Quando il 747 dell’AirBaltic atterrò, tirammo tutti un gran sospiro di sollievo. Finalmente eravamo giunti a Tallinn, la bellissima, caratteristica capitale dell’Estonia. Nonostante la temperatura non fosse certo mite, iniziai subito a sudare, perché prevedevo il solito calvario che io e Pietro, il mio compagno di avventura, avremmo dovuto subire per sdoganare armi e bagagli. Invece, dopo neanche avere avuto il tempo di prendere un pessimo caffè all’americana, vedemmo con...
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Aspettavo con calma e rassegnazione di essere convocato per il sorteggio delle poste. Non condividevo l’entusiasmo di Pietro che, con la scusa del freddo, non smetteva un attimo di sfregarsi le mani spippettando il suo pestilenziale Toscanello al caffè. Ero reduce da cinque Battute di caccia, durante le quali non avevo visto l’ombra di un cinghiale....
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Nell’immediato dopo guerra, la caccia a palla nel nostro paese era praticata prevalentemente sull’arco alpino e sporadicamente nell’appennino tosco-emiliano e in qualche riserva privata del centro Italia. Le specie cacciabili erano il camoscio, il capriolo ed il cinghiale. Le popolazioni di cervi dopo un periodo non particolarmente felice, erano soggetto di una massiccia reintroduzione che negli anni...
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Purtroppo la provincia di Grosseto è stata una delle ultime ad abilitare i cacciatori al contenimento delle specie ungulate e ad aprire la caccia di selezione il primo di agosto, ma in passato, eccezionalmente, autorizzava qualche Azienda Faunistico Venatoria ad eseguire qualche abbattimento nel mese di ottobre. Io, che assieme alla “Cacciarella” al cinghiale ho sempre avuto una passione sfrenata per la caccia al capriolo, ero sempre in lista per poter tirare ad un maschio da trofeo. Leggi »
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Mentre scrivo queste righe Drago, il mio setter inglese, è finalmente fuori pericolo. Ha rischiato di morire, ma fortunatamente è andata bene. Proprio il giorno dell’apertura, alle prime luci dell’alba, il mio setter ha avuto un incontro ravvicinato con un cinghiale e ne è uscito perdente e piuttosto malridotto. Quella fu un’avventura decisamente...
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Avrei voluto raccontarvi come sono finalmente riuscito ad abbattere la grande pecora di Marco Polo (Ovis Ammon Polii), mentre “purtroppo” dovrò limitarmi a farvi un fedelissimo resoconto di come invece c’è riuscito Tino, il mio compagno di caccia. Ho avuto l’immenso piacere di conoscere Tino, un simpaticissimo ed atletico imprenditore Bresciano di sessantasei anni, socio fondatore del ... Leggi »
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Se qualcuno dei miei lettori, si è mai chiesto perché ho deciso di prendere carta e penna e di dedicarmi al giornalismo venatorio, credo che sia giunto il momento di togliergli la curiosità. Quel che diversi anni addietro mi spinse definitivamente a mettere sulla carta stampata i miei pareri, le mie idee e soprattutto le mie esperienze vissute... Leggi »
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Nel corso della mia vita ho abbattuto diversi cinghiali, tanti a dir la verità, ma non stiamo lì a contarli. Ricordo vivamente il primo (come potrei dimenticare il mio battesimo di sangue?), qualcun altro perché magari l’ho catturato in circostanze particolari, ma di tanti altri il ricordo si è perduto nei meandri infiniti della mia mente. In oltre trent’anni... Leggi »
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I cacciatori selecotrollori sono pochi o sono troppi? Secondo alcuni la schiera dei cacciatori abilitati al contenimento della selvaggina ungulata e di quella cha fa danni è ormai completa, mentre secondo il parere di altri, come qualche esponente regionale e diversi ATC, i selecotrollori sono ancora troppo pochi. A chi dar torto e a chi ragione?... Leggi »
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Mai dire mai! Nessun detto è più veritiero di questo. Io, dopo la rocambolesca avventura che ebbi occasione di vivere lo scorso anno in Kyrgyzstan, avevo promesso che non ci sarei mai più tornato, invece è successo il contrario! La nostalgia degli stambecchi, delle montagne perennemente innevate, dei generosi cavallini mongoli e della gente kyrgysa, povera sì, ma fiera, generosa ed estremamente ospitale, era sempre viva.... Leggi »
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