Campania. "Al peggio non c'è mai limite"


giovedì 8 aprile 2021
    

 
 
 
Il presidente della Federazione Italiana della Caccia Campania, Modestino Bianco, insieme ai suoi omologhi di Enalcaccia, Libera Caccia e Arcicaccia, scrive in merito alla seduta del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale tenutasi lo scorso 29 marzo

La “non” politica venatoria adottata dalla Regione Campania nel corso degli ultimi anni, inequivocabilmente svincolata dagli indispensabili canoni di ragionevolezza, improntata, di contro, ad un agire tautologico ed imperscrutabile, è stata caratterizzata dall’introduzione di immotivate limitazioni, sia con riferimento alle specie cacciabili che ai tempi di prelievo.

Totalmente, quanto inopinatamente, inascoltati sono rimasti i reiterati inviti rivolti all’Amministrazione Regionale in ordine alla insopprimibile necessità di motivare, adeguatamente, le sempre maggiori restrizioni che, anno dopo anno, inesorabilmente, hanno caratterizzato la stesura del calendario venatorio.

In occasione delle sedute del Comitato Tecnico Faunistico Venatorio Regionale, il cui parere, ai fini della stesura del calendario venatorio, è previsto dalla legge come obbligatorio (anche se non vincolante), le scriventi Associazioni, per il tramite dei loro rappresentanti, hanno avanzato osservazioni / richieste assolutamente pertinenti, accoglibili e legittime, soprattutto perché suffragate da studi scientifici condotti da organismi accreditati a livello europeo, nonché dalle medesime associazioni ambientaliste.

Sta di fatto che, con assoluta approssimazione, la Regione Campania, nel corso degli anni, ha ritenuto di doversi adeguare, acriticamente, quanto tautologicamente, alle osservazioni provenienti dall’ISPRA, il cui parere, al pari di quello del CTFVR, è, egualmente, obbligatorio ma non vincolante!

Si diceva che al peggio non c’è limite ed il fondo si è toccato in occasione della seduta del CTFVR tenutasi in data 29.03.2021, allorquando il predetto organismo era chiamato ad esprimere il suo parere in relazione al calendario venatorio 2021/2022. Ebbene, la bozza di tale documento, trasmessa dall’Amministrazione Regionale della Campania appena sette giorni prima, quindi il 22.03.2021, prevedeva, tra l’altro, la possibilità di effettuare la caccia in preapertura alle specie colombaccio, ghiandaia e merlo (tre giorni), nonché tortora (un solo giorno).

Sta di fatto che, nel suo messaggio di saluto ai lavori del CTFVR, l’Assessore all’Agricoltura p.t. ha comunicato che, sulla scorta di non meglio precisate/giustificate esigenze sopravvenute, l’Amministrazione Regionale, sconfessando se stessa, aveva deciso di non consentire attività venatoria in regime di preapertura.

Poiché, immediatamente dopo il suo messaggio di saluto, l’Assessore all’Agricoltura abbandonava i lavori in ragione, a suo dire, di concomitanti impegni, rimaneva impossibile acquisire ulteriori informazioni in merito all’improvvida decisione che la Regione intende adottare.

Una formale mozione d’ordine proveniente dalle scriventi Associazioni Venatorie ha determinato l’aggiornamento ad altra data dei lavori del CTFVR, con l’espresso invito alla Regione Campania ad esplicitare le motivazioni che, in un così esiguo lasso temporale (appena una settimana!), avrebbero indotto tale clamorosa, quanto inopportuna, decisione.

Non si può non restare basiti a fronte dell’inaccettabile approssimazione con cui la Regione Campania intendere gestire l’attività venatoria, atteso che, nella seduta del 29.03.2021, il CTFVR veniva chiamato ad esprimere il parere in ordine ad un calendario venatorio che, nel frattempo, aveva subito sostanziali modifiche, mai comunicate, se non verbalmente, nel corso della medesima assise.

Nell’attuale momento storico, ora più che mai, il cittadino richiede alla politica di agire con determinazione, ragionevolezza ed equità, evitando, soprattutto, di acuire odiose, quanto inopinate, discriminazioni di chiaro e mero stampo animalista!

Le scriventi Associazioni Venatorie, riservando ogni ulteriore azione, rivendicano, con forza, per i Cacciatori campani pari dignità rispetto a tutti gli altri cittadini ed elettori.

 
(Federazione Italiana della Caccia, Enalcaccia, Libera Caccia, Arcicaccia)

  

13 commenti finora...

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Continuate a votare pd che ottenete tanto

da compagni cicciaroli 10/04/2021 23.38

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Certo che con la migratoria non ti puoi riempire il frizer'.

da morto di fame 10/04/2021 18.52

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

E perché chi caccia ungulati dovrebbe smettere per fare un favore a chi caccia migratoria?

da Vivete sulle nuvole 10/04/2021 15.30

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Hunter74, non c'è bisogno di fare nessuna guerra, siamo cacciatori non guerrieri. Secondo il mio modesto avviso basterebbe che le associazioni dicessero che non bisogna più cacciare il cinghiale e gli altri ungulati in modo che si mangino anche i piedi dei tavoli in città fino a che non ci danno gli stessi diritti dei cacciatori europei delle altre nazioni. E così semplice. Salutiamo

da jamesin 10/04/2021 13.12

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Hunter74, non solo noi in Campania possiamo avere ragione facendo ricorso al TAR sui parchi extra large, ma tutti quei cacciatori che stanno in una regione che ha oltrepassato il 30% del territorio protetto, basterebbe chiedere al SVI la strada che hanno percorso per fare il ricorso per cui sarebbero anche avvantaggiati. Tutte le associazioni dovrebbero impegnarsi in questo perchè non lo fanno ?? E la domanda che si dovrebbero porre tutti. Salutiamo

da jamesin 10/04/2021 12.45

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Bisogna fare la guerra. I delinquenti sono loro, non noi cacciatori. Fatevi ridare il territorio visto che almeno voi avete avuto ragione da parte del TAR.Lo dovete pretendere. O le sentenze a sfavore valgono solo x noi?

da Hunter74 10/04/2021 1.49

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

come mai un pseudo consulente alla caccia di Avellino che pure vice presidente di una grande associazione fa predisporre un calendario senza pre apertura ...forse a lui interessano solo gli ungulati e le macellerie autorizzate!!!

da Roby 09/04/2021 23.38

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Jenny un parco viene sovvenzionato con circa 15 o 20 milioni all'anno notizie di anni fa. In Italia abbiamo circa 150 parchi di cui almeno un centinaio potrebbero essere cancellati fatti facciamoci un po i conti perché sono soldi presi dalle nostre tasse. Un saluto

da Jamesin 09/04/2021 21.13

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

forse non è chiaro il concetto del territorio sottratto all'attività venatoria, come ricordava JAMESIN per merito dello SVI, il TAR condanno la regione campania a rivedere e ristabilire la percentuale di territorio sottratto in eccesso. Cosa stanno facendo le altre solite note per far si che la regione si attenga alla legge, o la legge vale solo per noi che se sgarriamo di 5 minuti prima dell'alba o dopo il tramonto ci fanno un c..o così! E questo è solo uno degli esempi

da gianbottaccio 09/04/2021 20.37

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Buona sera JAMESIN,ma il business dei parchi è enorme ,perchè non dicono quanto costa la gestione di un solo parco, quanto guadagna al mese un direttore di un parco,facciamo il totale di tutti quelli che ci stanno in regione e poi vediamo, almeno li terrebbero come si deve, nei parchi solo la caccia è vietata, poi tutto il resto è concesso, abusivismo edilizio, mutazione dello stato dei luoghi, sversamenti di rifiuti a non finire,ma sti soldi che la regione versa per il personale a cosa serve se ognuno fa il proprio comodo?

da genny 4 bott 09/04/2021 20.03

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Poiché, immediatamente dopo il suo messaggio di saluto, l’Assessore all’Agricoltura abbandonava i lavori in ragione, a suo dire, di concomitanti impegni.

da Io so io... Marchese del Grillo 09/04/2021 13.11

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

L’unica legge valida per le zone esterne del Parco è quella istituiva del 1923 e altre successive organizzative dello stesso, ma nessuna di queste leggi conferisce poteri oltre i confini del Parco; ad esempio, sulla cosiddetta e recentemente resa famosa dalle polemiche, mai istituita area contigua; ovvero, la cosiddetta e mai esistita “Zona di Protezione Esterna”, sulla quale in realtà il Parco ha solo il potere di controllo venatorio per il rispetto di “particolari divieti di caccia per alcune specie di selvaggina” dallo stesso emanati su “terreni e territori limitrofi”; terreni e territori i cui confini, peraltro, non sono mai stati formalmente stabiliti con atti legislativi, ma solo con provvedimenti interni dell’Ente Parco, e spesso modificati a piacimento. BRAVO ZUNINO un cordiale saluto.

da Leo SA 09/04/2021 12.58

Re:Campania. "Al peggio non c'è mai limite"

Ma perche non incominciate a togliergli il territorio dei parchi che hanno preso in più. Ma proprio non la volete capire che qua se non si fa a braccio di ferro con la regione questi ne approfittano e ogni anno tagliano, ma dove volete arrivare vi stanno già trattando a calci in faccia ! Il fatto è che avete paura che vi vietano anche la caccia al porco e relative salsiccia. LA SENTENZA DEL TAR VINTA DALLO SVI SUL TERRITORIO PARCCHI VI STA ASPETTANDO MUOVETEVI !!! Incomincerò a fare assicurazione privata da oggi in avanti. ADESSO BASTAAAA !!!

da JAMESIN 09/04/2021 12.55