La pittura, la caccia, le emozioni. Ecco l'arte di Fabrizio Panessa


mercoledì 21 settembre 2011
    
Fabrizio PanessaE' il tocco del cacciatore, con la forza delle emozioni vissute sul campo la conoscenza vera della selvaggina a rendere quasi magiche le opere di Fabrizio Panessa, giovane pittore animalier e appassionato di arte venatoria fin da piccolo, da quando il nonno costruì per lui la prima fionda e lo portò per la prima volta a caccia. Il suo battesimo artistico è avvenuto grazie al grande Roberto Lemmi, quando nel 1992 fece il suo primo acquarello ispirato dalla bellezza di un quadro del maestro. Da allora non ha più smesso: si è iscritto all'Istituto d'Arte, per poi passare all’Accademia delle Belle Arti, dove ha affinato le sue capacità artistiche e gli studi anatomici.
 
L'atmosfera prevalente è quella evocatrice di storie di caccia vissute in paludi e boschi. Protagonisti gli animali, i loro sguardi, le loro reazioni. Rivivono nelle immagini evocate da Fabrizio gli attimi del frullo di una beccaccia o quelli di una ferma a vuoto per un rumore emanato dai battiti d’ali, di un campano che suona in lontananza, o semplicemente quei momenti di serenità che ogni cacciatore sin dalla notte dei tempi prova in una lunga giornata di caccia, anche senza sparare un colpo.

Dice di lui l’ amico Germano Schirano, già amico di BigHunter: "le sue rappresentazioni mettono in evidenza le esperienze dirette messe su tela che solo agli occhi attenti di un cacciatore possono trasmetterci, come quella nel saperci descrivere impeccabilmente una beccaccia  in un bosco innevato, dove la stessa Regina spicca il volo dopo una bella ferma di cani continentali, restando incantata dal tepore emesso da quei raggi di sole filtrati in quel buco di rimessa tra gli alberi. I suoi quadri rispecchiano uno stile a volte  volutamente privi e a volte pieni di quei tocchi di luce giusti, belli ed esaltanti nei particolari, facendone risaltare magnificamente nelle prospettive profonde dei soggetti tutti i particolari. Come  eccezionale è lo sguardo incrociato tra la Beccaccia ed il Setter in ferma, molto bella come il salto della stessa Regina nel magico scenario di un sottobosco  autunnale. I chiari palustri sia negli albeggi che al crepuscolo sono rappresentati in scenari che, chi fa questa Caccia con esperienza conosce molto bene, appostamenti, passaggi di Germani, Fischioni, Alzavole ecc".
 
La pittura e le altre arti figurative a tema venatorio, sono una grande forza per la trasmissione della nostra passione, la stessa che ha conquistato  Fabrizio "e che sa trasmetterci - scrive Schirano -  in una maniera schietta e sorridente tipica della gente Salentina".
 
 

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3 commenti finora...

Re:La pittura, la caccia, le emozioni. Ecco l'arte di Fabrizio Panessa

Animal Raro, Piantala la cacia è una passione e come tale non ha possibilità di essere capita da tutti, TU sei convinto che sia solo ed esclusivamente lo sparo la caccia BENE tieniti questa tua convinzione, la caccia è ben altro quindi tu rimani delle tue idee io delle mie ma per favore non impormi le tue perchè io non voglio importi le mie,vivi la tua vita sereno che io vivo la mia serenamente. solo uno potrà giudicarci e quello di certo non sei tu. Cordiali saluti

da Riccardo F. 22/09/2011 7.48

Re:La pittura, la caccia, le emozioni. Ecco l'arte di Fabrizio Panessa

Anchio da bambino andavo a caccia di lucertole con la fionda, poi crescendo e maturando, ho capito che non era giusto ucciderle per il mio divertimento, purtroppo alcune persone e tra queste metto i cacciatori restano in un'immaturità ancestrale e si emozionano solo nel vedere il sangue di dolci ed inermi creature!

da Animal raro 21/09/2011 21.32

Re:La pittura, la caccia, le emozioni. Ecco l'arte di Fabrizio Panessa

MOLTO BELLI

da simone84 21/09/2011 18.22