Giovani cacciatori, un futuro per la biodiversità. La Conferenza FACE


lunedì 11 settembre 2017
    

Si è tenuta il 6 settembre alla sede del Parlamento Europeo di Bruxelles la conferenza, organizzata dalla Face, “Giovani cacciatori: garantire un futuro per la biodiversità europea”. Presente anche il Commissario  europeo per l’Ambiente Karmenu Vella, il quale ha sottolineato il valore della caccia sostenibile per la tutela della biodiversità, e quindi del Manifesto della Biodiversità FACE, per dimostrare che i 7 milioni di cacciatori europei, che questa associazione rappresenta, contribuiscono a conseguire gli obiettivi della Strategia europea per la biodiversità fino al 2020.

Con l’accento sui giovani cacciatori, la conferenza ha posto le basi per discutere il futuro della caccia in un mondo sempre più urbanizzato. I relatori hanno discusso le strategie di comunicazione e il modo migliore per sostenere il contributo che i giovani cacciatori danno alla conservazione della natura e alla gestione della fauna selvatica. Vi è stato un ampio accordo sulla necessità di programmi formativi e attività dedicate a sostenere i giovani praticanti.

Janneke Eigeman, responsabile della comunicazione alla Royal Dutch Hunting Association (KNJV), ha evidenziato alcuni sviluppi positivi nei confronti dei nuovi cacciatori. Ad esempio, nei Paesi Bassi circa il 50% delle persone che ottengono il permesso di caccia sono giovani. Per promuovere la caccia fra le nuove generazioni, ha spiegato la necessità di istituire programmi di mentoring [il mentoring è una metodologia di formazione basata su una relazione uno a uno tra un soggetto con più esperienza e uno con meno esperienza, N.d.R.] come quello sviluppato dalla KNJV, che collega cacciatori di maggior età ed esperienza a nuovi e più giovani praticanti.

La conferenza ha riconosciuto il ruolo delle nuove tecnologie come una potente opportunità per costruire reti di giovani cacciatori. Jean Pierre Ferraro, imprenditore danese e co-fondatore di Nyjæger.dk e Huntappvisor ha presentato come le nuove tecnologie possono aiutare i giovani cacciatori a creare tali reti rafforzando le proprie esperienze e diffondendole fra i coetanei.

David Plaz, dalla rete “Young Opinion” del CIC – Consiglio internazionale per la caccia e la conservazione della fauna selvatica -, ha sottolineato l’urgente necessità di campagne di comunicazione ben finanziate per garantire la sostenibilità sociale della caccia in un mondo sempre più urbanizzato. Ha inoltre incoraggiato le associazioni venatorie a continuare a promuovere il valore della carne di selvaggina in fasce sempre più ampie della società.

Austin Weldon, del Game and Wildlife Conservation Trust (GWCT) ha illustrato il contributo positivo della caccia e del tiro nel Regno Unito per la conservazione della natura. In tal modo, ha mostrato come il GWCT si impegna con successo con le generazioni più giovani, dando loro l’opportunità di imparare e sviluppare la passione. Ha anche fatto riferimento al portale Perdix come strumento per dimostrare come Internet possa essere utilizzato con successo per supportare e informare la migliore pratica di conservazione basata sulla comunità.

La conferenza è stata organizzata dalla FACE – la Federazione delle Associazioni per la caccia e la conservazione dell’UE – in occasione del suo quarantesimo anniversario e in coordinamento con l’europarlamentare Karl-Heinz Florenz, Presidente dell’Intergruppo del Parlamento europeo Biodiversità, Caccia e Ruralità  e col vicepresidente dello stesso, l’europarlamentare Bendt Bendtsen, che hanno presieduto la riunione.

Una mostra parallela al Parlamento europeo – “Giovani conservatori” – ha illustrato visivamente come le associazioni venatorie europee si occupano e si impegnano attivamente con i giovani nella promozione della caccia e della conservazione della fauna e dell’ambiente. I pannelli informativi provenienti da diversi Paesi europei e i documentari video [apprezzato quello realizzato dall’Ufficio avifauna migratoria della Federcaccia, già presentato in Italia e reso fruibile in inglese per questa occasione, N.d.R.] hanno mostrato numerosi progetti di conservazione dedicati ai giovani e ai ragazzi in età scolare e si sono concentrati per approfondire i temi della gestione della fauna selvatica e della conservazione condivisa dalle comunità.

Alla conferenza erano presenti anche il Presidente nazionale FIdC e Vicepresidente FACE Gian Luca Dall’Olio e il Dottor Michele Sorrenti.


4 commenti finora...

Re:Giovani cacciatori, un futuro per la biodiversità. La Conferenza FACE

Questi forse non si rendono conto che, in Italia ai giovani intenzionati e appassionati alla caccia sono sempre meno, la causa di tutto ciò è da attribuire alla mancanza di territorio cacciabile per la continua creazione di Parchi inutili,buoni solo a fare un posto dove collocare i politici trombati, succhiare soldi alla UE e alle regioni. ATC alcuni grandi come un campo di calcio, governati da RAS locali,oltre alle limitazioni delle specie cacciabili!!! Se questo è il futuro della caccia, ecco spiegato il perchè i giovani vanno in altre direzioni.

da Il Nibbio 12/09/2017 11.28

Re:Giovani cacciatori, un futuro per la biodiversità. La Conferenza FACE

Con questo sistema, oneroso e tutte le restrizioni e ATC, i giovani stanno alla larga dalla caccia.

da Giovanni 11/09/2017 14.24

Re:Giovani cacciatori, un futuro per la biodiversità. La Conferenza FACE

Tranquillo, appena avranno gli studi delle ns.ass.ni venatorie saliremo un cattedra !!

da Il Laureato 11/09/2017 14.21

Re:Giovani cacciatori, un futuro per la biodiversità. La Conferenza FACE

Perfetto in Europa si pubblicizza e si incentiva mentre in Italia si penalizza e si va contro !!! Siamo indietro come le p.... del bassotto !!! Per quanto bisognerà galleggiare all'interno di una vasca di un depuratore ? (detto in maniera simpatica)

da Giovane cacciatore 11/09/2017 9.49