La LAV contro la tratta dei cuccioli provenienti dall'Est Europa


venerdì 21 novembre 2008
    

LAV contro la tratta dei cuccioliMobilitazione della LAV contro la tratta di migliaia di cuccioli provenienti dall'est Europa e importati in Italia con false documentazioni e microchip. La notizia, già data da BigHunter nei mesi scorsi, si riferisce alle barbare condizioni in cui questi cani vengono allevati e trasportati per poi essere commercializzati soprattutto in Italia.  Questi cani sono trattati come mera merce di scambio a partire già dagli allevamenti in cui nascono, definiti non a torto dei canifici per le condizioni in cui sono tenute le cagne, costrette a partorire continuamente, senza controlli veterinari nè vaccinazioni. Fatto questo, che comporta il diffondersi di malattie ormai sconfitte dalla scienza veterinaria moderna e la morte quasi certa dei cuccioli commercializzati per via di inesorabili patologie genetiche e immunitarie. Anche se oltre il 40 per cento dei cuccioli non sopravvive al viaggio, il restante carico rappresenta comunque un enorme vantaggio economico per chi li commercializza, dati gli alti prezzi del mercato italiano. La LAV  a fronte della pubblicazione di un dossier su questo preoccupante fenomeno, ha organizzato una petizione popolare per sabato 29 e domenica 30 novembre a sostegno di proposte per fermare la tratta dei cuccioli, chiedendo “interventi legislativi nazionali ed europei per fermare questo squallido e pericoloso traffico di cuccioli, il rafforzamento delle forze di polizia addette ai controlli, nonché ordinanze e regolamenti comunali contro le mostre di animali e il commercio ambulante di animali, dove possono celarsi vendite illegali di cuccioli” - Ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della LAV -

Ndr: Riteniamo questa una battaglia giusta da combattere insieme alla LAV.


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