Anche il Segugio dell'Appennino avrà il suo Club


mercoledì 26 gennaio 2011
    
 A un anno dal suo riconoscimento ufficiale da parte dell'Ente Italiano della Cinofilia, il segugio dell'Appennino avrà il suo Club di razza. Si terrà infatti sabato 29 gennaio a Riccò di Borgonovo l'assemblea costitutiva del Club Segugio dell'Appennino (Lepariolo Italiano).
 
La razza viene utilizzata per la caccia alla lepre e non solo (ottimo anche per il cinghiale) ed è l'orgoglio di molti cinofili italiani, che da tempo attendevano questo importante risultato. Gli organizzatori, per l'importanza dell'evento, invitano tutti gli appassionati a partecipare alla riunione che si terrà alle ore 14.30 presso la sala della parrocchia del paese di Borgonovo (uscita autostrada Fornovo Taro).

Il segugio maremmano - si legge nella scheda dell'Enci -  deriva da ceppi primari di “piccoli lepraioli”, selezionati nei secoli. Alla fine del 1800 compare, nell’opera di Angelo Vecchio, la prima classificazione della varietà. . La prima descrizione compiuta è dell’ Avvocato Filippo Zacchini, allevatore ed utilizzatore di questo animale, che, nel 1932, così ne parla: “cane di piccola taglia (non supera mai i 50 cm) di eccezionale agilità e vivacità, tutto muscoli e nervi senza alcuna pesantezza, di antica origine e di tipo ben fissato, ha resistito ai più vari incroci; ed anche soggetti un po lontani dalla razza, accoppiati con soggetti tipici, riproducono assai bene il tipo con sorprendente fissità. Caduto da tempo, in gran parte, in mano a piccoli proprietari e coloni, ha trovato nella salubrità dell’ambiente, nella rusticità del suo tenore di vita e nel vivo attaccamento al padrone, i necessari elementi di difesa per la sua conservazione. Sono soggetti che per il loro genotipo, selezionato in ambiente collinare e montano, includono in loro scioltezza di movimenti e muscolatura ferrea”.
 


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