Caccia Viterbo: annata da ricordare per l’assessore Trapè


venerdì 6 febbraio 2009
    

E’ positivo il bilancio tracciato per la stagione venatoria appena terminata dall’assessore alla Caccia Mario Trapè per la provincia di Viterbo, che ne sottolinea l’ottima riuscita a partire dalla pubblicazione nei tempi previsti del calendario venatorio, “ Un primo elemento importante – ha dichiarato Trapè -  in quanto fornisce ai circa 9.000 cacciatori la possibilità di essere informati tempestivamente sulle novità dell’attività venatoria”.  Buona la stagione per la caccia al cinghiale “Come previsto, infatti, entro il 15 settembre sono state assegnate le zone, sempre in un clima di serenità e collaborazione alle 105 squadre del nostro territorio che operano”.  In varie parti del territorio sono stati organizzati corsi per i selecontrollori, ovvero “un’iniziativa di formazione specifica per quei cacciatori che poi si sono occupati delle battute di contenimento”.  Questo tipo di attività è stato svolto in primavera e nel periodo estivo, in sinergia con gli agricoltori e gli stessi selecontrollori, sotto il controllo operativo e organizzativo della Polizia provinciale, all’interno della quale è stato costituito il “Nucleo caccia”, altamente specializzato e finalizzato al settore”. Sullo smaltimento delle carcasse dei cinghiali Trapè ha dichiarato “Abbiamo inteso procedere al monitoraggio dei cinghiali abbattuti per il consumo domestico privato delle carni. Il primo scopo è quello di effettuare controlli ufficiali relativi alla presenza di trichine (un parassita) nelle stesse, ai sensi dei regolamenti comunitari. Quindi procedere con il corretto smaltimento delle carcasse, avvalendoci di ditte appositamente autorizzate dall’autorità sanitaria”. La provincia alla prima esperienza di caccia di selezione al capriolo ha organizzato degli appositi corsi di formazione “La sezione di Viterbo di Urca Lazio ha inoltre svolto un’importante opera di censimento, propedeutica all’approvazione dei piani di abbattimento”.
Altro aspetto positivo della stagione è stata la sinergia raggiunta con i territori limitrofi grazie all’accordo con Umbria e Toscana per un’apertura contemporanea della caccia al 21 settembre che ha evitato lo spostamento di grandi flussi di cacciatori, buona anche l’intesa raggiunta con le provincie di Terni e Perugia per la tele prenotazione per la caccia con appostamento temporaneo. Buoni i risultati delle deroghe allo storno. Ora i lavori dell’assessorato sono rivolti verso i progetti di ripopolamento (quello della starna è studiato insieme all’Università della Tuscia e la Regione) e nella redazione del nuovo Piano faunistico venatorio provinciale.

(OnTuscia)


0 commenti finora...