25/05/2017 Il ritorno del lupo in Friuli Venezia Giulia - Sequals (Udine)


martedì 16 maggio 2017
    
Lupo Piano Toscana Il ritorno dei lupi nei boschi del Friuli Venezia Giulia e le conseguenze per gli allevamenti saranno i temi al centro dell'incontro pubblico organizzato dalla Regione, in collaborazione con l'amministrazione comunale di Sequals, a partire dalle 20.30 di giovedì 25 maggio alla villa Savorgnan, in località Lestans nel Comune di Sequals (Udine).

Nel corso degli ultimi anni si è verificata infatti una forte crescita della popolazione di lupi, prima sulla dorsale appenninica e poi sulle Alpi. La presenza e la riproduzione della specie è ampiamente consolidata in Veneto e nel 2013, dopo quasi un secolo di assenza, l'animale è ricomparso anche sul nostro territorio regionale.

Per la sua collocazione geografica, il Friuli Venezia Giulia è interessato dal passaggio di esemplari in dispersione provenienti sia da est (dalle popolazioni balcaniche), sia da ovest (dalla popolazione alpina), a sua volta derivante dall'espansione della popolazione appenninica.

Recentemente alcune fotografie e riprese video effettuate nel Pordenonese da appassionati e dal personale del Corpo forestale regionale, hanno documentato la probabile presenza di una coppia territoriale di soggetti morfologicamente riferibili al lupo. La certezza, però, si potrà avere solo attraverso l'analisi genetica dei reperti biologici raccolti, prevista nell'ambito delle attività avviate nel progetto comunitario "Life Wolfalps".

Se confermata, la presenza di una coppia territoriale potrebbe rappresentare il preludio alla formazione di un branco, l'unità base della popolazione, che nelle condizioni alpine è in genere composto dai genitori (la cosiddetta coppia "alfa") con i figli dell'anno e, in alcuni casi, se non sono già in dispersione, dell'anno precedente.

Il lupo è una specie protetta di interesse comunitario (tutelata dalla Direttiva 92/43/CEE "Habitat") ed è indicatrice di un sistema ecologico intatto. La ricolonizzazione della montagna friulana da parte di quest'animale è quindi una buona notizia dal punto di vista ambientale, ma suscita qualche preoccupazione soprattutto tra gli allevatori. Questi, come insegna l'esperienza in corso da diversi anni in altre Regioni dell'arco alpino, dovranno tener conto della presenza dei lupi adattando i propri metodi di allevamento e transumanza (con l'introduzione di recinzioni fisse o mobili, elettrificate, cani da guardiania) allo scopo di ridurre i possibili danni ai greggi. Questi ultimi sono in ogni caso indennizzati dalla Regione che concede anche contributi per le opere di prevenzione.