La cartuccia calibro 7 x 66 Vom Hofe, nota anche come 7 x 66 Vom Hofe Super Express, 7 x 66 Belted, 7 x 66 Super Express, 7 x 66 Vom Hofe High-Velocity, 7 x 66 Vom Hofe Belted, ecc, fu sviluppata da Walter Gehmann su ispirazione di August Ernest Vom Hofe tra il 1956 e il 1958. Gehmann, noto campione di tiro con la carabina ed appassionato di munizioni dalle alte prestazioni, era rimasto molto impressionato dagli studi fatti da Vom Hofe, un esperto tedesco di fucili da caccia in grosso calibro, che intorno agli anni Trenta, oltre alla 7 x 66, mise a punto altri capolavori balistici come il 5,6 x 61 e il 5,6 x 66 VHSE (le più potenti .22 a percussione centrale europee ed ancora oggi tra le 5,6 mm più veloci), il 7 x 73, il 7 x 75 R e il 9,6 x 66. Sembra che per creare il 7 x 66 VHSE Gehmann e Vhon Hofe siano partiti dal bossolo del .404 Jeffery, semplicemente riducendo il diametro del colletto, fino a consentire l'introduzione di un proiettile del diametro nominale di 7,21 mm – 284” e da una carabina svedese Husqvarna.
Il 7 x 66 è una cartuccia molto potente, capace di sviluppare elevatissime velocità alla bocca con pressioni di esercizio notevoli. Quando fu presentata sul mercato europeo e mondiale ancora non esisteva la 7 mm Remington Magnum (che apparve nel 1963) e tutta la nutrita famiglia delle 7 mm ad alta intensità, così si guadagnò subito l’appellativo di “sette millimetri” più potente al mondo. Anche dopo la comparsa della famosa quanto fortunata cartuccia americana, il 7 x 66 VHSE è rimasta una cartuccia molto valida e per molti aspetti migliore della popolarissima concorrente americana perché meglio proporzionata e con un bossolo più capiente, che permette di sviluppare velocità uguali a quelle della 7 mm Remington ma con pressioni più basse. Coerentemente con la filosofia progettuale tedesca nel campo delle cartucce metalliche da caccia, anche la 7 x 66, come la 6,5 x 68 e l’8 x 68 Shuler, adotta un bossolo “Redated Rimless”, cioè di tipo Rimless, ma con il collarino di diametro inferiore a quello del corpo del bossolo, anche se di pochi decimi. In comune con queste due cartucce presenta un bossolo d’insolita robustezza, sia delle pareti sia del fondello, cosa quest’ultima che la mette in grado di tollerare senza cedimenti elevate pressioni di esercizio superiori alle 3800 atmosfere. Tutte le carabine per essa camerate, per lo più di fabbricazione tedesca o austriaca, sono tutte costruite con free boring piuttosto lunghi. Il diametro del fondello della 7 x 66 è di 12,8 mm e quello del corpo subito al di sopra della scanalatura per l’estrattore è di 13,7 mm, in pratica le stesse quote della 6,5 mm e della 8x68, tanto che sarebbe possibile ricavare per fire-forming i bossoli calibro 7 x 66 dai 6,5 x 68 dopo averne dilatato il collo per palle di 7mm. Stando a quanto dice Frank Barnes nel suo splendido libro Cartridges of the World, che le armi prodotte da Vom Hofe negli anni precedenti la seconda guerra mondiale avevano un particolare profilo della camera a livello della spalla. Barnes la definisce come “Venturi type Shoulder”, con la spalla a due angoli, e non si capisce bene da dove egli abbia preso quella definizione.
Le attività di Vom Hofe e di Gehmann, s’interruppero durante il conflitto mondiale, e solo quest’ultimo riprese a costruire armi dopo la cessazione delle ostilità. Le cartucce originali prodotte nell’immediato dopoguerra recavano sul fondello la scritta “7 mm Super Expr. Vom Hofe” con una “K” e una “V” contrapposte, mentre i bossoli di recente produzione sono marcati “V Hofe 7 x 66 S.E. W.Gehmann”.
Restando in tema, può capitare di trovare ancora dei bossoli 7 x 66 con sedi innesco Berdan (con incudine e doppio foro) che se qualcuno li ritiene non proprio ricaricabili, o meglio non decapsulabili con i comuni dies, con un certo le sforzo possono comunque essere utilizzati dal ricaricatore. Attualmente cartucce originali cariche calibro 7 x 66 le produce la Norma con palla Nosler Partition di 140 grani JSP che raggiungono i 1040 m/s in canna da 660 mm (26”), se ne possono trovare prodotte dalla RWS con palla da 170 grani Torpedo Storping (905,2 m/sec e 459,6 kgm di energia) e forse in qualche fondo di magazzino esistono ancora quelle prodotte dalla DWM di Karlsruhe con palla StarkMantel da 172 grani oppure le originali Inhaber Walter Gehmann con palla Hornady Spire Point da 140 grani in confezioni da dieci, nella caratteristica scatolina di cartone verde pallido bordata di nero.
Sebbene le cartucce commerciali non superino mai, in nessun caso, i 460 kgm, la 7 x 66 VHSE è una munizione capace di raggiungere senza particolari problemi energie cinetiche prossime ai 480-500 chilogrammetri. Cosa comunque da evitare per non creare inutili stress sia all’arma sia ai bossoli. Quindi è sempre meglio restare al di sotto di queste quote. La 7 x 66 è nata come munizione prettamente da caccia, quindi in grado di abbattere pulitamente qualsiasi selvatico europeo e anche selvaggina africana e nord americana a patto di usare sempre delle palle adeguate. Per la caccia al capriolo ed al camoscio possono andar bene le 140-150 grani che non temono condizioni meteorologiche avverse e all’occorrenza possono dire la loro anche contro lo stambecco, che può tranquillamente superare il quintale di peso, ed il cervo. Da ricordare che una palla da 140 grani tarata a duecentoventi metri di distanza, a trecento ha appena un calo di 14 centimetri. L’uso di palle pesanti come le 160-175 grani è giustificato soltanto per cacciare selvatici veramente grossi come i cervi danubiani, i cinghiali dell’est Europa, l’orso bruno e l’alce.
Pur avendo goduto di una buona diffusione durante il secondo dopoguerra, la fama ed il prestigi del 7 x 66 VHSE sono stati oscurati dall’avvento di nuove cartucce statunitensi senz’altro più pubblicizzate, fornite con una gamma di palle più completa e soprattutto molto più economiche. Inoltre, l’essere sempre stato camerato in armi di gran pregio, ha certamente contribuito a limitarne la diffusione. Potremmo dire che il 7 x 66 VH è stato un calibro sfortunato perché a differenza dei suoi “cugini” ideati da Shuler, esistono molte, se non troppe, munizione alternative. Come spesso accade per quasi tutte le vecchie ed inusuali munizioni da caccia, anche per il 7 x 66 la ricarica casalinga diventa veramente d’importanza “strategica”, se non si vuole correre il rischio di ritrovarsi tra le mani una splendida carabina, ma inutilizzabile per una prematura scomparsa di munizioni commerciali. Nel nostro caso la ricarica non deve essere vista come un mezzo economico ed alternativo alle cartucce di fabbrica, magari per poter sparare a destra e a manca senza limitazioni, ma una garanzia contro insane scelte di mercato. Non dimentichiamo poi che la 7 x 66 VHSE resta pur sempre una potente e valida alternativa al 7mm Remington, al 7 x 61 S & H, al 7 mm STW, al 7 mm WM, al 7 SAUM, al 7 WSM, ecc. Può essere attualmente considerata come una splendida cartuccia da caccia grossa elitaria per così dire, destinata ai molti appassionati di caccia, di belle armi, della cultura mitteleuropea e delle sue tradizioni. Il 7 mm VHSE non è molto nota e diffusa in Italia, ma credo che in Germania e Austria abbia ancora molti estimatori, perchè capace di offrire grandi soddisfazioni in ambito venatorio e gratificare con il solo possesso. A puro titolo informativo pubblichiamo il solito piccolo studio di ricarica espressamente concepito per un uso venatorio.
Ho scelto soltanto tre pesi di palle: 140, 162 e 175 grani, per tutte le ricariche sono stati usati bossoli di produzione Norma (ma è possibile trovare anche piccoli lotti di bossoli B.E.L.L. e Bertan) ed inneschi CCI Large Rifle Magnum. Per i propellenti più indicati per la ricarica del 7 x 66 la scelta è caduta su quelli altamente progressivi maggiormente reperibili sul nostro mercato. Le dosi elencate sono da considerarsi come massime e da raggiungere per gradi partendo da dosi inferiori di circa il 5 %.
Polvere |
Dose (grani) |
Palla (grani) |
Velocità (ft/sec) |
Norma MRP
|
75
|
140 |
3.298 |
Norma MRP |
70 |
162 |
3.120 |
Norma MRP
|
69
|
175 |
2.998 |
IMR 4350
|
68 |
140 |
3.279 |
IMR 4350 |
63 |
162 |
3.010 |
IMR 4350 |
52 |
175 |
2.918 |
IMR 4831 |
71 |
140 |
3.287 |
IMR 4831 |
66 |
162 |
3.089 |
IMR 4831 |
64 |
175 |
2.970 |
H 4831
|
75 |
140 |
3.259 |
H 4831 |
72 |
162 |
3.082 |
H 4831 |
70 |
175 |
2.936 |
V.N160 |
72 |
140 |
3.237 |
V.N160
|
70 |
162 |
3.085 |
V.N160 |
68 |
175 |
2.883 |
V.N560 |
74 |
140 |
3.267 |
V.N560 |
72 |
162 |
3.133 |
V.N560 |
71 |
175 |
2.993 |
Vectan T 8000
|
74 |
140 |
3.283 |
Vectan T 8000 |
72 |
162 |
3.165 |
Vectan T 8000 |
70 |
175 |
2.977 |
Purtroppo le combinazioni descritte non sono molte, ma possiamo ritenerle sufficienti. D’altro canto la scelta di palle calibro 7,21 mm – 284” reperibili sul nostro mercato è invece notevolissima. Sarà compito nostro scegliere attentamente il tipo di palla da caricare in funzione del selvatico che intenderemo cacciare. Una regola che si è dimostrata molto valida sul terreno di caccia è quella che impone l’utilizzo di una palla leggera ed a rapida espansione quando si vogliono cacciare animali di modeste dimensioni, mentre viceversa sarà bene utilizzare una palla pesante e di struttura robusta se intenderemo cacciare grossi selvatici a pelle dura ed in terreno coperto. Il 7 x 66 Vom Hofe Super Express possiede delle caratteristiche balistiche eccezionali da sfruttare al meglio nel rispetto del buon senso, dell’etica venatoria e con un pizzico di stile in più che, specialmente oggi, non guasta di certo.
Marco Benecchi
Diametro massimo del proiettile 7,21mm (.284")
Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) da 83,8mm a 87,00mm.
Lunghezza massima del bossolo 65,64 mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 65,40 mm esatti
Lunghezza del bossolo alla spalla 61,60mm
Lunghezza del bossolo sotto la spalla 53,50mm
Diametro del colletto da 8,02mm a 8,08mm
Diametro alla base della spalla 12,66mm
Diametro alla base del corpo 13,78mm
Diametro del fondello 17,47mm
Pressione di esercizio (media massimale) 3800 atm
Tipologia degli inneschi Large Rifle Magnum
Passo di rigatura (commerciale) tipico Twist di un giro in 9" per canne da 660mm (26")
Esistono anche armi con passo di 1 giro in 10"