanda in Puglia, in Molise, in Veneto, in Toscana , in Emilia sia per la caccia agli ungulati , migratoria e stanziale??? Io credo che lei...." lei fa tutte queste domande, vorrebbe andare a caccia in tutte queste regioni? e poi trova che le riserve private le siano troppo care? ma scusi signore, chi vuole prendere in giro? ci sono molte persone che spesso scrivono di essere soddisfatti dei loro atc e d' altronde lo fanno a ragion veduta. E lo sa anche lei visto che vuole andare a caccia tra la Puglia e l' Emilia e forse in tutta l' Italia e dove meglio si spara e si faccia carniere, immagino. No guardi che lei si sbaglia! anche con la caccia 'privata' questo non le sarebbe possibile, tanto meno a costi popolari. Lei non ha capito bene i commenti precedenti, ha trasfigurato, in modo oltremodo infantile, la possibilità di introdurre una riforma ambientale, non solo venatoria, che dia più spazio alla caccia in un contesto più soddisfacente, ma prima che possa tornare, ad uso nazionale come 40 anni fa, passerebbe più di una generazione. Perché vede anche nel privato c'è chi non fa bene, ne ha lo spazio, la cultura, il territorio, per poterlo fare e non ci si può illudere che quindi si possa prendere la macchina e andarsene, sebbene pagando e lei pensa pure una cifra minima, a cacciare in casa d' altri dove, magari, si sia raggiunto nuovamente quell' equilibrio naturale tra ambiente e selvaggina. Questo lo dice la storia precedente e lei sicuramente non può non conoscerla, cacciatore dalle mille esperienze. Il 'privato' va tutto capito e quindi, a costi popolari solo a casa propria, il resto glielo lascio immaginare...saluti e tranquillo , ok? :-)))))

da Fromboliere  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

lei sta dando i numeri , forse è colpa del caldo. le avevo gia scritto prima di calmarsi , si prenda una camomilla e vada subito a letto con mario, silvio e con chi vuole lei , sta impazzendo .

da Marcello  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

‘Marcello, Mario, Silvio’ come comunque lei si voglia di volta in volta nominare, lei sarà sempre riconoscibile, anche qualora decida di cambiare perfino il computer. Lei si distingue sempre nel non riuscire a focalizzare i suoi commenti sul tema proposto. L’ unico tema che lei intende mettere sul tavolo è la sua auto referenzialità, applicata ad avventure tipiche del barone di Muenchhausen. Se si parla di bene, a lei è capitato tutto il meglio possibile, se si parla di male, tutto il peggio. Ma lei va oltre se stesso, pretende che i suoi interlocutori le debbano riservare il privilegio della prova quando da parte sua crede di avere ogni diritto di sproloquiare su tutto e su tutti, indistintamente quanto anonimamente. Usa termini tipo ‘ladri’ ‘bilanci truccati’ ‘furti ai danni della collettività’ ‘percezione indebita di gettoni’, lei conosce tutto il peggio degli amministratori venatori da saperne perfino più della Brambilla, alla quale per altro, con tutte le denuncie che ha fatto e con tutti i processi che ha vinto, offre una spalla degna a cui appoggiarsi. Ha mai pensato di offrirsi come consulente al mondo ambientalista, lo faccia! per lo meno si potrà vendicare per tutte le esclusioni di cui è stato oggetto dal mondo venatorio. Ora sono certo che non la meraviglierò se le dico che io posseggo licenza di venare ovunque. Si chiama licenza 009. Sono un cacciatore… segreto ;-)

da Fromboliere  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

io non ho torto è lei che non sa le cose ! Ma se caccia in solo ATC come fa a conoscere le problematiche di accesso se non ci ha mai provato????? . Mi scusi ha mai fatto una domanda in Puglia, in Molise, in Veneto, in Toscana , in Emilia sia per la caccia agli ungulati , migratoria e stanziale??? Io credo che lei non conosca neppure i tempi e le modalità. Ma nonostante questo , da del bugiardo a tutti quelli che non la pensano come lei . Non le sembra di esagerare? Faccia una prova il prossimo anno che poi ne riparliamo. Adesso , torno al lavoro , ma si ricordi che è dal 1992 che lo abbiamo preso in quel posto. Forse lei non se ne accorto. saluti e tranquillo , ok?



da marcello  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

la privatizzazione è l'unico baluardo per la conservazione della caccia,specie in una regione (la calabria) dove la superficie protetta supera quella libera.
ps.per la redazione.mi sembra che alcuni post portino il nome di altri autori

da francesco  20/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Bigioooo!! ehh come vaaa, come mai da queste parti, la crisi dici?... nemmeno più il bar dello sport ti puoi permettere... pazientaaa :-)))))

da Fromboliere  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, sei tornato, era tempo che non leggevo più le tue logorriache spatafiate pseudo intellettualoidi, mi erano mancate. Hai già piantato lì di lavorare a quanto vedo... ehhhh la crisi.

da Bigio  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Non mi va di stare a polemizzare, ma posso provare a fare una previsione, la caccia verrà condotta alla privatizzazione sicuramente, basta aspettare qualche anno che il numero dei cacciatori si assottigli ulteriormente, fioriranno aziende faunistico venatorie dove chi più paga più caccia stanziale o migratoria non farà differenza e come ho sempre detto a quel punto io mi ritiro.

da fiore  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

il mio atc è una regione intera. Le pare che io mi faccia 800 km così per andare a vedere se lei ha torto, cosa che sospetto in pieno visto che non ama rispondere alle domande, spara accuse, ha vinto cause e nemmeno è in grado di rivelare la regione di cui lei incolpa tutte le magagne che ha elencato. Ma facciamo che io le creda, così come credo a chiunque venga a sparare stupidaggini partendo da presupposti, inventandosi cartine di tornasole, in modo, appunto da potersi svuotare dalle frustrazioni e dal malcontento, onore alla caccia, allora come appunto dicevo, un mondo disgustoso. L' accontento inoltre, per quanto riguarda la chiusura del blog, aggiungo solo ancora un ultimo commento: E’ pure possibile che io pecchi di presunzione, ma se sento il presidente di una associazione venatoria regionale che dice: “Che non si tocchi l’ Art. 842!“ come in un blog precedente al mio, allora capisco che ‘lassù’ qualcuno ci sta cominciando a pensare. Ma stiamoci all’ occhio, perché se questo succedesse, senza che i cacciatori presentino le loro debite controproposte, redigendo in tal senso una bozza di legge fatta con le debite considerazioni, ci piomberà tra capo e collo una batosta che per molti significherà la fine della caccia. Ora se non si fa una proposta di legge che contempli ogni soggetto, come da me mille volte già fantasticato, che garantisca inoltre miglior gestione ambientale come risultato finale con l’ intenzione di promuovere regole di salvaguardia generale, che includano alimenti più sani, inquinamento abbattuto, gestione territoriale contro siccità ed incendi, salvaguardia dalla cementificazione, promozione turistica e chi più ne a più ne metta, agendo ad ogni livello e non secondo la vecchia logica stantia del cacciatore, basata solo sull’ aumento del carniere ora e subito, ebbene se non si fa una legge così e proposta da un mondo venatorio sveglio, coerente ed in pieno accordo con se stesso, ce lo ficcheranno nel di dietro ancora una volta e sarà in modo definitivo. Statemi bene. :-))))

da Fromboliere  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Gli ATC sonole riserve dei furbi,e i parhi e tutto il demanio forestale non sono le riserve della gente che conta?!O no.

da povero ignorante  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Legambiente "senza fini di lucro " ??? Mi scappa da ridere. Vivono SOLO di contributi pubblici, in primis in Liguria. Fatevelo dire dall'attuale assessora regionale alal caccia, ex consigliere nazionale di Legambiente.

da Loano  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

io non sono un frustrato - mi sembra piu lei - ma si è mai chiesto perchè tutti sono contro gli atc? lei mi sa che non ha mai denunciato nessuno perchè non vive la realtà di nessun ATC ( se non conosce neppure il nome del presidente) ma ha mai votato in atc? ha mai fatto catture e visto come vengono distrubuite lepri e fagiani? due a me tre a te .. per caso sa come funziona una commisone ungulati in ATC ??? come percepiscono i gettoni di presenza per un servizio che dovrebbe essere free!!! come si distribuiscono privilegi tra gli afecionados ? Certo, privatizzando avremo meno "succhia sangue" che si divertono alle spalle dei cacciatori. Privatizzando si potrà andara a caccia senza mille scartofie , domande, bollettini , foglietti , statistiche inutili, e altre mille stupidagggggggiani per rendere la vita del cacciatore sempre piu complicata. Lei dice esistono già le riserve private ma sono poche e non possono sopportare il peso di troppi cacciatori serve privatizzare tutto per avere una giusta concorrenza e prezzi sempre piu accessibili a tutti. Se ad ogni intervento lei trova la sua verisone perchè non è informato del fatti e da del bugiardo a chi non lo è... lo chiuda subito sto blog

da marcello  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Io non conosco il nome del presidente della atc di mia competenza: so solo che ho un tesserino e che posso prendere x lepri e minilepri, x pernici e x fagiani per cui ho pagato una quota che mi riconosce diritto di prelievo, visto che se ho il tesserino l’ ho pagata. Ora anche i dirigenti saranno soggetti alle limitazioni di prelievo e laddove sono certo che non rispettino la legge ne denuncerò l’abuso, verificabile dietro controllo, nessun processo che mi coinvolga. Inoltre in ogni atc la selvaggina è di libera caccia a tutti coloro che ne risultano iscritti, dove sta il furto? Non vedo quindi cosa abbia da lamentarsi lei, che per lo meno nell’ atc di residenza, avrà pure i suoi inoppugnabili diritti. Ora lei crede che privatizzando, colui che è più furbo, come lei stesso suggerisce, vantando diritti maggiori, non sarebbe ancora più libero di essere maggiormente furbo ed escluderla con ancora maggiore ragione? I privati già esistono, nelle riserve private. Ma se si parte da presupposti che tutti gli altri sono disonesti, a parte "noi", non riesco più a trovare una soluzione. Il blog non è mio, è mio l' argomento e la relativa proposta, su cui chiunque si potrebbe sbizzarrire con proposte ancor più fantasiose, con le sole critiche tra di noi, le accuse campate, le frustrazioni, gli eterni rammarichi e i piagnistei, il blog lo possiamo pure chiudere...

da Fromboliere  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

io non faccio nomi perchè, come ho scritto, non mi interessa molto. Sono deluso . Però lei mette in dubbio la mia onestà di cacciatore . Al tempo giusto , ho fatto le mie belle denuncie , che ho pagato in prima persona perfino con dei procedimenti penali con tanto di processo ( vinto e stravinto) per delle sciocchezze . Gli ATC sono riserve private e gli abusi sono sotto gli occhi di tutti , forse lei è più attento alla natura che le sfugge la gestione o meglio l'abuso. Ora , non ho voglia di polemizzare con lei , il blog è il suo ed è giusto che intervenga ma che io non sappia compilare una domanda e spderila nei tempi giusti mi sembra troppo! il problema è che ogni anno questi cambiano le regole...lo sa vero? i tempi e perfino i moduli che a volte sono introvabili. Se ci fossero i privati invece....

da marcello  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

"però è così" le sembra una prova? Siccome lei è così certo di tutto quello che afferma che non ho dubbi sul fatto che lo possa provare. Allora i nomi li faccia lei visto che espone una denuncia, diversamente, come al solito, non la si può prendere sul serio, sebbene sia comprensibile la sua delusione per essere stato cacciato da qualche atc, ma forse l' idiota non è il presidente, forse ha sbagliato lei. Sicuramente è anche facile sbagliare, o manca un documento, o la domanda è tardiva, o forse lei è uscito di classifica, forse non ha inviato il tesserino dell' anno precedente... Certo sono d' accordo con lei che rendere la vita difficile al prossimo potrebbe sempre agevolare l' "egoismo" di chi vuole stare comodo. Gli abusi di cui si è certi vanno però denunciati, e i corpi di vigilanza... non mi dica che anche quelli sarebbero faziosi, se non ne ha le prove.

da Fromboliere  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

lei è iscritto a qualche ATC ? sa come funziona un ATC ? conosce i bilanci ( 90% truccati) di un ATC ( votati per alzata di mano) e sempre in pareggio ovviamente ? conosce la gestione degli igressi ? conosce le regole che ogni ATC che si danno ( per il proprio torna conto) conosce qualche presidente di atc che non sia fazioso ? ( lo inidchi che provo a indagare) Allora questi gesticono per le proprie tasche e il proprio divertimento un bene pubblico! tutto quà se da lei non è cosi beato lei ma al 90% le cose funzionano cosi. Onestamente , non mi interessa molto, è solo un dato di fatto che se non ci fossero gli atc le cose potrebbero funzionare molto meglio. Io mi sono stufato di "sgomitare" per avere un posto in una struttura pubblica solo perchè non sono simpatico al presidente idiota di turno il fatto è che questo non succede solo a me ! come non capisco perchè un presidente riesce ad avere un appostamemnto fisso come e quando vuole , si fa lanciare starne e lepri nel suo piccolo eden , non rispetta le regole e fa quello che gli apre....ma dove sta scritto? però è cosi.

da marcello  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

In italia oggi più che mai è necessario essere innovatori. Provate ad immaginare: abolizione art. 842 ed assicurazione privata. Cosa succederebbe: ci allineeremo ai migliori Paesi europei e la caccia diventerebe effettivo volano economico, specie nelle zone marginali, con diffusione di ricchezza specie nel comparto agricolo. Analizzate come siamo arrivati a questo punto: il fascismo vedeva nella caccia un esercizio propedeutico all'attività bellica (sapete bene come è andata a finire!) e nel dopoguerra del boom economico la caccia è involuta a "sport" (dentro il CONI !). Nulla di più sbagliato: cambiamo questa caccia degradata fasciocomunista facendola diventare un'attività economicamente vantaggiosa per i conduttori/proprietari dei fondi.

da vecchio cedro  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Marcello lei scrive: "a parte gli ATC che non sono privati ( come dice lei) ma gestiti da piccoli hitler senza cervello faziosi accerchiati da un maipolo di cacciatori egositi e ladri (si perchè commettono un furto a danno della collettività) che si gestiscono PRIVATAMENTE un bene pubblico!" sempre che non sia alle volte una delle sue solite provocazioni, mi può spiegare a cosa si riferisce specificamente o il senso ed il motivo di quanto afferma?

da Fromboliere  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

io parlo a livello di produttività e nelle aziede private NESSUNO E' CORROTTO ... perchè si fanno i conti dalla mattina alla sera. Nel pubblico è un "circo" nessuno sa cosa succede ma la produttività è sotto zero! Forse sono , corrotti , spreconi , un pò ladri ma la colpa è solo nostra . I nostri figli faranno quello che possono io spero che se ne vadano da questo paese che non ama gli italiani. Riguardo la caccia se non si arriverà ad una gestione privata si tirerà a campare anche perchè a molti sta bene cosi e forse sono la maggioranza ed è per questo motivo che non succede mai nulla. Provi a pensarci.

da Marcello  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Non confondiamo gli incapaci con i Corrotti,gli sprechi con le Truffe,le conduzioni Distratte con il malaffare...Bisogna dare il giusto nome alle cose!!Invece la tv e i giornali fanno tutto il contrario ed eseguono solo ordini.....!POVERI FIGLI NOSTRI!!



da povero ignorante  19/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

@ Marcello, credo che oggi i soldi facili piacciano a tutti ed è per questo che l'onesta una volta veniva vista con rispetto e apprezzamento mentre oggi quasi quasi se fai l'onesto passi da cretino, questa in sintesi la situazione, non parliamo dei giovani perchè di solito i giovani sono diventati quello che i vecchi gl'hanno insegnato! oggi i cosidetti menager inperversano nelle aziende e il bello è che 100 3 sona capaci di svolgere il lavoro che sono chiamati a fare il resto sono bolle di sapone che non hanno il minimo senso d'impresa non hanno il rispetto del lavoro altrui, non hanno un minimo di preparazione e di creatività. Per quanto riguarda il mio lavoro beh, devo deluderla faccio il fabbro sottoposto da 30 anni sempre nella solita azienda, ma nel mio piccolo ho fallito vuoi perchè la materia a disposizione oggi non aspira certo a fare l'operaio fino alla pensione ( visto che saranno passati una 50 di ragazzi e anche qualche adulto dalla mia officina) vuoi perchè le mie capacità d'insegnamento sono limitate ( quando ho dovuto imparare io mi dicevano ruba con gl'occhi) sta di fatto che proprio oggi ho quasi finito una scala a chiocciola in ferro corredata di ringhiera in tubo e elementi in ferro forgiato, tutta rigorosamente smontabile visto che va zingata, una vera grana visto che si parte da alcuni fogli di lamiera barre di tubo tondo quadro e piatto pieno, è toccato per forza farla a me visto che nessuno l'avrebbe fatta, quindi i giovani come i governi dipendono da chi li precede. E questo vale anche per la caccia.

da fiore  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

l'Italia è alla frutta ... meglio andarsene

da Gino  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... si dia una calmata: la Fiat chiude Pomigliano, per le aziende europee è un flop di utili, su cui pende un taglio delle stime che nemmeno nel 2009 si è visto uguale. Ogni settore è interessato e se tanto le potesse dare tanto, cosa che mai lei è in grado di percepire, nelle sue molteplici personalità, anche le riserve di caccia avranno il loro da tirar la cinghia. Certo che un' azienda agricola non chiude, apre i pollai e via, nessun becco più da sfamare e la terra sempre è in grado di ripagare chi la sa curare. Altra cosa è però la contabilità, difficile da far tacere e le urla si sentono, se niente niente verifica sul mercato immobiliare. Alla voce Terreni, Rustici & Aziende Agricole. Buon divertimento.

da Fromboliere  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

x fiore : il mercato esiteva 50 anni fa??????? lei non sa neppure cosa vuol dire libero mercato! oggi è molto più libero e la getsione privata è sempre la migliore e la piu funzionale IL PUBBLICO E' la morte di qualsiasi impresa. Probabilmente lei è un dipendente pubblico che neppure sa cosa vuol dire creare reddito o meglio INVENTARSI un reddito con i tempi che corrono!
Robin sono con lei a parte gli ATC che non sono privati ( come dice lei) ma gestiti da piccoli hitler senza cervello faziosi accerchiati da un maipolo di cacciatori egositi e ladri (si perchè commettono un furto a danno della collettività) che si gestiscono PRIVATAMENTE un bene pubblico! LA CACCIA DEVE ESSERE GESTITA PRIVATAMENTE SENZA TESSERE DI PARTITO. Lei se la prende con i giovani e sbaglia. Lo sa perchè? perchè oggi non è come 50 anni fà... ci sono molti interessi e svaghi meglio della caccia! perchè un giovane dovrebbe rischiare di beccarsi un avviso di garanzia per una stupidaggine e rischiare un penale per delle idiozie tutte italiane ? me lo dica lei. I giovani fanno bene a non andare a caccia CON QUESTE LEGGI. all'estero neppure esite l'esame per la licenza e con un documento a 14 anni vai a caccia!! Non è una generazione di smidollati ma di furbi che se ne frega della caccia gestita da quattro idioti decrepiti che fanno il bello e cattivo tempo.

da Marcello  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Così è purtroppo. E non è questione di capitalismo o di socialismo. Anche gli ultimi baluardi leninisti dimostrano che sotto sotto c'è l'egoismo, l'accumulo di capitali, la sopraffazione dei molti da parte dei pochi. Gli ATC - a prescindere dalla quota - sono molto spesso enti di diritto privato. In ogni caso gestiscono autonomamente i bilanci. E quindi sono i cacciatori (quelli che partecipano) che orientano investimenti e spese. In Francia e ovunque in Europa dove i cacciatori (organizzati) hanno voce in capitolo funziona più o meno così. L'anomalia italiana, oltre che nell'842, sta nel fatto che da troppo tempo ormai siamo assuefatti - come cittadini, non come cacciatori - a logiche parassitistiche. La cronoca ci dice che non siamo soddisfatti di come sono stati gestiti i fondi pubblici in Lombardia, e tantomeno in Sicilia. Eppure in Sicilia si spende denaro pubblico in misura dieci volte maggiore che in Lombardia. Da sempre. Dov'eravamo noi in tutti questi anni? perchè abbiamo consentito tutto questo? Perchè - e veniamo ai giovani - i nostri cercano un posto fisso e magari pubblico? Per utilizzare il tempo libero nei campi scout? Se come di solito succede per legge di natura il giovane ha grinta, saprà darsi da fare per scalzare le mummie dagli scranni. Il problema è che abbiamo cresciuto una generazione di smidollati e nello stesso tempo abbiamo fatto di tutto per consolidare le nostre garanzie (stipendi, pensioni, superdiritti supersindacali) a scapito delle loro. E vorremmo, caro Fiore, che la caccia fosse immune da questi nostri atavici difetti?

da robin  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, secondo me il libero mercato esisteva 50 anni fà oggi c'è l'accordo fra politica e multinazionali, fra mafie e imprenditori. Non voglio credere che per far funzionare qualcosa si debba ricorere alla gestione privata i soldi non sostiuiranno mai la passione ( questo sempre secondo me) mi fa schifo e paura un mondo a pagamento, perchè c'è sempre il rovescio della medaglia e cioè chi ha più possibilità più è avvantaggiato.

da fiore  18/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

le riserve non falliranno mai

da marcello  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... s' è mangiato e s' è bevuto...: Fiore se fai una riflessione su chi è sempre preso di mira converrai che tocca sempre alla caccia 'libera'. Con le 'riserve' non se la prende mai nessuno. L' economia privata, quella fatta coi soldi privati, si avvale di manager che se non fanno il loro dovere rischiano di essere licenziati, quella pubblica la fanno gli atc, ci noto qualche differenza, spesso svantaggiosa, se è dei costi di accesso che parliamo. Ma se gli atc fossero gestiti da privati coi soldi dei cacciatori, che, miracolosamente non andrebbero più allo stato ecco che per ragioni di libero mercato anche le riserve costerebbero meno, potrebbero anche fallire ed essere assorbite dalla caccia 'consorziale'.

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

.... è il minimo che ti puoi aspettare, il web è un campo di battaglia

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Da tempo cerco di giocarmi la carta dell'uomo qualunque, che senza ne tornaconto ne pretese cerca con le parole e la discussione di mettere al corrente l'altro e viceversa sono stato su molti siti animalisti a cercare un confronto che spesso c'è stato finchè la redazione si e presa la libertà di bannarmi, e non per i commenti volgari o le parolacce ma credo perchè andavo a dire cose che gl'animalisti doc non si aspettavano oppure raccontavo storie che per qualcuno era algebra, per meglio dire andavo a fare informazione diversa da quella del sito stesso. Certo la cosa riesce meglio faccia a faccia e quando si presenta l'opportunità non mi sottraggo di sicuro. L'economia Fromboliere non la predo d'esempio anche se giustamente è li che nascono nuove idee, il 90 % di quest'ultime però è a sfavore di molti e a fovore di pochi questo è il giochino del capitale, come le regole del mercato ci possono suggerire di diventare appetibili per essere richiesti! non mi piace mischiare affari soldi interessi con la natura troppo superiore quest'ultima, e da lei cercherei nuove idee ... l'evoluzione della specie.

da fiore  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fiore, hai sfiorato il problema economico, se noti quanti economisti propongono soluzioni alla situazione attuale, premi nobel inclusi, soluzioni di ogni tipo, dalle più o meno complesse e difficili, nell' ambiente venatorio, che è ricco sul piano economico, sociale e culturale e quanto mai in crisi che si fa? Si dorme, ci si è rassegnati, non frega più niente a nessuno? Che ci vuole a studiare nuove proposte, che ci vuole a cominciare nuove sinergie? basta mettere assieme qualche modello a cui fare riferimento per poi farlo entrare nelle zucche di tutti i cacciatori. Se cambiano i cacciatori cambierà anche la loro direzione, ma toccherebbe alla direzione per lo meno rendersi conto che siamo allo stremo e che ci vogliono nuove logiche per intendere un mondo venatorio migliore e più riappacificato con altri partecipanti che, come giustamente dici, hanno di fronte avversari organizzati. Ma che ci vuole alla fine a scegliere? acqua avvelenata o acqua pura, o nessuna acqua più, come sta avvenendo ora per la siccità in Veneto? gli incendi sono frutto di reati, c'è da preoccuparsi ma come per la siccità il problema sta tutto nella pessima gestione territoriale, dove si è abbandonato il concetto della prevenzione, come nei noti cataclismi che ci hanno flagellato, le inondazioni. E' un problema che coinvolge tutto il popolo italiano e noi stiamo a fare ancora delle distinzioni tra cacciatori e animalisti. Siamo anacronistici.

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... io ho già fatto distinzione tra categorie: qualsiasi categoria che confluisca nell' ordine di idee e nelle logiche che ho appena, anche se solo sommariamente elencate, volte al miglioramento ambientale su scale condivisibili, dove ogni compartecipante abbia ruolo e responsabilità non può che essere ben accetta. Ogni altra zavorra non ha spazio per entrare in questa visione proponibile, ha spazio ora, in una realtà che deve appunto cambiare. Inoltre esistono già molti esempi, che possono essere ora visti come futuribili, dei quali, per questo mi rammarico, la caccia pare faccia fatica ad accorgersi.

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, sono d'accordo che lunica soluzione sia un riassetto delle competenze delle gestioni e delle sinergie. Ma il problema grosso è che chi è disposto a cambiare a rimettere in discussione tutto ha solo una piccola percentuale e molta paura, l'arroganza delle grandi industrie degl'agricoltori e allevatori intensivi è troppo sproporzionata loro hanno mille agevolazioni statali, mentre il piccolo deve giocare sulle proprie forze e finanze. Oggi ancora di più con la fatidica parola spread che diene come incatenati milioni d'itagliotti, e nemmeno sanno poi cosè il clima di paura e di intolleranza generato con l'alimentazione dell'odio raziale della sicurezza sociale, tutte strategie del governo lega pdl ha portato le persone a diventare ostili e diffidenti d'ogni cosa ed è questa la peggiore causa per poter partecipare ad un cambiamento.

da fiore  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

xFromboliere:volevo solo aprire un confronto provocatorio partendo dal profondo degrado dei valori attuali di questa generazione cristallizzata solo sul proprio tornaconto e disposta a vendere gli organi dei figli pur di ottenere vantaggio.Secondo il mio opinabile parere,il comune denominatore è questo.Tu tti questi individui si strappono le vesti, in difesa di animali,ambiente ecc...solo per questo.Un esempio è quello che vale di più un albero,un cane ecc..che un essere umano.Altro esempio sono anche gli orticelli di quella marea di associazioni e partitelli che nascino come funghi,compreso il nostro settore!

da da povero ignorante  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Cari sapientoni e grandi menti,mi volete spiegare come mai stanno bruciando tutti i boshi?! può essere che alla fine sono i soldi che condizionano le ideologie fino a distruggere perfino i boschi,pur di mantenere i giochi?!

da povero ignorante  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... se vuoi intervenire, in qualsiasi merito, lo puoi fare e sei ben accetto. Tira fuori degli argomenti su cui confrontarsi e ci confronteremo. Se sei qui per sparare provocazioni non ho tempo per te, buon pomeriggio.

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

guarda che il biologico non esiste...e daiie...

da Marcello  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

(cont) A chi non andrebbe bene una simile rivoluzione? certamente alle industrie, piccole o grandi che sempre insistono sui territori e certamente a molte aziende agricole dedite agli allevamenti e alle culture intensive, che dovrebbero adeguarsi al ‘nuovo corso’ con costi che inevitabilmente ricadrebbero sulla società. A loro devono essere riservati fondi con l’ obbligo di riduzione dell’ inquinamento e obbligo di dotarsi di una rete di monitoraggio affinché le loro emissioni siano quotidianamente controllabili, nonché utilizzate per la produzione di energia autoprodotta. Alla fine avanzerebbe quali territori dedicare alla caccia e quali non e come gestire, nel loro ambito, l’attività venatoria e con quali logiche prettamente venatorie essendo stato ‘già risolto’ il problema ambientale. Art 842 si o no? Poco importano i modelli esteri, deve essere un sistema che si potrebbe definire ‘ sistema meridionale’ che si prefigga, non da subito, ma solo in seguito, una elasticità che permetta, come una volta, lo spostamento dei cacciatori. Ora dare allo ‘Stato’ tutti i soldi a che servirebbe se lo stato non sia in grado di provvedere alla realizzazione di una simile rivoluzione? e quali personalità incaricherà lo stato per provvedere? i soliti trombati? i soliti enti? i soliti partiti? i soliti ATC? No signori questo non è più possibile nell’ ambito venatorio. Allo stato deve essere data una cifra che sia il 30% di quella che percepisce oggi dal cacciatore, in conto per la selvaggina migratoria, che quella si può essere intesa come bene pubblico, il resto dovrà essere conferito a quelle strutture utili al ripopolamento stanziale, che è un bene rigorosamente privato e al loro rigoroso controllo.

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Marco F.: Permettimi di dare alcuni suggerimenti, vogliono essere più riflessioni che suggerimenti: se si potesse arrivare a poter fare accettare una profonda riforma venatoria che salvaguardi l’ ambiente nel suo insieme e che coinvolga quindi ogni soggetto radicato nello stesso ambiente è necessario proporre leggi nelle quali siano coinvolte le migliori forze ambientaliste presenti oggi nel paese. Deve essere una riforma che coinvolga tutti i colori politici, perché non possa quindi essere attaccata. Oggi è fuor di dubbio che la caccia ha incidenza minima sulla conservazione delle specie interessate al prelievo, ecco una base da cui consolidare alleanze che democraticamente le riconoscano il giusto spazio nell’ occupazione del territorio. Ovviamente al cacciatore non può essere solo concesso il diritto di prelevare, egli deve avere anche il dovere di provvedere agli habitat utili, sui quali non possono insistere fonti di inquinamento. L’abbattimento delle fonti di inquinamento è un obiettivo che torna utile a molteplici soggetti, ecco da dove alimentare alleanze. Tale logica sarà certo condivisa dai consumatori, e quindi riguarda ognuno nella nostra società: creare una catena di alimenti rigorosamente biologica, agevolandone una rete commerciale privilegiata, Coldiretti, Confagricoltura, ecc, ecc, secondariamente il miglioramento della purezza di terre ed acque coinvolgerebbe ogni soggetto che necessita della natura come spazio diportistico, i pescatori, fungai, tartufai, erboristi dilettanti, gitanti, agriturismi, ecc ecc. (cont)

da Fromboliere  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

cacchio, oggi ho il browser impazzito, mi ha di nuovo ripostato l'intervento precedente, scusate!!!!

da Marco F.  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, sei a dir poco "chirurgico" nel toccare i principali nervi scoperti: quello dell'agricoltura è un altro di questi. Nel ripensamento globale e radicale di cui avrebbe un disperato bisogno la caccia italiana, il rapporto col mondo agricolo sarebbe anch'esso da rivedere a fondo, perché appunto spesso e volentieri l'agricoltore non ci vede di buon occhio in quanto invadiamo il suo terreno e, al massimo, ci tollera in quanto "pronto intervento" anti-corvidi ed anti-ungulati. A proposito di ungulati, poi, a mio giudizio c'è una contraddizione macroscopica per chiunque abbia un minimo di conoscenze in materia, ma che si finge di ignorare per motivi puramente lucrativi: la caccia di selezione rafforza le specie e, quindi, nel medio-lungo termine ne incrementa la consistenza, invece di diminuirla come vorrebbero i nostri "amici" agricoltori. Tutto questo mentre esiste un limite di carniere per i corvidi, cosa secondo me ridicola e mentre alle battute organizzate dall'ATC puoi partecipare solo se sei conduttore/proprietario di un fondo agricolo ricompreso nel perimetro dell'ATC stesso. Quindi, io cacciatore di ATC che ho un piccolo appezzamento che, però, è nell'area del confinante CA non ci posso andare, anche se lo vorrei. Ha un senso tutto ciò?
Infine, l'enorme problema dei metodi di coltura, incompatibili con la proliferazione della selvaggina: tante belle parole da scrivere nel piano faunistico e, poi, puntualmente nulla che venga tradotto in pratica. L'amico Ezio lo potrebbe testimoniare direttamente, non fosse in ferie: tempo fa tentò di interessare al tema della "mattanza di fagianotti" durante gli sfalci i presidenti di ATC, assessore provinciale e regionale, il tutto con documenti ufficiali protocollati. L'unica risposta che gli venne fornita fu quella di un dirigente regionale, il quale gli disse: "La legge concede già agli ATC piena facoltà di attuare interventi conservativi in tal senso". Insomma, la scoperta dell'acqua calda (giuro, ho letto uno ad uno questi documenti) e nulla che lasciasse minimamente presagire come avrebbero voluto comportarsi in concreto! Questa è la triste realtà che ho imparato, ahimé, a conoscere in questi miei primi 16 mesi da cacciatore.

da Marco F.  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

guarda Marco , molto onestamnete , non saprei come uscire dal "guado" Italia venatoria ma vorrei una getsione privata della caccia dove "cacci" il denaro e vai a caccia! Dove ti ringraziano per andare a caccia , dove sei coccolato come un bambino in fasce , dove non incontri MAI problemi! TUTTO ORGANIZZATO alla perfezione e con la GIUSTA CONORRENZA! mi piacerebbe che i che la caccia diventasse un lavoro con manager seri , PH seri, accopagnatori seri , gestori compententi e laureati ( basta con i presidenti degli ATC che hanno la terza elementare e un arrogonaza senza pari) giovani come TE ! Ricordo che venti anni fa la vigna vicino a casa mai produceva solo il vino per il vicinato , oggi i filgi che hanno studiato con la stessa vigna oggi esportano vino di alta qualità anche negli USA ... perchè questo non può succedere nella caccia? perchè deve rimanere patrimonio di una manica di ladri? perchè NON DANNO SPAZIO AI GIOVANI .... lo sai perchè HANNO PAURA DI VOI! un caro saluto

da marco  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Marco, per carità dammi del tu!

ma quindi, giusto per capire, tu saresti a favore di un modello come quello francese? Come lo trasporresti in una realtà agricola come la nostra, mi riferisco soprattutto a quella del cuneese in cui vivo, dove gli appezzamenti agricoli di dimensioni medie ridotte ed estremamente frammentati nella proprietà? E' questo il quesito principale che mi pongo in tema di una eventuale abolizione dell'art. 842. Per il resto, già solo per debellare la mafia degli ATC e CA, sarei stra-stra favorevole!

da Marco F.  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Marco F. 842 e si risolvono tutti i problemi. i miei primi 16 mesi da cacciatore . lo sa che lei è fortunato, potessi tornare indietro anche io ai miei primi 16 mesi !!! la rovina della caccia in Italia sono e continuano ad essere gli ATC che sono contro i cacciatori ma salvaguardano solo gli interessi di pochi eletti. In pratica sono una specie di riserva privata a spese della collettività. Ha scritto bene il fromboliere quasi 1 milione di iscritti ( senza contare i familiari) un piccolo esercito con troppi generali, colonnelli, capitani, tenenti , ecc che vogliono comandare a tutti i costi ( dimenticavo c'è sempre un ritorno pecuniario , per cui oltre il divertimento grats si beccano pure i soldi ) senza pensare MINIMAMENTE AI PROBLEMI DEI CACCIATORI ... Lei è giovane è la nostra speranza COMBATTA contro questo esercito di vecchi cialtroni ladri e vagabondi che fotografano la realata della nostra nazione !

da Marco  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, sei a dir poco "chirurgico" nel toccare i principali nervi scoperti: quello dell'agricoltura è un altro di questi. Nel ripensamento globale e radicale di cui avrebbe un disperato bisogno la caccia italiana, il rapporto col mondo agricolo sarebbe anch'esso da rivedere a fondo, perché appunto spesso e volentieri l'agricoltore non ci vede di buon occhio in quanto invadiamo il suo terreno e, al massimo, ci tollera in quanto "pronto intervento" anti-corvidi ed anti-ungulati. A proposito di ungulati, poi, a mio giudizio c'è una contraddizione macroscopica per chiunque abbia un minimo di conoscenze in materia, ma che si finge di ignorare per motivi puramente lucrativi: la caccia di selezione rafforza le specie e, quindi, nel medio-lungo termine ne incrementa la consistenza, invece di diminuirla come vorrebbero i nostri "amici" agricoltori. Tutto questo mentre esiste un limite di carniere per i corvidi, cosa secondo me ridicola e mentre alle battute organizzate dall'ATC puoi partecipare solo se sei conduttore/proprietario di un fondo agricolo ricompreso nel perimetro dell'ATC stesso. Quindi, io cacciatore di ATC che ho un piccolo appezzamento che, però, è nell'area del confinante CA non ci posso andare, anche se lo vorrei. Ha un senso tutto ciò?
Infine, l'enorme problema dei metodi di coltura, incompatibili con la proliferazione della selvaggina: tante belle parole da scrivere nel piano faunistico e, poi, puntualmente nulla che venga tradotto in pratica. L'amico Ezio lo potrebbe testimoniare direttamente, non fosse in ferie: tempo fa tentò di interessare al tema della "mattanza di fagianotti" durante gli sfalci i presidenti di ATC, assessore provinciale e regionale, il tutto con documenti ufficiali protocollati. L'unica risposta che gli venne fornita fu quella di un dirigente regionale, il quale gli disse: "La legge concede già agli ATC piena facoltà di attuare interventi conservativi in tal senso". Insomma, la scoperta dell'acqua calda (giuro, ho letto uno ad uno questi documenti) e nulla che lasciasse minimamente presagire come avrebbero voluto comportarsi in concreto! Questa è la triste realtà che ho imparato, ahimé, a conoscere in questi miei primi 16 mesi da cacciatore.

da Marco F.  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fromboliere, sei a dir poco "chirurgico" nel toccare i principali nervi scoperti: quello dell'agricoltura è un altro di questi. Nel ripensamento globale e radicale di cui avrebbe un disperato bisogno la caccia italiana, il rapporto col mondo agricolo sarebbe anch'esso da rivedere a fondo, perché appunto spesso e volentieri l'agricoltore non ci vede di buon occhio in quanto invadiamo il suo terreno e, al massimo, ci tollera in quanto "pronto intervento" anti-corvidi ed anti-ungulati. A proposito di ungulati, poi, a mio giudizio c'è una contraddizione macroscopica per chiunque abbia un minimo di conoscenze in materia, ma che si finge di ignorare per motivi puramente lucrativi: la caccia di selezione rafforza le specie e, quindi, nel medio-lungo termine ne incrementa la consistenza, invece di diminuirla come vorrebbero i nostri "amici" agricoltori. Tutto questo mentre esiste un limite di carniere per i corvidi, cosa secondo me ridicola e mentre alle battute organizzate dall'ATC puoi partecipare solo se sei conduttore/proprietario di un fondo agricolo ricompreso nel perimetro dell'ATC stesso. Quindi, io cacciatore di ATC che ho un piccolo appezzamento che, però, è nell'area del confinante CA non ci posso andare, anche se lo vorrei. Ha un senso tutto ciò?
Infine, l'enorme problema dei metodi di coltura, incompatibili con la proliferazione della selvaggina: tante belle parole da scrivere nel piano faunistico e, poi, puntualmente nulla che venga tradotto in pratica. L'amico Ezio lo potrebbe testimoniare direttamente, non fosse in ferie: tempo fa tentò di interessare al tema della "mattanza di fagianotti" durante gli sfalci i presidenti di ATC, assessore provinciale e regionale, il tutto con documenti ufficiali protocollati. L'unica risposta che gli venne fornita fu quella di un dirigente regionale, il quale gli disse: "La legge concede già agli ATC piena facoltà di attuare interventi conservativi in tal senso". Insomma, la scoperta dell'acqua calda (giuro, ho letto uno ad uno questi documenti) e nulla che lasciasse minimamente presagire come avrebbero voluto comportarsi in concreto! Questa è la triste realtà che ho imparato, ahimé, a conoscere in questi miei primi 16 mesi da cacciatore.

da Marco F.  17/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... vero! ecco uno spunto su cui riflettere, tra tutti coloro che amano la natura. Il cacciatore che si piglia: 4 pernici in un anno, la specie è in estinzione, allora l' anno prossimo solo due pernici. E l' agricoltura intensiva continua imperterrita, monoculture, il 90% degli starnotti muore disidratato, a che serve ripopolare se poi nei campi si spargono veleni ovunque, e non c' è solo l' agricoltura... Alla fine, come già sta piano piano avvenendo, sul tesserino regionale saranno permessi solo corvi, gazze e cornacchie, il contadino ringrazia ancora e il cacciatore paga, mentre dovrebbe essere remunerato, un tanto a capo, per il repulisti che si vorrebbe che lui facesse intendendolo come 'caccia'. Finiamola, la caccia è un' altra cosa. Squilibri macroscopici su cui nessuno, nel mondo venatorio, vuole mettere seriamente mano...

da Fromboliere  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

L'uomo è da un pezzo corpo estraneo! cerchiamo di non peggiorare le cose, di danni mi sembra che tutti ci siamo sbizzarriti a farne.

da fiore  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... sono anche convinto che ci sia l' interesse recondito di qualcuno a mantenere vivo lo scontro, con l' animalismo becero. Dietro ad interventi, tanto di facciata quanto inefficaci, c' è sempre l' offerta di una tessera...

da Fromboliere  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Fiore, sensazione di "corpi estranei" nella natura!

da massimo zaratin  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Non posso darti che ragione Froboliere, anche a me è capitato diverse volte di scambiare 4 chiacchere con persone che come me erano a giro per i boschi, magari no nel periodo di caccia, le mie preoccupazioni e le mie soddisfazioni era uguali alle loro non c'era differenza, chi ama la natura la ama per quello che è, sia esso cacciatore o no, anzi più d'una volta come te alla fine della discussione mi sono permesso di far sapere che vado a caccia.. ma questo non ha cambiato il rispetto reciproco.

da fiore  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

... colui che sa dove voler arrivare deve avere la capacità di trovare le giuste alleanze. Le dirigenze sono spesso più criticabili dei cacciatori, presi individualmente. Non facciamo, noi tra, di noi, di ogni erba un fascio, come fin troppo spesso rischiamo di fare con un certo animalismo buono. Progredire è la sfida, non ridursi di numero, questo significa saper tingere la caccia di un colore nuovo, più rivolto al positivo predisponendo un nuovo ottimismo con novità rivolte alla riappacificazione, curando nuove alleanze, non alimentando l' animalismo becero con la spocchia e la sufficienza.

da Fromboliere  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE


Le invidie ci sono sempre state da che l’uomo è apparso sulle faccia di questa Terra e la caccia, è stata se non la creatrice, di sicuro è stata fonte delle prime guerre tribali, scoprirle ai giorni nostri è un oltraggio all’intelligenza del terzo millennio. I casi è proprio il caso di dire sono come le incontranze, non poteva essere una delle 90 sigle animal/ambientaliste invece che Legambiente ? Trenta anni ¼ di secolo + un lustro, l’informatica ha fatto passi da gigante, la medicina, la chirurgia, la micro chirurgia anche, sono caduti regimi dittatoriali e teste. La meccanizzazione agricola, quella industriale , quella automobilistica e navale hanno fatto passi enormi. L’edilizia al pari delle pale e pannelli hanno deturpato l’ambiente, solo la caccia è retrocessa grazie al contributo di due della aaw che hanno voluto la 157/92 e sono stati complici volontari e in qualche misura quella che ha occhi solo a sx promotore della 394. Tutti si sono trasformati, tutto è mutato, persino gli occhialini per i colombacci, quelli che non sono mutati sono i paraocchi degli asini e chi quadrupede e bipede continuano a tenerli.

da andate a spasso  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

...potranno anche essere i migliori del mondo ed avere un rapporto “mistico” con la natura ma il dato di fatto, incontrovertibile ed inconfutabile, è che non stanno praticando ambientalismo scientifico, specialmente quando si dichiarano (praticamente tutti), contrari al prelievo venatorio in qualsiasi forma. Lo chiamino allora con un altro nome (ce ne sono moltissimi di più adatti)…se ti chiami Fromboliere perché dovrei insistere a chiamarti Mario, Giancarlo, Tony? :)

da massimo zaratin  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Buona Fortuna Marco F. lei è giovane è giusto che combatta ma contro sto muro di gomma ( volevo usare un 'altro nome ) è impossibile. Io sono per la chiusura totale della caccia per 5 anni. Dopo , li voglio verdere a legambiente, wwf, lipu, ecc. ecc. la banda bassotti che vivono sulle saplle dei cacciatori come faranno a fare tessere se il nemico ( NOI ) è morto! Questi parassiti cronici della società dovranno chiduere i battenti ma è un discorso troppo lungo e complicato anche per il suo amico Liboi che rappresenta il cacciatore italiano medio! saluti

da Marco  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

il cacciatore italiano è il prodotto della cultura italiana. Egoista, cattivo , poco preparato, fazioso e un pò imbeccille. con questi presupposti 700 mia cacciatori sono anche troppi quando saremo 250 mila le cose andranno molto meglio. ancora una decina di anni.

da Marco  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Marco F.: Vai ringraziato per quello che state facendo. So quanto possa essere minimamente gratificante battersi contro muri di gomma. Ma i ruoli sono destinati a cambiare perché è il tempo che sta con voi, che siete giovani. Se sarete costanti vincerete la partita, credeteci.

da Fromboliere  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Il vero problema, che ci riguarda tutti, è ‘ergersi’. Riconosco che nessun altro come il cacciatore ama, troppo spesso, ergersi. Crede ancora di essere l’ unico a sapersi inebriare dei profumi della natura, a fondere il suo animo con le albe ed i tramonti, crede ancora di essere l’ unico a trarre forza e beneficio dal contatto con la nostra madre terra? Riconosco che è spesso il cacciatore a non aver mai letto un libro, riconosco che ci sono contadini, semi analfabeti, che hanno dentro se stessi l’ università delle tradizioni e che magari non hanno mai toccato un fucile. Riconosco che ci sono naturalisti dilettanti e cittadini, che osservano la natura spesso meglio di chiunque altro, scendono nel loro intimo, ne violano i segreti più nascosti eppure mai si ergono, vogliono solamente condividere, con chiunque percepisca il messaggio magico, la bellezza e quali siano le leggi scritte nella genesi di ogni animale. Il cacciatore che sa le stesse cose, che apprezza in ugual maniera spettacoli ed effluvi, però, deve riconoscere che ha il potere di violarli e quindi, per rispetto verso gli animali che uccide e verso tutti coloro che questi animali ammirano, deve presentarsi con il cappello in mano, invece di ergersi.

da Fromboliere  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

vedi Marco, basterebbe abolire gli ATC VERO CANCRO DELLA CACCIA IN ITALIA e non far entrare la politica nel nostro mondo ( impossibile). A volte mi chiedo se un capriolo , un fagiano o un colombaccio siano di destra o sinistra.....................................................................................

da Marco  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

Concordo su tutto, Fromboliere, in modo particolare su queste conclusioni: " mondo venatorio italiano frazionato, scosso da invidie, gelosie, rancori, fazioni politiche e borghesi, pervase spesso dall’ insipienza e dall’ egoismo che ne hanno minato ogni fascino esteriore". Parole sante; personalmente resto convinto che il rimedio a molti di questi mali sarebbe un'unica, grande associazione venatoria sul modello di quella francese, ripensata su basi e modi di operare totalmente nuovi, ma conoscendo l'italico attaccamento alle poltrone non mi faccio illusioni. Per quanto mi riguarda, io 27enne tesserato FIDC sto tentando, nella mia zona, di smuovere le acque, instaurando una collaborazione con altre persone giovani e volenterose come me, a prescindere dall'appartenenza associativa, ma è molto molto difficile, perché siamo praticamente lasciati soli a portare avanti questo discorso, quando non apertamente osteggiati dai "vecchi" (non dispregiativo), ognuno dei quali teme invasioni del proprio, sacro orticello oppure non è nemmeno in grado di concepire una figura di presidente di sezione che vada oltre le due casse di fagiani regalate dall'ATC ogni anno ed i gadget associativi da distribuire all'apertura. Insomma, gente che sarebbe infinitamente più adatta a ricoprire un ruolo analogo, con rispetto parlando, in una Pro loco od una Bocciofila, invece che nel mondo della caccia, la quale è una passione che va difesa e, laddove possibile, migliorata giorno per giorno, con le unghie e con i denti se necessario (e spesso lo è, ahimè).

da Marco F.  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

“La conservazione è uno stato di armonia fra gli uomini e le terre” – questa frase riassume la filosofia del padre fondatore dell’ambientalismo scientifico. Si chiamava Aldo Leopold, tuttora considerato il più grande conservazionista mondiale, grandissimo cacciatore. Tutta la vita di Leopold è stata pregna di ruralità: proveniva dalla terra ed in questa è vissuto, eseguendo i suoi studi sulla natura e sulla conservazione, grazie proprio anche alle sue principali passioni: la caccia e la pesca. Insomma, uno qualsiasi di noi come stile e pensiero di vita, con un grande intuito ed un fortissimo amore per le terre selvagge. Chi vuole oggi improvvisarsi ambientalista e, peggio, ergersi quale portatore delle idee dell’ambientalismo scientifico e non fa altro che predicare l’animalismo, non ha capito nulla; ignora completamente cosa possa essere…molto probabilmente non ha nemmeno mai letto un libro a riguardo.

da massimo zaratin  16/07/2012

Re: L’ AFFANNO DEL CACCIATORE

con i bambini è facile vendere un immaggine "pulita" che non sia la caccia. Legambiente , in ogni caso, è avanti su queste cose. Forse dovremmo imparare da loro.



da Luis  16/07/2012
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