Vincenzo Scordo è originario di Reggio Calabria ma vive a Torino, dove studia Ingegneria Civile. Nel tempo libero scrive, principalmente poesie (chi è curioso vada a vedersi la sua pagina facebook “Un Ponte Tra Scienza e Poesia”) e poi va a caccia, di tordi.
Viene da un paesino calabrese caratterizzato da un'alta percentuale di cacciatori, sia giovani che anziani. Qui ha avuto la possibilità di far tesoro di esperienze vissute e di imparare dai saggi consigli dei cacciatori più esperti. La caccia, ci dice, è qualcosa che unisce. Quella ai tordi “allo spollo” e “al rientro” è la sua caccia preferita.
Come si immagina la caccia del futuro? “Vorrei una caccia migliore e diversa, ma soprattutto credo che noi giovani dobbiamo unirci per fare in modo che quest’arte non scompaia nel tempo. A tal proposito e in seguito alle svariate restrizioni subite negli ultimi anni, soprattutto in Calabria, sono divenuto scettico nei confronti delle associazioni venatorie, le quali, tranne alcune rare eccezioni, spesso pensano troppo ai loro interessi, poltrone comprese".