Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti


martedì 20 ottobre 2009
    
La regione Umbria, tramite l'assessore Lamberto Bottini, annuncia ai cacciatori l'avvio degli appositi centri di raccolta per i cinghiali abbattuti in attesa di inviare le carcasse per i controlli sanitari previsti dai regolamenti comunitari. Un'innovazione che permetterà, secondo quanto appreso dalla regione, di “valorizzare un patrimonio, evitando, allo stesso tempo, di attivare percorsi commerciali che possono sfuggire anche al controllo sanitario''.
 
I centri di raccolta rispondono all'esigenza di una “sosta” per le carcasse nell'attesa di confluire le carni negli appositi centri di lavorazione autorizzati, saranno ben identificati e funzionali al luogo di abbattimento e dotati di una cella frigorifera di idonea capacità. Nei centri di raccolta dovrà essere garantita la rintracciabilità delle carcasse, attraverso un registro di carico e scarico dei capi conferiti. Sono tre gli impianti - a Gualdo Tadino, Massa Martana e Terni - che stanno mettendo a punto le strutture per essere riconosciuti come Centri di lavorazione di selvaggina.

L'assessore Bottini ha sottolineato che questa nuova procedura consentirà inoltre di vendere i cinghiali abbattuti durante il prelievo selettivo e di destinare gli introiti al risarcimento dei danni e alla prevenzione degli stessi. Secondo i piani di prelievo autorizzati saranno 2.500 i capi da abbattere nel perugino e 1.000 nel ternano. A questi capi si aggiungono i 10 mila e i 5 mila cinghiali che verranno prelevati durante la stagione venatoria.

6 commenti finora...

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

Non ha tutti i torti claudio nuti,apparte la frase del gestire e rispettare...Forse siamo così abituati a prenderla nel c@@o (metaforicamente parlando)che reagiamo male a tutte le novità

da Asterione 21/10/2009 19.30

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

L'applicazione delle normative europee consente finalmente di immettere legalmente sul mercato la carne degli ungulati selvatici. Le conseguenze possono essere molte e positive: innanzitutto si scoraggiano il commercio illegale ed il bracconaggio. Poi si inizia finalmente a valorizzare una risorsa anche economica che può contribuire a risolvere il problema della rifusione dei danni alle colture agricole. Infine comincia ad entrare nella testa dei cacciatori l'idea che i selvatici sono un patrimonio da gestire e rispettare con grande senso di responsabilità nell'interesse dell'intera collettività. Spesso è bene riflettere prima di reagire istintivamente a novità che possono avere conseguenze positive, anche per la caccia ed i cacciatori.

da claudio nuti 21/10/2009 14.08

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

TREVISO: CACCIATORI DI MERLI FERISCONO SIGNORA IN GIARDINO.

da STRUZZO 21/10/2009 13.26

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

Ci hanno scambiato per norcini. Hanno attivato l'U.C.A.S., il famoso Ufficio per la Complicazione degli Affari Semplici, come se la caccia non fosse già complicata di per se. Noi italiani siamo maestri nel complicarci la vita, mentre all'estero vanno in controtendenza e cercano di semplificare.

da lucas 21/10/2009 11.25

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

....inutile e assurdo: non si tratta di macellazione di carni destinate al pubblico. sicuramente costoso, .....e naturalmente i maggiori costi per adempimenti inutili, saranno scaricati addosso ai cacciatori... le normative europee spesso sono talmente demenziali, che se venissero appicate alla lettera in tutti i settori, boccherebbero tutte le attivita' economiche e non .......

da Fabrizio 21/10/2009 11.01

Re:Umbria: nascono i centri di raccolta per i cinghiali abbattuti

una stronzata

da un caccitore (vero) 20/10/2009 20.06