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30/06/2011 

Nel segno della passione che continua a turbare i sonni di tanti cacciatori e, quindi anche quelli di un cacciatore di lungo corso e…. di lunghe polemiche, come qualcuno, ironicamente cercò, in tempi che furono, di dipingermi agli occhi della gente, vorrei tentare di poter esprimere alcune brevi considerazioni su quello che, non a torto, viene da più parti  definito il tormentone di mezza estate.

Pertanto, anche io, come ogni cacciatore che è stato folgorato dalla passione per la Dea della caccia, vorrei poter fare “carte false” per tornare indietro nel tempo e non solo e non tanto per alleggerire il peso degli anni, ma per ripercorrere realisticamente un fantastico viaggio, attraverso la caccia  che non c’è più.

Purtroppo, però, non mi è possibile. Poiché sono costretto a fare i conti con una realtà venatoria che non ha nulla a che vedere con quella che ha riempito di entusiasmo il carniere variegato dei miei fantastici ricordi, con le indimenticabili aperture alla lepre e alla starna, alla quaglia e alla tortora e a tutti gli altri “estatini”.

Per non parlare poi dell’emozione travolgente che ti assaliva al frullo ovattato di una Beccaccia nel mese di febbraio, quando la insidiavi a malincuore e Lei ti salutava, ringraziandoti, con lo schiocco quasi impercettibile di un bacio per avergli concesso di riprendere il volo verso… . la vita e poi….e  poi lo “spollo” ai tordi, in quel di Tessennano e Canino e i successivi “rientri” alle Tre Croci di Vetralla, per non parlare del famoso rientro dei tordi e dei fringuelli a Calvi dell’Umbria, con levatacce ed attese inenarrabili, però quasi sempre premiate da rispettabili carnieri.
Sorvolando sulla “famigerata” caccia primaverile quando, in aprile-maggio, si sparava, addirittura in riva al mare, alle quaglie e alle tortore che venivano a nidificare, vorrei ricordare, soprattutto ai più giovani, che si andava a caccia dalla metà di agosto al 31 marzo: memorabile un rientro ai tordi con un mio amico che, per superarmi, rischiò di non ritrovare più la via del ritorno. Preoccupato, sparai alcuni colpi in aria per cercare di fargli recuperare l’orientamento e quando, stremato, arrivò alla “giardinetta”,  mi disse trionfante: questo è il ventunesimo, uno più di te, caro Diego!! Altri tempi, altri cacciatori, altri amici, altra selvaggina, altra cultura venatoria, altre leggi, altri governi, altro Paese.

Ed è con questo Paese reale, che noi, purtroppo, dobbiamo fare i conti e ci dobbiamo misurare. Quando dico questo, mi chiedo: che senso ha, che senso può avere continuare a pretendere di chiudere la stalla, quando i buoi sono già usciti? Per dirla senza metafora, che cosa si vuole ottenere, in concreto, quando si urla ai quattro venti, la rivendicazione di un Calendario venatorio incentrato sull’APERTURA UNICA GENERALE  alla prima domenica di settembre, a fronte di una Legislazione nazionale ed europea che lo vieta espressamente, rinviando alla terza domenica dello stesso mese, l’apertura alla selvaggina stanziale, per non parlare del colombaccio che, i famigerati Key Concepts, ne prevedono addirittura il prelievo dalla metà di ottobre?

Altra cosa, che però, a me non interessa, pretendere giustamente la cosiddetta preapertura alla tortora  e alle altre specie consentite, al primo giorno utile di settembre, richiesta che io ritengo più che legittima, ma..…forse, dal mio punto di vista,  un po’ meno opportuna!

Ricordare queste cose a chi urla, non significa affatto essere d’accordo con chi ha approvato queste leggi, me ne guarderei bene, significa che, se si è in buona fede e almeno fino a quando qualcuno non ci metterà una pezza sul piano legislativo, allo stato attuale delle cose, la dobbiamo smettere di continuare ad invocare la luna nel pozzo, pretendendo, da chi è preposto ad attuare la norma, di passarci sopra impunemente, con il rischio di vederci annullato il Calendario venatorio e di non mandarci a caccia nemmeno dalla terza domenica di settembre.
 


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13 commenti finora...

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Marco, io sono in pensione e da alcuni anni, non essendo più il direttore dell’Organizzazione, non partecipo alla formulazione degli atti della Coldiretti. Attualmente la rappresento in Consulta Faunistico Venatoria Regionale riportandone pedissequamente la posizione espressa dagli Organi della Federazione. Una posizione che potrebbe anche non coincidere con la mia, ma che io ho comunque il diritto-dovere di rappresentare e di difendere.
Nella fattispecie ritengo che la Coldiretti abbia tutte le sue buone ragioni per sostenere la proposta dell’apertura alla terza domenica di settembre percbè, a differenza di Confagricoltura e Cia, che hanno puerilmente parlato di trebbiatura di cereali ancora in atto (sic!), la mia (ex)Organizzazione ha giustamente evidenziato il problema dei danni alle colture ancora in atto (Girasole, Mais, Sorgo, Barbabietole, Pomodori, Erba medica da seme, ecc.), danni che, come tu sai, non dovrebbero mai verificarsi, anche perché la Legge vieta l’esercizio della caccia nei terreni con colture in atto, ma…..tra il dire (vedi vietare) e……il fare…c’è di mezzo il mare!!!
Se poi ci aggiungi che la legge, per poter contestare il danno, obbliga l’agricoltore ad apporre le tabelle con la dicitura” divieto di caccia colture in atto”, ti potrai rendere conto di che genere di protezione siano tutelate le colture agricole!!!!
Sul discorso dell’alleanza tra mondo agricolo e mondo venatorio sanno tutti come la penso: le battaglie non si vincono combattendo l’alleato!
Mi fermo qui.
Cordialmente.
diego.

da Diego Baccarelli  29/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Caro Marco,
soltanto ora, di ritorno dalle cure termali (tutte da dimenticare… purtroppo!), ho avuto l’opportunità di leggere il tuo commento e, nel ringraziarti per gli apprezzamenti espressi in generale sull’argomento proposto e, in particolare, nei confronti della mia trasmissione, desidero precisare meglio la mia posizione sui due punti che non hai condiviso.
Dici: la preapertura anche se non si condivide va comunque difesa. Giusto, giustissimo, Caro Marco, tanto che io ho scritto: “richiesta che io ritengo più che legittima, ma..…forse, dal mio punto di vista, un po’ meno opportuna!
Perché “un po’ meno opportuna”?, perché autorizzare la preapertura alla tortora al 1° o al 4 di settembre, quando una gran parte di questo magnifico selvatico è già sulla via del ritorno verso l’Africa, è come voler chiudere la porta quando i buoi sono già scappati, con tutto ciò……che ne consegue!!!
Questo non significa, caro Marco, che non dobbiamo continuare a batterci per cercare di riconquistare almeno un po’ del terreno perduto e per quanto mi riguarda, fino a quando mi sarà possibile cercherò, anche con la mia trasmissione, di essere in prima linea.
Sul secondo punto (Coldiretti) ti risponderò più avanti(è finito lo spazio).
Cordialmente.
diego.

da Diego Baccarelli  29/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

E il gelo calò nella stanza!!

da Nato cacciatore  08/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE


Siccome non hanno fatto molto per permettesi di più, proporrei anche di metterli alla gogna e fustigarli.

Voglio chiarire che questa l'ho agginta io per natura meramente ironica

da Nato cacciatore  06/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

"chi non lo può fare si accontenti di quello che può permettersi. Gli si può sempre rimproverare di non aver fatto di più nella vita per potersi permettere di più."

Siccome non hanno fatto molto per permettesi di più, proporrei anche di metterli alla gogna e fustigarli.

Mario qua se c'è uno che esagera quello sei tu.
Io sono uno di quelli che ti permetti di bacchettare, come quale c@@@o di diritto credi di poter dire certe cose, è una vita che mi faccio un mazzo così per permettere a me e alla mia famiglia, (moglie e tre figli, casalinga lei e studenti loro) una vita decente, e fino a 1 o 2 anni fa c'ero riuscito alla grande, nonostante 13 anni fa avevo perso un sudatissimo e meritatissimo lavoro di un certo prestigio in clinica privata (Fallimento, nonostante la mia V elementare) dopo averlo perso non mi sono arreso e mi ero riciclato in un nuovo lavoro, fino a due anni fa e dopo questa ennesima batosta ancora non vedo la luce, e poi devo anche leggere le Str@@@@@e di uno come te. Ora a 54 anni mi domando chi mai sarà disposto a concedermi un lavoro. P.S. questa mia rabbia è espressa anche a nome di migliaia di altre persone che vivono la mia stessa allucinante situazione

da Nato cacciatore  06/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Penso che stiamo esagerando. Non è che, siccome uno non ha i soldi, bisogna trovare il modo di fargli prendere le tortore che chi ha i soldi va a fare all'estero. Chi ha la possibilità di andare all'estero lo faccia e, beato lui, chi non lo può fare si accontenti di quello che può permettersi. Gli si può sempre rimproverare di non aver fatto di più nella vita per potersi permettere di più.
A parte qesto, la regolamentazione della caccia è necessaria e giusta perchè l'ambiente a disposizione per le speci animali è sempre minore e quindi è sempre più necessario proteggerle. Quindi più andiamo avanti, meno potremo cacciare più dovremo proteggere. E' la realta e dobbiamo accettarla, con buona pace di chi vorrebbe aperture anticipate o prolungamenti di calendario. Scordiamocelo ...........

da Mario  05/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Per Paolo,lei ha esattamente gli stessi diritti di tutti gli altri che vano a caccia:ma in Italia,come è giusto che sia!
Per quanto riguarda la caccia all'estero non è che se non può permetterselo(come me d'altronde),questo vuol dire che ha meno diritti degli altri cacciatori,ma che c'entra? Anche a me piacerebbe avere i soldi di Berlusconi ma non ce li ho,tutti qui,che c'entrano i diritti?
Per quanto riguarda l'articolo sono sostanzialmente d'accordo con il dottor Baccarelli,(al quale faccio anche i complimenti per la sua trasmissione,"Le Nuove Stagioni" punto di riferimento importante per i cacciatori Umbri) le leggi parlano chiaro c'è poco da fare,tuttavia su due punti non sono d'accordo e sono:
-la preapertura alla tortora che deve essere consentita in quanto previsto dalle legge(Toscana e Marche la faranno al 1 di Settembre),e su cui sono convinto che tutti i cacciatori anche se non interessati dovrebbero battersi,perchè se si continua di questo passo non si fa che fomentare l'invidia e la divisione fra cacciatori,e quindi praticamente a fare il gioco degli anti-caccia che se continua cosi avranno vita facile nel farci scomparire...se non ci rispettiamo e spalleggiamo tra noi,chi lo farà!?
-infine,domado al dottor Baccarelli in quanto rappresentante della Coldiretti,ma come è possibile un comunicato come quello della coldiretti appunto,in cui si auspica l'inizio della caccia al 18 settembre per l'ipotetico rischio di danni alle colture...venendo da una famiglia di agricoltori(tra l'altro mio nonno ha già terminato la battitura del grano),quali sono queste colture ancora in atto? Ma il mondo agricolo non dovrebbe vederci come un alleato? Se ciò,così non è,la colpa di chi è? Delle associazioni venatorie che non hanno saputo instaurare un dialogo con questo mondo o di chi altri?
Ringrazio già ora se qualcuno vorrà fornirmi delucidazioni in merito...grazie

da Marco  05/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

io sono daccordo con lei. non sono daccordo del fatto, che altri cacciatori vadano in capo al mondo, a fare stragi di tortore, mentre da noi, in ITALIA, esiste questa preapertura RIDICOLA. E questo mi fa arrabbiare al punto da rendermi CATTIVO. VOGLIO, gli stessi diritti di altri cacciatori, e questo lo si puo fare anticipando le date di caccia. dimenticavo, non ho soldi da buttare...e se li avessi, non sarebbe certo per far compagni agli sparatori erranti. questa stortura la ritengo una colpevolezza della nostra ASS.VENATORIA maggiore. SALUTI.

da paolo t fano pu  03/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Errata corrige: modificate

da Diego Baccarelli.  02/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Paolo, da quello che ha scritto non mi riesce di capire con chi Lei non è d'accordo. Per quanto mi riguarda, credo di aver sostenuto argomenti che non contrastano con le sue affermazioni, poichè ho detto che la preapertura alla tortora, pur non interessandomi, la ritengo più che legittima e per quanto riguarda tutto il resto ho detto che, almeno fino a quando QUALCUNO non ci metterà una pezza sul piano legislativo, allo stato attuale delle cose, la dobbiamo smettere di continuare ad invocare la luna nel pozzo, pretendendo, da chi è preposto ad attuare la norma, di passarci sopra impunemente, con il rischio di vederci annullato il Calendario venatorio e di non mandarci a caccia nemmeno dalla terza domenica di settembre. Per cui, Signor Paolo, il calendario venatorio 2011-2012, se non si cambiano le norme che, come Lei, anche io considero, in gran parte, sbagliate, non può prescindere dall'obbligo di aprire la stagione venatoria alla terza domenica di settembre, ferma restando la possibilità della preapertura alla tortora al primo e/o al 4 di settembre.
Qui non si tratta di avere o non avere gli attributi, qui purtroppo ci troviamo di fronte a delle norme che, se non vengono modidicate, non ci lasciano scampo e, disgraziatamente, non le possiamo modificare nè io , nè Lei, Sig.Paolo. L'importante è continuare a combattere e non rassegnarsi, la nostra comune passione per la caccia non ce lo potrà mai permettere.

da Diego Baccarelli.  02/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

mi dispiace, non sono assolutamente daccordo. la preapertura e' una grossa presa in giro, ma consente ame cacciatore amante delle tortore, qualche tiro. non ho la possibilita' di andare all'estero a smitragliare, d e' mio diritto avere la possibilita che hanno altri, ma nella mia REGIONE. leggi o non leggi, caccia alla tortora il prima possibile, anche ad AGOSTO. chi dice che ormai le leggi sono fatte non ha le PA@@E. le leggi sbagliate si possono cambiare, il cervello marcio di chi rappresente, quello no, purtroppo.

da paolo t fano pu  01/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Caro Claudio, che dire? che condivido al 100% le tue riflessioni. Purtroppo questa è la realtà con cui ci dobbiamo attualmente misurare, ma poichè la speranza è sempre l'ultima a morire, auguriamoci che qualcosa possa cambiare e si possa tornare, non agli antichi splendori di una volta ma, quanto meno, a poter riassaporare il gusto antico della caccia.
Contraccambio un forte abbraccio con un caloroso in bocca al lupo.
diego.

da Diego Baccarelli  01/07/2011

Re: NEL SEGNO DELLA PASSIONE

Caro Diego, avendo 54 anni con porto d'armi da 16 anni con il consenso del compianto Nello, cacciatore di fagiani (quando ne aveva due in sarga, si tornava alla macchina a fucile scarico e cane legato che portavo io, bambino) ed incontravi personaggi che ne avevano 4/5, ma allora c'erano e non sciupavano niente, capisco tutti gli esempi che hai fatto avendoli vissuti insieme a babbo, non chiederei la luna nel pozzo, ma almeno una regolamentazione giusta, fatta da un pool di gente competente, consapevole e seria, considerando le specie che si devono prelevare in base all'abbondanza e alla migrazione relativa al periodo e non legge fatte da politici che ci vedono sempre il loro tornaconto a scapito del giusto. Fino a che c'è vita, ci deve essere ottimismo e fiducia, ma forse sono solo sogni.
Un abbraccio da un cacciatore vero.

da Claudio  01/07/2011
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