Campionato Italiano Fidasc: Un ligure sul trono dei segugisti su cinghiale


lunedì 29 aprile 2013
    
1 Provincia, 2 ATC, 3 Giudici, 5 Comuni, 12 finalisti. In questi numeri è racchiusa la 13^ edizione del Campionato Italiano per conduttori dei cani da seguita su cinghiale della categoria A. Ma dietro i numeri ci sono sempre dei nomi che è sempre doveroso e piacevole citare.

La Provincia è di quella di Arezzo; gli ATC sono il 2 e il 3 (presieduti, rispettivamente, da Moreno Caibugatti e Giorgio Kwiatkowski); i 3 giudici sono Sestilio Tonini e Alberto Geldi (Enci) e Roberto Pro (Fidasc); i Comuni coinvolti nella manifestazione sono Anghiari e Monterchi (prima giornata di gara), Sansepolcro e Pieve Santo Stefano (seconda giornata) e Civitella in Val di Chiana (terza e ultima giornata). Sotto la diretta e instancabile supervisione del vice presidente vicario Domenico Coradeschi, le complesse operazioni organizzative sono state curate dal Delegato Fidasc Giuseppe Bartolini, coadiuvato dai soliti
validissimi collaboratori dell’Asd Giotto e da una lunghissima serie di preziosi “fiancheggiatori” e grandi appassionati di cinofilia venatoria come il Dr. Giancarlo Lippi e Mauro Bergamaschi (per i turni del primo giorno) e del Dr. Piergiuseppe “Beppe” Migliorini, proprietario della splendida azienda agricola Capocontro, oltre che pluricampione cinofilo e appassionato canaio, che ha ospitato la quarta giornata di gara e la cerimonia di premiazione alla quale sono intervenuti anche Ginetta Menchetti, Sindaco del Comune di Civitella in Val Di Chiana e il presidente della FIdC Gianluca Dall’Olio.

I 12 finalisti, 3 per il raggruppamento del nord, 6 per quello del centro, 2 per il sud e 1 per la Sardegna, erano stati determinati da una lunghissima e severissima fase eliminatoria e si sono presentati al gran completo alla sfida finale.

Il primo giorno di gara, in ordine di turno, sono scesi in campo Domenico De Sanctis (Segugi Maremmani), Massimo Micheli (Griffon Nivernais), Alfio Calzuola (Gascon Saintongeois) e Domenico Filici (Segugi Italiani p.r.). Il secondo giorno ha visto in gara Marco Antonini (Gascon Saintongeois), Danilo Volpi (Segugi Maremmani), Amos Brufani (Anglo-Francesi) e Marco Barbanera (Ariegeois). Il giorno conclusivo è stata la volta di Giuliano Dimani (Gascon Saintongeois), Michele Vaccaro (Segugi Istriani), Enrico Trombi (Gascon Saintongeois) e Marco Mei (Segugi Maremmani).

Nella cronaca squisitamente sportiva della lunga manifestazione spicca l’assenza di una muta qualificata ma questo nulla toglie al grande lavoro che conduttori e ausiliari hanno svolto su terreni “liberi”, decisamente e giustamente impegnativi, con una presenza significativa di cucciolate di cinghiale, ma anche di caprioli, daini e lupi che hanno accresciuto le difficoltà della prova.

A conti fatti, quindi, il giudizio di Tonini, Geldi e Pro ha premiato il comportamento di cinque dei sei soggetti condotti da Giuliano Dimani, quattro classificati con la qualifica di MB e con Gavaroche che si è
meritato l’Eccellente, collocandosi sempre qualche punto al di sopra dei compagni, sia per doti fisiche e stile di razza che in ciascuna delle fasi previste dal regolamento: cerca, accostamento, abbaio a fermo e nella seguita. E’ soprattutto in questa fase che i cinque soggetti hanno mostrato grande compattezza ed una piacevole armonia vocale. Al secondo posto, ma con una differenza davvero minima, si è piazzato Marco Barbanera con la sua muta di Ariegeois e al terzo Domenico Filice con i suoi Segugi Italiani a pelo raso.

Comprensibilmente soddisfatto, il vice presidente vicario Domenico Coradeschi, ha ringraziato tutti per la passione e l’impegno con cui è stata supportata l’importante manifestazione della Fidasc ed ha anticipato che nel futuro verranno compiuti tutti gli sforzi per la ripresa di una grande competizione internazionale per conduttori di cani da seguita in muta su cinghiale.

Roma, 29 aprile 2013

L’UFFICIO STAMPA

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