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07/03/2022 11.42 

 
 
Una battuta di caccia al cinghiale si svolge con una moltitudine di cacciatori e con l’ausilio di un gran numero di cani, in un territorio molto esteso, spesso addirittura di centinaia di ettari. A volte impegna i cacciatori per tutto l’arco della giornata, dall’alba al tramonto. Durante queste cacciate può capitare che, mentre in una zona infervorano le canizze e si susseguono gli abbattimenti, dall’altro versante del  monte non si riesca a sentire niente, neanche gli spari. Chi pratica la battuta sa bene che comunque si deve stare sempre all’erta e con il fucile imbracciato, fin quando il suono del corno non ne decreta la fine. Le poste normalmente vengono assegnate per “meriti” o per sorteggio.
 
 
 
 
Quelle per merito si assegnano di solito nelle piccole squadre, a quei cacciatori che, dimostrata la loro abilità  con un’alta media di abbattimenti, si sono guadagnati la fiducia di tutti gli altri componenti della squadra che senza pregiudizi  permettono loro di appostarsi nei punti migliori. Le poste per sorteggio si assegnano di regola , nelle grosse squadre  o durante le grandi battute,  mondane tramite biglietti, palline numerate o per semplice conta, con lo scopo di non penalizzare o di favorire nessuno ed evitare spiacevoli disguidi e malcontenti. Dove e come piazzarle lo decide il Capo Caccia a suo insindacabile giudizio. Quando ad un cacciatore viene dato un tratto di bosco da sorvegliare, è come se ad un militare venisse affidata una “consegna”. Si tratta di una responsabilità molto seria per due motivi: prima di tutto per il fattore SICUREZZA.
 
 
E’ superfluo sottolineare e ricordare che in battuta si caccia in tanti e che si usano armi potenti. Un calibro medio da carabina  ha una gittata di qualche chilometro, mentre le normali palle asciutte in piombo calibro dodici, se colpiscono un tronco, un sasso o uno specchio d’acqua con una determinata angolazione, hanno dei rimbalzi impossibili e spesso imprevedibili. Quindi prima di tirare il grilletto bisogna stare molto attenti a DOVE e a che COSA si spara, perché nel bosco non ci sono soltanto i cinghiali, ma anche uomini, cani ed altri selvatici, magari protetti, come daini e caprioli. Inoltre non dobbiamo dimenticare che la “Posta” ha la responsabilità ed il dovere di abbattere i cinghiali che cani, canai e braccaioli, con coraggio e tanta fatica, cercheranno di spingergli contro. Se ci s’impegna a partecipare ad una battuta collettiva lo si deve fare con serietà e con passione, cercando di mantenere un comportamento eticamente corretto e non tralasciando qualsiasi accorgimento utile al buon esito della battuta stessa. Detto ciò, ora dobbiamo cercare di chiarire un piccolo dilemma: serve o non serve l’immancabile radioliona appesa al collo di 99 cacciatori di cinghiali italiani su 100? Pratico la caccia al cinghiale da quando avevo una decina di anni, con mio padre, forse irresponsabilmente, che mi portava con lui rendendomi partecipe della battuta, mandandomi a strillare in qualche fosso o per un campo e MAI, né io né lui, abbiamo sentito la necessità di un simile accessorio.
 
 
 
Oggi, se un cacciatore dimentica a casa la carabina e/o le cartucce se ne fa una ragione e non s’arrabbia neppure, mentre se dimentica la radiolina si dispera, quasi si strappa i capelli! Strano vero? Personalmente non comprendo questo fatto perché io non la uso da anni e quando la usavo lo facevo solo sporadicamente. Non ho niente contro questo accessorio elettronico, che se fosse usato bene sarebbe anche da ritenersi utile, ma non lo uso perché la ritengo più dannoso che pratico. Dannoso perché l’auricolare m’intralcia nei movimenti, mi disturba il  peso e l’ingombro dell’antenna e poi il sentire continuamente un vociare (diciamo pure un pochino sgradevole!) in un orecchio m’impedisce di concentrarmi al massimo su cosa invece succede all’interno della macchia, più precisamente nel tratto di bosco che ho davanti, quello che mi è stato assegnato di presidiare. Per quanto riguarda “la comunicazione - i contatti” con il Capocaccia e con il Capocanaio, semmai dovessi averne bisogno, utilizzerei il telefonino (non ha caso ho due SIM) oppure farei alla vecchia maniera, tramite il passaparola sussurrato tra le poste oppure gridato da un monte all’altro.
 
 
 
 
Ma queste sono esigenze piuttosto rare, sporadiche, come se dovessi chiamare aiuto per soccorrere un cane ferito oppure un compagno di caccia che  ha avuto un incidente o si è sentito poco bene. Non mi sognerei mai e poi mai prendere il telefono o la radio per chiedere come sta andando la battuta oppure se “Mario o Alfredo” hanno tirato al cinghiale. Quelli sono discorsi che si possono, anzi che si devono fare a fine cacciata, intorno al fuoco e con mezzo bicchiere di vino rosso in mano. Comunicare in tempo reale un abbattimento o una padella non è certo una notizia da condividere con tutti i partecipanti alla battuta! Quando il colpo sarà andato a segno con successo sarà sufficiente scacciare i cani con garbo per rimandarli dai proprietari- conduttori, viceversa se dovessimo aver fallito allora dovremo adoperarci per impedire ai cani di uscire dalla cacciata, e no di certo con l’ausilio della radio. Quando ancora usavo la radiolina era un continuo: “Paolo ha padellato! Io invece ne  ho ucciso uno bello! Mario scherza e ride alla posta vicino mentre io sono vigile e attento!” Tutte queste chiacchiere, oltre ad essere sterili ed inutili disturbano i cacciatori di cinghiali che invece preferiscono ascoltare solo le canizze e i sussurri del bosco! La caccia in battuta è una cosa seria, che potrei definire anche addirittura intima a dispetto di quel che si creda. Poi c’è anche da considerare anche un’altro fattore molto importante: il lavoro dell’intera bracca, di cani e canai, che in certi casi rischiano persino la vita per mandare i cinghiali verso le poste, che a volte invece di essere pronte e concentrate stanno a giocherellare con le radio.  Molti cacciatori, non dico tutti, le usano per raccontarsi le barzellette, per aggiornarsi sul calciomercato, per confrontarsi sulle scelte balistiche e per discutere di tante altre stupidaggini inutili, specialmente durante i periodi morti della battuta, proprio quando i vecchi solenghi girano silenziosissimi in cerca di un varco dove poter forzare lo schieramento. Tralasciando le nostre stravaganze logistiche, vorrei ritornare al compito principale del cacciatore appostato durante una battuta, che è quello di cercare di abbattere il cinghiale nel miglior modo possibile e per farlo ci vuole un’arma potente, ben tarata, caricata con la munizione giusta, no di certo una radiolina munita di auricolare!
 
 

Spero che con queste poche righe possa aver toccato un problema molto attuale, quello del rispetto tra TUTTI i partecipanti alla battuta di caccia! Permettetemi ancora un ultimo consiglio, a caccia bisogna essere sempre molto attenti senza mai abbassare la guardia, neanche quando siamo sicuri che nel bosco non ci sia neanche un animale. Dobbiamo verificare il vento, curare le nostre limitate attrezzature, concentrarci sui punti dove “dovrebbe” arrivare il cinghiale e tenere d’occhio le poste vicine. Ricordatevi che il cinghiale si abbatte con l’UDITO prima che con qualsiasi altro senso! E visto che di orecchie, più o meno malandate, ne abbiamo soltanto due, ostruirne una con un vociare incessante di parole più o meno inutili, non è certo il massimo! Ci sarebbe da ricordare ancora, perchè in moltissimi se ne dimenticano, che la prima e l’ultima raccomandazione che fa un buon Capocaccia è quella di stare zitti alla posta, e questo dovrebbe valere anche per le chiacchierate, più o meno sottovoce, alle radio.O no?


Marco Benecchi
     

 
 
 

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11 commenti finora...

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Se LA REDAZIONE DI BIGHUNTER (sempre molto assente in tante circostanze ) non inizia a filtrare gli interventi ,credo che uno spazio interessante ed aperto al confronto ( e all'apprendimento) quale può essere stato quello di Marco, sarà destinato infaustamente a terminare nel dimenticatoio. Purtroppo per la spazzatura gettata quà dentro da esseri indecifrabili, che non vien controllata da chi dovrebbe................

da Massy  22/03/2022 9.15

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

MB , questo qua sotto è incazzato con te oppure è solo invidia??

da Flavio  21/03/2022 19.02

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Siamo i migliori siamo i piu' belli abbiamo super carabine e cacciamo nelle migliori riserve abbiamo milioni a disposizione siamo tutti amici e chi osa controbattere e' un povero fallito.

da La casta  20/03/2022 17.32

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

1000000000000volte piu' umile

da si  20/03/2022 13.02

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Testo prolisso come al solito, con abbondanza di parole in maiuscolo.
Quando lo cerchi al lavoro "Benecchi è fuori stanza" ma fra un po' l'Enel lo pensiona e ci penserà la moglie a tenerlo in riga.
Quando abbandonerà il "bucum" darà sempre tardi.
Garolini sarebbe meglio.

da pontiere  20/03/2022 10.56

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Vogliamo GAROLINI

da Roby  19/03/2022 19.51

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Che (in)successo questo articolo: 4 risposte in 12 giorni.
Sarebbe ora di chiuderlo e di pensionare Benecchi.

da eugenio  19/03/2022 9.41

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

LI CANAI SPARAGNO ALI CINGHIALI E NON LI MANDANO ALLE POSTE ASPETTA ASPETTA E NO ARIVA NENTE

da bUSRONI  18/03/2022 21.21

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Purtroppo il sito NON lo gestisco io quindi, NON Ho colpa per quello che accade, anzi, che STA accadendo nel BLOG..
E me ne vergogno.
Per questo motivo mi asterrò dal dare consigli ed opinioni a chi dovesse chiedermele sul Blog,
Ma lo farò MOLTO volentieri in privato a TUTTI quelli che dovessero averne bisogno, tramite contatto DIRETTO con la Redazione.
Non vedo altre soluzioni.
Mi ferisce molto visitare il mio Blog in queste condizioni
Cordiali saluti
Marco

da MARCO BENECCHI A TUTTI GLI AMICI DEL BLOG  15/03/2022 19.07

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

Io invece trovo che la radio sia molto utile sia per la sicurezza che per la gestine dela cacciata per esempio capita spesso che i canai chiedano informazzione se il cinghiale è stato abbattuto o meno o quanti cinghiali si sono mossi oppure su i movimenti dei cani capita spesso anche che qualche posta vada spostata quindi vanno avvisate le altre poste o il canaio che si avvicina alle poste e ha l'esigenza di avvisare è anche un modo per rendere partecipi tutti alla battuta altrimenti sei isolato senza sapere nulla di ciò che sta accadendo.

da Nino  08/03/2022 8.34

Re: Caccia al cinghiale: tutti zitti alle poste!

io faccio i segnali di fumo

da Paolo  07/03/2022 20.54
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